La casa vicino al bosco
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La casa vicino al bosco

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  1. Olorin
     
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    CITAZIONE
    Questa osservazione non l'ho capita: perché dici che è impossibile creare un paragone se non in senso invertito?

    Se io sentissi un suono e di primo acchito gli attribuissi un natura umana definendolo ‘vocio’, non potrei contemporaneamente intenderlo come il verso di un animale. Se tu avessi detto un grido, un rantolo, un urlo, qualcosa di sguaiato insomma, potevo capirlo, ma non certo un ‘vocio’.
    In una situazione di emergenza poi, l’istinto è quello di ricercare un segno, una presenza dei propri simili, per cui l’attenzione è volta a individuare suoni e forme che possano rivelarne la presenza. Di conseguenza i dati sensoriali, vengono selezionati e sezionati in modo da cogliere le similarità con ciò che si sta cercando (suoni o voci umane) e non viceversa. Per questo dicevo che quest’ansia del protagonista di trovare qualcuno che lo aiuti, può portarlo a scambiare il verso di un animale (Civetta? Gufo?) con la voce di una persona (come del resto si racconta accada visivamente coi miraggi, a chi si perde nel deserto e cerca l'acqua ;) ), ma non di attribuire con tanta lucidità un’origine animale a un suono che gli appare umano e che rappresenterebbe la tanto agognata salvezza.

    Mio parere, ovviamente!
     
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    Ciao,

    SPOILER (click to view)
    Così è bello. Probabilmente se avessi capito quello che accade sarebbe molto bello.
    Devo dire che a te piace stare nel criptico. In altre occasioni hai esagerato, mentre qui il mistero che sta dietro la successione degli eventi sembra più chiaro nella sua lettura, quasi classico al di là dei dettagli...
    almeno sembra così, visto che hai seminato i dubbi della follia un po' ovunque quasi a voler dire che una parte dello scenario è nella mente di chi racconta e non è reale.
    Forse. O forse no.
    Vediamo gli elementi di cui sono sicuro:
    -stile scorrevole e molto limpido, forse qualche frase un poco contorta (tipo quella iniziale del mantello nero)
    -struttura mista tra diario e narrato che funziona bene in certi punti (le interruzioni) e mi lascia perplesso in altri (la trascrizione così integrale che sembra un narrato) [potresti mettere un registratore a nastro su cui registra il messaggio la prima volta]
    -strana gestione dei personaggi, con questo quasi scoprire che sono imparentati, mentre all'inizio si riferiscono tra loro come se fossero degli estranei. Non so se sono d'accordo
    -la presenza di moltì elementi e indizi trsni, ma un limitato numero di risposte... quasi fosse Lost :lol: ... che chiaramente non danno molto alla mia comprensione di lettore; mi riferisco non alle farfalle, su cui c'è una ipotesi, giusta o sbagliata che sia, ma alla canzone alla radio o ad altri dettagli.
    Capisco che tu voglia far scendere la narrazione a livello del personaggio narrante e della sua prospettiva limitata, ma con il fatto che comunque usi la terza persona, secpondo, me qualche risposta in più la dovresti dare.

    Metto un 3, non di molto, ma per la lettura stimolante

    VARIE
    -"l'invernata" - invernata?????
    -"La voce di Sara lo fece saltare come un gatto." - capisco che Sante sia assorto, ma di solito uno salta così se non sa (consciamente o inconsciamente) della presenza dell'altro. In questo caso Sante se ne è accorto entrando...
     
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  3. Selene B.
     
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    Ciao FTA! Arrivo un pò tardi, ma giusto in tempo per leggere la nuova versione.
    SPOILER (click to view)
    Allora, ho letto il racconto per diciamo 3/4 della storia d'un fiato, apprezzando moltissimo lo stile, il doppio punto di vista interno-esterno, il mistero che si infittiva...Proprio per la tensione che avevi creato, non ho gradito affatto il finale che non mi ha dato nessuna certezza (è pazzo lui e si è inventato tutto? le cose ci sono davvero, ma cosa sono? in entrambi i casi trovo nel racconto indizi sia a sostegno sia contro tutte e due gli scenari). Non mi pareva un racconto adatto ad un finale "aperto". O sono io che, come mi succede spesso ultimamente, non ho capito una cippa? Se così fosse, ti prego, fammelo capire con grande delicatezza :huh:

    Voto: 2/3, ma mi piace come scrivi, allora facciamo 3. E crepi l'avarizia.
     
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  4. Fini Tocchi Alati
     
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    CITAZIONE (Otrebla Bla Bla @ 11/11/2010, 23:11) 
    SPOILER (click to view)
    Così è bello. Probabilmente se avessi capito quello che accade sarebbe molto bello.
    Devo dire che a te piace stare nel criptico. In altre occasioni hai esagerato, mentre qui il mistero che sta dietro la successione degli eventi sembra più chiaro nella sua lettura, quasi classico al di là dei dettagli...
    almeno sembra così, visto che hai seminato i dubbi della follia un po' ovunque quasi a voler dire che una parte dello scenario è nella mente di chi racconta e non è reale.
    Forse. O forse no.

    FORSE SI'! :D
    Mannaggia. Questa volta credevo proprio di essere stato anche banale nella rivelazione finale.
    Cioè, quando dico: "Gli occhi aperti tremavano, ma continuavano a fissare il cielo come se vedessero ancora lo sciame di farfalle indugiare sul suo corpo morto.
    Ma sopra di questo non c'erano farfalle, solo il cielo.
    E l'unico brusio che si avvertiva proveniva dal bosco poco lontano che, come sempre, stava vegliando impassibile sulla casa.",
    mi sembrava di aver dato un indizio forte di come erano andate le cose. E cioè che tutto, o quasi, è solo nella mente di Sante (e dei suoi familiari).
    Per questo dell'assalto delle farfalle parlo in una pagina di diario (è Sante che ne parla: se l'è inventato).
    Non vorrei essere più esplicito, perché secondo me il racconto perderebbe un po' di fascino.


    CITAZIONE (Otrebla Bla Bla @ 11/11/2010, 23:11) 
    -"l'invernata" - invernata?????

    Ma... "invernata" è sbagliato? Sei il secondo che me lo fa notare. A me pare che si possa dire, e anche al dizionario, in verità :argh: .

    Grazie mille.

    P.S. ma perché m'è uscito tutto centrato lì sopra?

    CITAZIONE (Selene B. @ 12/11/2010, 01:13) 
    Ciao FTA! Arrivo un pò tardi, ma giusto in tempo per leggere la nuova versione.
    SPOILER (click to view)
    non ho gradito affatto il finale che non mi ha dato nessuna certezza (è pazzo lui e si è inventato tutto? le cose ci sono davvero, ma cosa sono? in entrambi i casi trovo nel racconto indizi sia a sostegno sia contro tutte e due gli scenari). Non mi pareva un racconto adatto ad un finale "aperto". O sono io che, come mi succede spesso ultimamente, non ho capito una cippa? Se così fosse, ti prego, fammelo capire con grande delicatezza :huh:

    Sarò delicatissimo: AHHHHHHHHHHRRRRRGGGGGGHHHH!!!
    Ecco.
    Delicatezze a parte, se vuoi scoprire l'inghippo, leggi quello che ho scritto a Otrebla. :D

    Grazie mille anche a te!
     
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  5. Selene B.
     
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    SPOILER (click to view)
    Quindi sono tutti matti (perchè se fosse matto solo lui gli altri che ci starebbero a fare chiusi là dentro?). Ah. E lei è davvero incinta? e se non sono le cose-frafalle, è incinta del fratello? E la radio pure se l'è inventata lui? E il padre che cosa sente quando canticchia "Un cuore matto"? Forse me lo devo rileggere con quest'altra prospettiva, ma ho come la sensazione che ci sia qualcosa che non quadra, nel racconto, con questa spiegazione; diciamo, perlomeno, che certi particolari, da come li descrivi, si fa proprio fatica a non pensarli come reali. uhm. boh. vado a rileggere.
    Riletto. Confermo che almeno due episodi non mi quadrano assolutamente con la lettura "tutto falso, sono tutti matti":
    1. Quando Sara tiene la mano sul vetro e arrivano le farfalle a decine, è lei che chiede a Sante se sono belle, e lui risponde di sì. Hanno tutti e due la stessa allucinazione? Oppure dovrebbe essere un evento "naturale" (tipo che le falene sono semplicemente attratte dal calore della mano)? Se anche lo fosse, però, sarebbe un vero inganno per chi legge. Voglio dire che va bene lasciare le cose in forse, in modo da creare suspance, ma così mi pare eccessivo, quasi un voler prendere il lettore per i fondelli. Ti faccio un esempio "classico" di narratore non attendibile: prendi "Il gatto nero" di Poe, lì che il tizio sia fuori di testa lo si capisce subito, e quindi il lettore sa che quello che racconta potrebbe o non potrebbe essere vero. Qui invece che il narratore non è attendibile lo scopriamo solo nella parte finale, e prima ti giochi tutte le carte possibili per farci invece credere che lui sia attendibile. Non è leale. :ban:
    2. L'episodio della radio e di Little Tony: idem come sopra. Se il padre e Sante sentono tutti e due la stessa canzone, ripetuta all'infinito alla radio (che non è un evento normale, direi), come ce lo dobbiamo spiegare?
    Perplessa sono. :huh:
    A proposito, una curiosità: ma il tuo racconto e quello di Otrebla vengono da qualche contest o simili? Ho notato singolari somiglianze nella situazione degli assediati, la donna incinta, gli animali misteriosi...


    Edited by Selene B. - 12/11/2010, 12:35
     
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    "Ecate, figlia mia..."

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    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 12/11/2010, 09:42) 
    Ma... "invernata" è sbagliato? Sei il secondo che me lo fa notare. A me pare che si possa dire, e anche al dizionario, in verità :argh: .

    Infatti si può scrivere liberamente "invernata", se si intende il periodo o la durata invernale. Non capisco cosa ci sia di sbagliato :asd:

    Oh, FTA, finisco gli altri raccoti e rileggo il tuo per dargli un voto finale.
     
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  7. VanderBan
     
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    Ciao Finti Occhi!
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    Vedo che te ne hanno già dette tante, una più, una meno... ti dico la mia. Mi limito alle cose che non vanno, ovvio, visto che apprezzo la tua tecnica e intuisco lo stile “visionario” (nel senso di come porti avanti le tue storie, quasi fossero delle sceneggiature), quindi puoi dare per scontato il mio apprezzamento, il tuo è un buon racconto.
    Primo appunto: Il balbettio del vecchio, a mio avviso, ostacola solo lo scorrere dei dialoghi senza dare quel valore aggiunto che si avrebbe nel “sentirlo”, anziché leggerlo.
    Secondo appunto: Trovo una certa difficoltà a rapportare diario e narrato in terza. Mi spiego meglio: non si capisce se il diario sia giornaliero e i salti di data contemplino pagine omesse. C’è una certa differenza capire se lui ritorna al diario quando succede qualcosa di particolare o se invece la “selezione” è da parte del “narratore in terza”. Sarebbe giusto che tu lo faccia intendere, quale che sia l’opzione da te scelta.
    Terzo appunto: fermo restando lo scorrere dei giorni del diario, trovo delle incoerenze in quanto scritto nel diario il 16 e il 22 Gennaio in rapporto a quanto è narrato dalla voce:
    Il terremoto avviene mentre sta scrivendo la pagina del 15 Gennaio, poi, mentre sta scrivendo la pagina del 16 (il giorno dopo) fai seguire questo dialogo:
    CITAZIONE
    Qualcuno bussò alla porta.
    «Sante?»
    «Sì?»
    «Posso entrare?»
    «Avanti, è aperto».
    Sara entrò. Sembrava ancora sconvolta. Lo guardò senza parlare.
    «Sara, devi dirmi qualcosa?»
    «Prima», disse Sara, «cosa è successo?»

    Come se l’invasione di farfalle fosse appena avvenuta...
    Appunto sulla pagina di diario del 22 Gennaio, Sante scrive:
    CITAZIONE
    Sara è incinta.
    Vomita di continuo e nonostante la malattia la stia divorando ha un evidente gonfiore in prossimità della pancia. L'ho capito quando, l'altro giorno, l'ho spogliata per levarle tutti quei maledetti insetti di dosso.

    So che è una sottigliezza, al limite della perfidia, ma se lui si è accorto in quella circostanza perché un fatto così importante lo scrive solo dopo una settimana e non per esempio il 16 stesso? Lo rivedrei, magari basta solo sostituire “l’ho capito” con “l’ho intuito”, ma potresti omettere l’intera frase.
    Comprendo la parabola visionaria del protagonista, però il lettore andrebbe guidato meglio nell’alternarsi delle date (sapendo che un’opzione sarebbe che sono sconclusionate a prescindere). Fino a questo momento, però, Sante sembra l’unico con la mente “fredda”. Poi il giorno appresso “svalvola” di brutto.

    Ci sarebbero anche gli appunti sulle singole frasi, se ti dovessero interessare vedrò di aggiungerli appena posso, a tuo rischio e pericolo, però... ^__^
     
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  8. Fini Tocchi Alati
     
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    CITAZIONE (VanderBan @ 12/11/2010, 15:26) 
    Ciao Finti Occhi!
    SPOILER (click to view)
    Secondo appunto: Trovo una certa difficoltà a rapportare diario e narrato in terza. Mi spiego meglio: non si capisce se il diario sia giornaliero e i salti di data contemplino pagine omesse. C’è una certa differenza capire se lui ritorna al diario quando succede qualcosa di particolare o se invece la “selezione” è da parte del “narratore in terza”. Sarebbe giusto che tu lo faccia intendere, quale che sia l’opzione da te scelta.

    Vero. Mi pare un'osservazione molto importante.
    In effetti, avevo pensato che potesse destare qualche dubbio, ma sinora nessuno lo aveva notato e pensavo potesse andare. :rolleyes:

    CITAZIONE (VanderBan @ 12/11/2010, 15:26) 
    SPOILER (click to view)
    Terzo appunto: fermo restando lo scorrere dei giorni del diario, trovo delle incoerenze in quanto scritto nel diario il 16 e il 22 Gennaio in rapporto a quanto è narrato dalla voce:
    Il terremoto avviene mentre sta scrivendo la pagina del 15 Gennaio, poi, mentre sta scrivendo la pagina del 16 (il giorno dopo) fai seguire questo dialogo:
    CITAZIONE
    Qualcuno bussò alla porta.
    «Sante?»
    «Sì?»
    «Posso entrare?»
    «Avanti, è aperto».
    Sara entrò. Sembrava ancora sconvolta. Lo guardò senza parlare.
    «Sara, devi dirmi qualcosa?»
    «Prima», disse Sara, «cosa è successo?»

    Come se l’invasione di farfalle fosse appena avvenuta...
    Appunto sulla pagina di diario del 22 Gennaio, Sante scrive:
    CITAZIONE
    Sara è incinta.
    Vomita di continuo e nonostante la malattia la stia divorando ha un evidente gonfiore in prossimità della pancia. L'ho capito quando, l'altro giorno, l'ho spogliata per levarle tutti quei maledetti insetti di dosso.

    So che è una sottigliezza, al limite della perfidia, ma se lui si è accorto in quella circostanza perché un fatto così importante lo scrive solo dopo una settimana e non per esempio il 16 stesso? Lo rivedrei, magari basta solo sostituire “l’ho capito” con “l’ho intuito”, ma potresti omettere l’intera frase.
    Comprendo la parabola visionaria del protagonista, però il lettore andrebbe guidato meglio nell’alternarsi delle date (sapendo che un’opzione sarebbe che sono sconclusionate a prescindere). Fino a questo momento, però, Sante sembra l’unico con la mente “fredda”. Poi il giorno appresso “svalvola” di brutto.

    Sì, anche qui sono d'accordo.
    Le date, in effetti, potrebbero essere sconclusionate, ma il fatto è abbastanza importante da meritare di essere chiarito. Ovvero: o Sante lo annota subito, o non lo annota subito e allora bisogna far intuire il perché (potrebbe essere stato lui a mettere in cinta Sara e allora ha inconsciamente paura di parlare dell'argomento. Oppure, effettivamente lo annota subito dopo, ma nella sua mente lo scorrere del tempo è ormai saltato).

    CITAZIONE (VanderBan @ 12/11/2010, 15:26) 
    SPOILER (click to view)
    Ci sarebbero anche gli appunti sulle singole frasi, se ti dovessero interessare vedrò di aggiungerli appena posso, a tuo rischio e pericolo, però... ^__^

    Claro che sì! Amo rischiare :sunglass:

    Grazie un miliardo.
     
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  9. Fini Tocchi Alati
     
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    CITAZIONE (Selene B. @ 12/11/2010, 12:03) 
    SPOILER (click to view)
    Riletto. Confermo che almeno due episodi non mi quadrano assolutamente con la lettura "tutto falso, sono tutti matti":
    1. Quando Sara tiene la mano sul vetro e arrivano le farfalle a decine, è lei che chiede a Sante se sono belle, e lui risponde di sì. Hanno tutti e due la stessa allucinazione? Oppure dovrebbe essere un evento "naturale" (tipo che le falene sono semplicemente attratte dal calore della mano)? Se anche lo fosse, però, sarebbe un vero inganno per chi legge. Voglio dire che va bene lasciare le cose in forse, in modo da creare suspance, ma così mi pare eccessivo, quasi un voler prendere il lettore per i fondelli. Ti faccio un esempio "classico" di narratore non attendibile: prendi "Il gatto nero" di Poe, lì che il tizio sia fuori di testa lo si capisce subito, e quindi il lettore sa che quello che racconta potrebbe o non potrebbe essere vero. Qui invece che il narratore non è attendibile lo scopriamo solo nella parte finale, e prima ti giochi tutte le carte possibili per farci invece credere che lui sia attendibile. Non è leale. :ban:
    2. L'episodio della radio e di Little Tony: idem come sopra. Se il padre e Sante sentono tutti e due la stessa canzone, ripetuta all'infinito alla radio (che non è un evento normale, direi), come ce lo dobbiamo spiegare?
    Perplessa sono. :huh:

    Selene, grazie mille per la rilettura! :)

    SPOILER (click to view)
    Allora: la scena delle farfalle, in realtà, io la vedo in effetti come un evento naturale che poi va a suggestionare Sante e, con Sante, anche gli altri due.
    Non c'è niente di particolarmente strano, mi pare, nel vedere delle farfalle poggiate sul vetro della finestra. Non ho detto che sono state attratte dalla mano di Sara, ho detto solo che erano poggiate in corrispondenza della mano di Sara (in sostanza è lei che poggia le mani sul vetro, dove già si trovano le farfalle). (Cerco di farlo capire meglio...)

    Quanto alla canzone, anche qui che la canzone sia ripetuta all'infinito lo faccio dire da Sante nel suo diario! E quindi, potrebbe esserselo inventato.
    Nella scena "oggettiva", per così dire, si sente solo questa canzone che finisce e rinizia (un fatto strano, ma non "incredibile", e da questo fatto strano Sante, ancora una volta, è suggestionato).
    (Forse, qui, per evitare fraintendimenti, è meglio togliere che la canzone riparte?


    CITAZIONE (Selene B. @ 12/11/2010, 12:03) 
    SPOILER (click to view)
    A proposito, una curiosità: ma il tuo racconto e quello di Otrebla vengono da qualche contest o simili? Ho notato singolari somiglianze nella situazione degli assediati, la donna incinta, gli animali misteriosi...

    Mi pare di no. Il mio viene dalla Macelleria ma Alberto non ha partecipato a quest'ultima edizione. Peraltro lì gli elementi da rispettare lì erano il legame famigliare e l'irruzione :P
    In effetti si tratta di somiglianze parecchio inquietanti! :argh:

    Hey, grazie per tutto il tempo che mi stai dedicando! :)
     
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    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 12/11/2010, 16:19) 
    CITAZIONE (Selene B. @ 12/11/2010, 12:03) 
    SPOILER (click to view)
    A proposito, una curiosità: ma il tuo racconto e quello di Otrebla vengono da qualche contest o simili? Ho notato singolari somiglianze nella situazione degli assediati, la donna incinta, gli animali misteriosi...

    Mi pare di no. Il mio viene dalla Macelleria ma Alberto non ha partecipato a quest'ultima edizione. Peraltro lì gli elementi da rispettare lì erano il legame famigliare e l'irruzione :P
    In effetti si tratta di somiglianze parecchio inquietanti! :argh:

    Il mio è originale scritto apposta per questo USAM e non avevo visto/partecipato alla Macelleria in cui lo ha concepito Fini. Ho sviluppato un'idea che avevo da tempo e l'ho calata in una "classica" situazione da "valle isolata".
    Coincidenza e basta...




     
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  11. Fini Tocchi Alati
     
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    CITAZIONE (Otrebla Bla Bla @ 12/11/2010, 22:13) 
    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 12/11/2010, 16:19) 
    Mi pare di no. Il mio viene dalla Macelleria ma Alberto non ha partecipato a quest'ultima edizione. Peraltro lì gli elementi da rispettare lì erano il legame famigliare e l'irruzione :P
    In effetti si tratta di somiglianze parecchio inquietanti! :argh:

    Il mio è originale scritto apposta per questo USAM e non avevo visto/partecipato alla Macelleria in cui lo ha concepito Fini. Ho sviluppato un'idea che avevo da tempo e l'ho calata in una "classica" situazione da "valle isolata".
    Coincidenza e basta...

    Certo che è una coincidenza! :)
    Con "inquietante" intendevo dire che potrebbe essere il presagio di un imminente catastrofe! :woot:
     
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    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 12/11/2010, 23:51) 
    CITAZIONE (Otrebla Bla Bla @ 12/11/2010, 22:13) 
    Il mio è originale scritto apposta per questo USAM e non avevo visto/partecipato alla Macelleria in cui lo ha concepito Fini. Ho sviluppato un'idea che avevo da tempo e l'ho calata in una "classica" situazione da "valle isolata".
    Coincidenza e basta...

    Certo che è una coincidenza! :)
    Con "inquietante" intendevo dire che potrebbe essere il presagio di un imminente catastrofe! :woot:

    E catastrofe sia ;)
     
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  13. Peter7413
     
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    Ola!
    Mi allineo con molti altri commenti nel segnalarti che il racconto parte benissimo e poi piano piano si perde.
    Tra l'altro, ho letto l'ultima stesura e di quella parlo.
    Si sente tantissimo la mancanza di un senso da dare al tutto. In una risposta hai sottolineato che, avendo scelto il punto di vista di Sante, neanche tu sai per certo cosa possa essere accaduto. Questo, secondo me, non va bene per niente.
    Nel corso della narrazione hai lasciato l'importantissimo indizio che Sante è stato allontanato dalla sua precedente mansione per problemi psichiatrici. Questo, insieme all'idea che mi ero fatto fino a quel punto, mi aveva indotto a pensare che l'intera vicenda fosse originata dalle paranoie di Sante, anche se in tale quadro mal si adattavano le trasmissioni via radio. Se tu avessi tenuto quella linea il racconto sarebbe stato bellissimo, grazie anche alla fantastica prima parte in qui avevi creato così bene il contesto e disseminato il tutto di manifestazioni della pazzia di Sante. Peccato però che nella seconda parte si è capito che tu mirassi a M. Night Shyamalan e i suoi quadretti ai confini del reale. Il che, a priori non sarebbe stato una cattiva idea, peccato che tu abbia perso il controllo della narrazione andandoti a impelagare in un finale che nulla spiega e che appare anche troppo artificioso.
    Ti aggiungo che i personaggi del padre e della sorella non sono, sempre a mio avviso, sufficientemente tratteggiati, nel senso che ne parli, ma che li sfiori soltanto. Il padre capisce e non capisce, balbetta e poi appare uomo d'azione, sbava vedendo la figlia e si viene a sapere che li maltrattava da piccoli... Tante informazioni, ma che non mi aiutano a crearmi un quadro del personaggio visto che appaiono male amalgamate. La sorella Sara, invece, rimane pressoché sconosciuta e, addirittura, a lungo si pensa sia moglie di Sante, errore grave da fare in un romanzo, ancor di più in un racconto di poche pagine.
    In definitiva e a malincuore è un 2, ma se tu riuscissi a dargli una seconda parte all'altezza della prima e, soprattutto, a trovargli un senso, qualunque sia, ma compiuto e non confuso pure per te, allora passerebbe tranquillamente a un quattro e lode. Le fondamenta ci sono tutte, bisogna solo costruirgli un tetto solido.
    Bye!!!
     
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  14. VanderBan
     
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    Come promesso, eccomi qua, FTA
    SPOILER (click to view)
    Incipit, entro a gamba tesa, non mi piace proprio.
    CITAZIONE
    Dalla finestra chiusa guardò fuori.

    la costruzione della prima frase è rovesciata:
    Guardò fuori dalla finestra.
    CITAZIONE
    sui campi di grano

    perché specificare che sono di grano? Ci sono davvero nella tua costruzione le piante sotto la coltre di neve?
    CITAZIONE
    nascosti da un mantello bianco

    allora, la notte si posa sul mantello di neve e non sui campi, già nascosti...
    CITAZIONE
    Neve.

    Messo così sembra che lo specifichi solo per chi non avesse intuito di cosa fosse composto il mantello bianco
    CITAZIONE
    I fiocchi venivano giù pesanti.

    Oh, finalmente dici quello che si nota subito guardando fuori della finestra...
    Guardò fuori dalla finestra.
    I fiocchi venivano giù pesanti.
    Sui campi, nascosti da un mantello bianco, si era posata la notte.

    CITAZIONE
    Richiuse le tendine della finestra.

    Chiuse, dato che non accenni al fatto che le avesse aperte; oltretutto, più tardi, scrivi:
    CITAZIONE
    Si avvicinò e quando fu davanti alla finestra sollevò il moccolo per guardare fuori.

    Le tende sono chiuse, dovrebbe prima riaprirle. Servono davvero le tende?
    CITAZIONE
    Un rumore stridulo e continuo a ridosso delle pareti si diffuse nella stanza. Dalle ante socchiuse dell'armadio proveniva un forte lezzo di muffa.

    Anche qui costruzione particolare. Te la segnalo, anche se è chiaro che sia voluta, però si legge male.
    CITAZIONE
    Un rumore stridulo e continuo a ridosso delle pareti
    I topi avevano ripreso a grattare nelle intercapedini delle pareti

    il rumore è a ridosso o dentro? Meglio quest’ultima, allora dovresti sostituire a ridosso.
    CITAZIONE
    Nell'oscurità la stanza da letto sembrava viva;

    Non si capisce perché parli di oscurità quando poi si intuisce che si tratta di penombra
    CITAZIONE
    come quando le mani davanti all'abat-jour modellano forme di animali.

    Similitudine che anziché tensione (tipica per la situazione che stai descrivendo) genera l’effetto opposto (giocoso)
    CITAZIONE
    Con la matita tirò una linea orizzontale, quindi scrisse: “5 GENNAIO”.
    5 GENNAIO

    Questa ripetizione della data sembra che la usi solo perché hai il dubbio che si capisca che sia lui a scrivere il diario, un dubbio che non viene. La ripetizione è bruttina, potresti troncare allo scrivere
    CITAZIONE
    Oggi, forse, è il 5 gennaio.

    L’azione di tracciare una linea e scrivere la data non si sposa con il dubbio di cui sopra.
    CITAZIONE
    Assomigliava ora allo schioccare della lingua contro il palato

    Via “ora” è un di più, parli di rumore come se ce ne fosse uno solo anziché più d’uno.
    CITAZIONE
    niente luce, niente televisione, niente di niente. Il telefono è muto, i cellulari non hanno campo.

    Piccola annotazione (di quelle pignolette), utile se vuoi far intendere da quanto tempo sono isolati: i cellulari sono senza campo, ok, ma le batterie si sono nel frattempo esaurite o no? C’è una certa differenza nel dirlo o no. Immagino quante volte possano averli accesi per vedere se c’è la linea o meno. In questo caso è più evidente la tensione e il tempo trascorso (molto a giudicare dalle tue parole)
    CITAZIONE
    Sono andato solo perché gli altri non ce l'avrebbero fatta

    Frase ambigua, meglio specificare “da solo”
    CITAZIONE
    ma mi mancava il coraggio di girarmi

    “ma mi ma”
    CITAZIONE
    Avvertivo però forti il brusio e il battito

    Un brusio forte?
    CITAZIONE
    C'è stato un tonfo sordo, come se chi mi inseguiva avesse impattato violentemente contro il legno che si richiudeva.

    Si capisce quel che vuoi dire, ma potresti dirlo meglio.
    CITAZIONE
    termina con un dirupo che scende a picco sulle rapide di un fiume che in questo periodo è ghiacciato

    .
    Stesso concetto della frase di prima
    CITAZIONE
    La vegetazione è tanto fitta da non far passare i raggi di sole.

    Cioè la luce non arriva alla casa o non arriva ai piedi degli alberi?
    CITAZIONE
    La punta della matita, a causa della tensione accumulata, si spezzò e Sante rimase impietrito in ascolto.

    Prova a tagliare “a causa della tensione accumulata”, la frase non necessita di chiarimenti, che spezzano la bella immagine che hai creato che da sola dice tutto.
    CITAZIONE
    Al pian terreno un vecchio, magro e con la barba bianca che gli sporcava appena il viso, scuoteva una giovane donna che strepitava.

    Presentazione degli altri personaggi non proprio all’altezza della situazione...
    CITAZIONE
    «Stai zitta! Stai zitta!», gridava l'uomo
    Cercava di tenere bassa la voce, come se non volesse farsi sentire, ma non riusciva a controllarsi.

    Se è così non scrivere “gridava”, altrimenti è un controsenso, in fondo si potrebbe riassumere:
    «Stai zitta! Stai zitta!» L'uomo cercava di tenere bassa la voce, ma non riusciva a controllarsi.
    CITAZIONE
    La donna, molto magra anch'essa, con la pelle che aderiva perfettamente alle ossa sporgenti,

    A parte la poca eleganza della frase o dici che è magra o che ha le ossa sporgenti.
    “aderiva” evita di per sé l’uso di “perfettamente”
    CITAZIONE
    Guardava davanti a sé, come se vedesse qualcosa che la spaventava

    Usi molto questa circostanza, te lo segnalo solo per farti notare che puoi descrivere anche in altro modo l’alienazione della donna, altrimenti rischi la ripetitività dell’azione. Infatti, appena dopo ripeti:
    CITAZIONE
    La donna finalmente distolse gli occhi dal vuoto che fissava e guardò Sante.

    CITAZIONE
    I capelli lunghi e lisci le conferivano una sensualità

    Insomma, affermazione un po’ “fetish”
    CITAZIONE
    Sorrise e i muscoli del viso si rilassarono.

    Se si sorride i muscoli si contraggono, magari a rilassarsi è l’espressione del viso
    CITAZIONE
    e lei quasi immediatamente si addormentò

    “quasi immediatamente” è bruttino, se è quasi non è immediatamente
    CITAZIONE
    disse allora al vecchio che nel frattempo aveva raggiunto una delle finestre.
    Scrutava nella notte il cortile davanti alla casa, cercando di tenersi nascosto
    Le finestre erano state sbarrate con travi di legno.

    Incongruenza: le finestre sono sbarrate o no (con tavole, più che con travi). Nella situazione descritta di asserragliamento ci sono cose che non filano. Altro esempio:
    CITAZIONE
    Abbiamo deciso di vivere tutti insieme, nel soggiorno, accampati come profughi, per ridurre lo spazio da difendere in caso di aggressione e per rimanere uniti

    Lui sta spesso nella sua camera al piano di sopra (con finestre non protette e che “lasciavano passare spifferi di aria gelida”). La situazione che descrivi sembra limitarsi alla notte, mentre dormono...
    Terza incongruenza:
    CITAZIONE
    La porta era battuta da potenti folate di vento che la spalancarono.

    Più sopra specificavi: i mobili ammucchiati contro le porte.
    Che fine hanno fatto i mobili? Potresti dirmi sono stati bruciati nel tempo, però parli solo di sedie, quando invece sarebbe bello un accenno al fatto che dovendo decidere se scaldarsi o proteggersi pian piano hanno dovuto rinunciare a quella barricata...
    CITAZIONE
    «Nessuno ci scoprirà», rispose Sante. «Non serve», aggiunse alzando le spalle, «sanno già dove siamo».

    “non serve” non ci sta proprio bene lì in mezzo, perché non toglierlo?
    CITAZIONE
    Sante distolse allora gli occhi dal vecchio e diede un'occhiata

    ripetizione
    CITAZIONE
    era una falena, una di quelle farfalle attratte dalla luce

    Era una falena, punto, perché spieghi cosa sia? si spera che lo si sappia.
    CITAZIONE
    la farfalla andò a poggiarsi sulla mano della donna che si era appena svegliata.

    Posarsi sarebbe più appropriato data la delicatezza del gesto, ma è una questione di gusti
    CITAZIONE
    La fievole luce del fuoco che ardeva nel camino non riusciva a illuminare del tutto il volto di Sara, sul quale danzavano le ombre della stanza.
    I cucchiai tintinnavano nelle scatolette, raschiandone il fondo alla ricerca degli ultimi fagioli.
    Nel camino bruciava il legno di una sedia.

    Due descrizioni che potevi scrivere meglio ^__^
    CITAZIONE
    «Basta, basta!», fece Sara, tra le lacrime, le mani che cercavano invano di proteggere le orecchie.

    Così sembra che ha paura di ferirsi e non che voglia evitare di ascoltare
    CITAZIONE
    Sono rimasto in ascolto, con l'orecchio teso dietro la porta.

    Se tagli “in ascolto” la frase ci guadagna
    CITAZIONE
    Aprì il tiretto della scrivania e ne trasse un vecchio quaderno
    Sante ripose il quaderno nella botola in cui custodiva la pistola
    Coprì il quaderno... e lo ripose nel cassetto della scrivania

    C'è qualche incongruenza, anche se considerando la situazione credo che sia più logico nasconderlo nel luogo più sicuro...
    CITAZIONE
    perché mi guardi così?»
    Il vecchio distolse lo sguardo da Sante.
    Diede un'occhiata veloce in giro

    Come riportato in precedenza il gioco di sguardi, così come lo scrivi, non ha l’effetto sperato.
    CITAZIONE
    «A que-suesto pro-proposito

    refuso
    CITAZIONE
    Nel momento stesso in cui Sante pressò la carta per tracciare il punto esclamativo, la mano gli tremò.
    Le vibrazioni si propagarono poco alla volta. Dapprima la scrivania oscillò, tanto che mentre scriveva lo scossone gli fece forare la pagina. Poi, il tremore si estese anche alla sedia e al pavimento. Quindi, tutta la casa iniziò a vibrare.

    In questa descrizione sembra che il terremoto si propaghi dalla mano alla casa e non viceversa, come dovrebbe, a meno che tu intendessi qualcosa di particolare...
    CITAZIONE
    trovò il padre rannicchiato sotto il tavolo. Tremava tutto.

    Dato che si parla di terremoto “tremava tutto” potrebbe valere sia per l’ambiente che per l’uomo, siccome mi sembra riferito al vecchio (la sua paura) dovresti scriverla in altro modo.
    CITAZIONE
    quel qualcosa che da settimane, o forse mesi, li teneva assediati in casa?

    refuso
    CITAZIONE
    Ho preso allora una tovaglia e ho appiccato un fuoco. Ho gettato tra le fiamme i vestiti
    Quando mi è sembrato che non un solo insetto fosse rimasto vivo, ho spento l'incendio.

    Annotazione soggettiva: c’è un camino, istintivamente verrebbe naturale buttare i vestiti proprio nel camino stesso al fine di evitare l’incendio.
    EDIT in riguardo al camino: la cappa di questo non potrebbe essere un veicolo per l'invasione di farfalle? perché i tre non se ne preoccpano?
    CITAZIONE
    Adesso accarezzava la sua schiena con delicatezza, ma anche con avidità. Da quanto tempo non sentiva il calore di un corpo femminile? Le prese il viso tra le mani e la guardò.

    Stacco troppo “forte”. Le mani passano dalla schiena al viso di lei. Non so se mi son spiegato, però se davvero ha quell’impulso almeno una mano ad accarezzare la schiena la lascerebbe...
    CITAZIONE
    Gli occhi della donna sembravano assenti, come se oltrepassassero il volto del fratello e fossero ancora fissi sul raccapricciante accadimento

    Scena già vista...
    CITAZIONE
    Non riuscirei più a guardarla negli occhi senza vedere in essi il riflesso del suo disprezzo nei miei confronti
    Ho guardato Sara che a sua volta fissava su di noi gli occhi grandi e privi di espressione

    Come sopra
    CITAZIONE
    Un filo di bava gli colava dalla bocca socchiusa.

    Immagine raccapricciante, ma nel senso sbagliato ^__^
    CITAZIONE
    Nel camino un'altra sedia era stata messa a bruciare.

    Come accennato in precedenza sembra che per scaldarsi siano disposti a sacrificare solo le sedie: ci sono i mobili addossati alla porta, il letto, l’armadio, la scrivania...
    CITAZIONE
    Il vecchio poté smettere di ansimare.

    Strano modo di descrivere la morte di uno, con quel "poté".
    CITAZIONE
    il cadavere del vecchio affiorava da una pozza nera di sangue ormai quasi del tutto raggrumato.

    Alla data del 34 giugno (con tutto il significato che potrebbe avere) il sangue da mo’ che si è seccato.
    CITAZIONE
    I fiocchi venivano giù con insistenza, posandosi l'uno sull'altro. Di tanto in tanto, violente folate di vento li facevano turbinare in rapidi vortici che li disperdevano.

    L’accoppiata “l'uno sull'altro/di tanto in tanto” messi in rapida sequenza si leggono male. dovendo rinunciare a qualcosa, taglierei di tanto in tanto, se son folate, questo fanno ^__^
    CITAZIONE
    Rise fino a immobilizzarsi del tutto, con le braccia larghe.

    Non l’ho capita
    CITAZIONE
    Poi, si sparò un colpo alla testa.
    Il corpo si accasciò.
    Gli occhi aperti tremavano, ma continuavano a fissare il cielo come se vedessero ancora lo sciame di farfalle indugiare sul suo corpo morto.
    Ma sopra di questo non c'erano farfalle, solo il cielo.
    E l'unico brusio che si avvertiva proveniva dal bosco poco lontano che, come sempre, stava vegliando impassibile sulla casa.

    Il finale è un po’ come l’incipit, potresti scriverlo meglio, senza ripetizione di farfalle/cielo e in modo più "asciutto"...

    A rileggerci con piacere.

    Edited by VanderBan - 15/11/2010, 17:27
     
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  15. Fini Tocchi Alati
     
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    User deleted


    CITAZIONE (Peter7413 @ 15/11/2010, 00:48) 
    Nel corso della narrazione hai lasciato l'importantissimo indizio che Sante è stato allontanato dalla sua precedente mansione per problemi psichiatrici. Questo, insieme all'idea che mi ero fatto fino a quel punto, mi aveva indotto a pensare che l'intera vicenda fosse originata dalle paranoie di Sante, anche se in tale quadro mal si adattavano le trasmissioni via radio.

    In effetti hai pensato giusto! :)
    Peraltro hai colto un indizio che ritenevo molto importante per l'interpretazione del racconto.
    E' proprio come dici tu.
    Per questo motivo ho deciso di concludere il racconto con gli occhi di Sante rivolti verso l'alto, come se vedessero lo sciame di farfalle da lui invocate poco prima di spararsi.
    Ma non vedono niente, perché sopra di loro c'è solo il cielo.

    Per quanto riguarda la trasmissione via radio, ne parla Sante solo nel suo diario. Non c'è prova che sia realmente avvenuta ;)

    Grazie per l'attento commento. :)

     
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50 replies since 1/11/2010, 13:25   545 views
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