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Ryan79.
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«Trascuriamo troppo il nostro pianeta», pensava Marco mentre prestava attenzione a gettare ciascun sacchetto nell'apposito contenitore, «eppure basterebbero piccolissimi gesti per preservare il nostro ambiente: non si tratta solo di fare la raccolta differenziata: possiamo sfruttare al meglio l'energia rinnovabile, sollecitare la diffusione delle auto elettriche e fissare precise norme per la salvaguardia delle specie animali a rischio di estinzione. Invece trattiamo la natura come una serva da sfruttare e violentare a piacimento».
Il suo interesse per le tematiche ambientaliste era piuttosto recente, ma era convinto che fosse di vitale importanza darci dentro per costruire un futuro migliore.
Finito di gettare la spazzatura, richiudendo il cassonetto destinato ai rifiuti organici vide che una mano insanguinata fuoriusciva da uno dei sacchetti, impedendogli la completa chiusura del contenitore.
Appena Marco la vide sollevò il coperchio del cassonetto, spinse la mano verso il fondo e infine chiuse di nuovo, stavolta senza intoppi.
Terminata l'operazione si allontanò soddisfatto, fischiettando e ripetendosi nella mente l'ultimo slogan ecologista che aveva appreso: "Salva una pianta, uccidi un vegano".. -
Musidora.
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Nooo poveri veganiii! Comunque bello, mi è piaciuto 
Anche il mio protagonista approva.
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Redrum_7.
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Hey, io sarei vegano! Che dite, una grattatina scaramantica ci sta? XD
Comunque mi è piaciuto, ma ripasserò tra qualche giorno con il commento vero e proprio (sto preparando la classifica e poi metto i commenti tutti insieme
)
Ciao!. -
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Potrei osservare che alcune cose differenziate (tipo il vetro) non vanno con un proprio sacchetto e che la mano deve essere per forza in un biodegradabile (a meno che il cadavere non sia intero e sia in un biodegradabile enorme)... comunque non è male come idea, anche se lo svolgimento è un pochino troppo sbilanciato verso l'effetto "battuta", ovvero lunga preparazione [lunga rispetto ai caratteri a disposizione] e risoluzione con effetto nella riga finale. Mi viene però anche in mente che un carnivoro, essendo alla fine di una catena alimentare in cui mangia erbivori, consuma molte più piante anche se non direttamente. . -
Edgar Lovecraft.
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E' scritto bene, tuttavia lo trovo troppo illogico anche per un racconto surreale. Non tanto per la deriva fanatica del movimento ecologista, può essere un buono spunto per una distopia, quanto, piuttosto, perché non è certo uccidendo i vegani che si protegge la terra. Ha ragione Oltrebla Bla Bla, i carnivori hanno certamente più responsabilità nello sfruttamento della natura. Mi spiace ma non mi ha convinto appieno. . -
Ryan79.
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grazie dei vostri giudizi 
però... insomma... take it easy!
è soltanto un racconto parodistico/iperbolico dove un cretinetto diventa fan dell'ecologia solo per sentito dire e porta all'estremo le conseguenze.... secondo i vostri ragionamenti allora non dovrebbero esserci elettori di berlusconi, eppure ci sono LOL
Non venitemi a dire che il mondo segue una logica che non ci credo
ps: per i più curiosi... www.google.it/search?sourceid=navcl...angia+un+vegano
Edited by Ryan79 - 26/5/2011, 13:38. -
Magister Ludus.
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Molto bello, forma buona e ben narrato. I pensieri forse avrebbero dovuto essere scritti in corsivo. Comunque una buona idea, originale, cattiva abbastanza, c'è sorpresa finale. Conduci tutto senza far capire dove andare a parare, sembra inizialmente una storia comune, ma la scena finale dà il colpo giusto per rendere tutto surreale. Forse le scene sono descritte con troppi dettagli, in relazione alla lunghezza del racconto. . -
Redrum_7.
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Sono vegano, ma ho apprezzato parecchio questo tuo racconto. Mi hai fatto proprio ridere, anche perché essendo un "appassionato" di ecologia avevo già subodorato l’estremismo grottesco-ironico che emergeva dai pensieri del personaggio. La storia è assente, è ovviamente tutto centrato sul personaggio e sulla sua personalissima interpretazione di ecologia, ma comunque l’effetto finale è buono. Fa ridere e al contempo, per chi ha voglia, può far riflettere. . -
zelaph111.
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Non so che dirti. Il racconto mi piace. È scritto bene. Tratta temi attuali, quali, l’ecologia, la salvaguardia dell’ecosistema, le energie alternative e tutto ciò di buono che in questi anni viene insegnato. Inoltre e questo non è poco mette in evidenzia la superficialità come questi problemi sono affrontati da molti che si appassionano per sentito dire e non tanto perché sono convinti assertori. Potrei leggerlo sotto questa prospettiva il disprezzo totale verso il diverso che esprime il personaggio. Ma evitando di fare troppa introspezione sembra più adatto per una barzelletta che per un racconto. Come tu hai sostenuto è troppo sbilanciato su una visione qualunquista della realtà. . -
MichelaZ.
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Il pregio migliore di questo racconto è che sa mettere in luce come alcune persone siano talmente fissate con la protezione dell’ambiente che non si farebbero scrupolo di ammazzare una persona per proteggere un cespo di lattuga.
Tuttavia la prima frase mi suona un po’ troppo come una propaganda per le buone pratiche ambientaliste che non come un pensiero di qualcuno...
È un po’ spiazzante l’immagine di lui che calca il cadavere nel cassonetto in tutta tranquillità: non c’era niente che suggerisse l’idea di una società molto diversa dalla nostra, prima. Se si tratta di una società in cui l’omicidio è tranquillamente accettato varrebbe la pena di suggerire questa differenza in qualche modo prima.
Comunque simpatica come idea
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Peter7413.
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Ola!
Idea intrigante per un bel raccontino, anche se troppo basato su un'ultima frase che lo sbilancia troppo verso l'effetto battuta. Tema rispettato, boa compresa, ammetto la mia ignoranza e confesso che ho dovuto cercare i vegani per capire che non erano i nemici di Goldrake, ma perlomeno ho imparato una cosa nuova! Tono brillante che prepara il finale, forse giusto un pochino troppo lungo, ma è una sensazione mia. In definitiva un buon lavoro.
Alla prossima!. -
Ryan79.
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Potrei leggerlo sotto questa prospettiva il disprezzo totale verso il diverso che esprime il personaggio.
Ma perché? Non è disprezzo verso il diverso, è solo essere talmente scemi da non pensare con la propria testaMa evitando di fare troppa introspezione sembra più adatto per una barzelletta che per un racconto. Come tu hai sostenuto è troppo sbilanciato su una visione qualunquista della realtà.
Non ho asslutamente detto questo, anzi il qualunquismo è una delle cose che rifuggo di più.. mi spiace non esser riuscito a farti arrivare quello che volevo dire con questo racconto, colpa sicuramente mia
grazie a tutti ciao!. -
luigi bonaro.
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Ciao Ryan, il brano è molto simpatico e condotto molto bene. Anche la tematica ecologista è affrontata in modo preciso; una breve introduzione sul pensiero di Marco introduce al racconto che presenta un livello di ironia molto ben gestito. Interessante l’alternanza-passaggio del primo periodo tra il pensiero di Marco e la descrizione delle azioni del protagonista: da “Finito di gettare la spazzatura…” Oltre questo è molto interessante il passaggio quasi invisibile che va dal raccontare (sollevò il coperchio) al mostrare (una mano insanguinata). Molto interessante il processo iperbolico che vai attuando. L’elemento ecologista portato all’estremo genera la giusta dose di assurdità trasformando azioni e elementi universalmente approvati come la condotta migliore da impiegare nel loro opposto. Molto azzeccato. A livello strutturale, forse nella prima parte indugi un poco troppo nella descrizione del tema ecologico ma, alla fine, non è forse così tanto dannoso perché questo fatto gioca a tuo favore: più si entra nel tema, più il contrasto con il senso ultimo del racconto è forte e forse la parte iniziale gioca bene in virtù di questo contrasto molto forte. Non mi soffermerei sul giudizi in merito al qualunquismo o dietrologie di tipo moraleggiante: a mio avviso, queste cose nel tuo racconto non c’entrano nulla. Per come la penso io, l’unico principio morale che deve essere rispettato nella scrittura è la relazione tra le idee e come vengono espresse. Se vuoi bene al tuo racconto e ai tuoi personaggi allora anche gli altri se ne accorgeranno. E mi sembra che tu voglia bene a Marco! Ma è una mia opinione. Il tuo racconto è molto fumettistico e il livello di ironia molto ben gestito non è affatto tipico della barzelletta; anzi, è un elemento di pregio che si trova diffuso in tutto il racconto attraverso la scelta di alcuni termini piuttosto che altri e non solo nello slogan finale. Non è molto evidente il riferimento alla boa e al tema, questo in termini descrittivi, si intende, ma il processo da te innescato rimanda all’immaginato da parte del lettore attraverso gli indizi disseminati tra le righe. Mi fermo qui. Ho sforato i 400 caratteri. Sono a 2154
Bella prova. A riscriverci.
L.
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Ryan79.
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uao, il commento dei miei sogni e forse anche qualcosa in più... grazie luigi!
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silver moon.
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Il racconto è senza dubbio scritto molto bene. Io avrei messo i pensieri del protagonista, Marco, in corsivo perché appena ho iniziato a leggere credevo che Marco stesse parlando con qualcuno, solo che questo qualcuno poi non si è visto. La trama manca, come ha già fatto notare qualcuno, è tutto basato su una scena la cui conclusione però avrebbe meritato qualche riga in più secondo me (forse togliendola al lungo monologo iniziale). .
