Cavalli
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Cavalli

di Stefano Pastor 27mila caratteri cir.

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  1. CloudAnamin
     
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    La storia è scritta veramente bene e l'ho letta senza alcuna fatica. Il particolare che ho apprezzato maggiormente è stato la capacità di sintetizzare la vita di una persona, alternando parti di testo in cui trascorrono anni interi a parti che descrivono ore o minuti, senza disorientarmi. In alcuni tratti mi sembra che tu sia stato un po' troppo sadico con la protagonista!

    Nonostante tutto, la conclusione del brano mi ha lasciato l'amaro in bocca, poichè a mio dire contiene una grande contraddizione di carattere filosofico. Mi spiego:
    le possibili opzioni sono due: 1) esiste il destino (tutto è già scritto); 2) non esiste il destino (il futuro dipende da ciò che facciamo nel presente).

    Caso 1: esiste il destino
    Se esistesse il destino, se tutto fosse già scritto, la protagonista non potrebbe assistere nella sua mente agli altri possibili futuri, perchè non sarebbero inclusi in ciò scritto nel destino. Inoltre, tutte le decisioni prese non sarebbero imputabili alla sua volontà, perchè sarebbe già scritto nel destino che avrebbe preso proprio quelle; dunque, lei non si sarebbe costruita nulla, ma sarebbe sempre rimasta in balia del destino, così come tutti gli altri.

    Caso 2: non esiste il destino
    Se il destino non esistesse, se il futuro dipendesse solo da noi, Patrick e i due figli morti, divenuti cavalli, quando dicono che se non fossero morti in futuro non si sarebbero incontrati tutti assieme, in qualche modo cadrebbero in contraddizione, poichè le loro parole suggeriscono l'esistenza di un "già scritto" (se Patrick non muore non nasce la bambina; se la bambina non muore non nasce il bambino; se il bambino non muore non si rincontrano nel bosco). Insomma, tutto farebbe presagire che era destino che avvenisserò questi fatti, come il cavallo che lo fà cadere nel fosso e che fà iniziare tutta la storia.



    So che è un ragionamento complicato e non sono così abile nel porlo in modo corretto (dopotutto ho fatto solo 3 anni di filosofia al liceo ^^), ma già prima di avvicinarmi alla fine del brano mi era venuto il dubbio che forse avrei affrontato un argomento del genere.
    L'inghippo che secondo me ti ha incastrato in queste riflessioni filosofiche è che hai mischiato un po' di destino con un po' di scelte volontarie, e così non si arriva che a contraddizioni. Se tutto il discorso ti ha dato fastidio, perdonami; nonostante tutto, ritengo che il tuo brano risente ben poco di queste lungaggini filosofiche.

    In conclusione:
    voto 4.

    A rileggerti in futuro!
    Fabio C.
     
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15 replies since 1/12/2009, 00:47   398 views
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