La lezione

di Stefano Pastor - 3295

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  1. marramee
     
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    LA LEZIONE



    «Ragazzi, per favore! Volete fare silenzio?»
    Continuo a scrivere sulla lavagna. Lo so che è la prima ora, presto si calmeranno. In fondo hanno già sedici anni.
    Scrivo l'ultima cifra e mi volto. «Avete un'ora per risolvere queste equazioni. Mi raccomando...»
    C'è qualcosa di strano. Sì, in molti ridacchiano, ma non è questo. C'è qualcos'altro, ma cosa?
    Una ragazza è seduta al primo banco. Una biondina carina, con un vestitino azzurro. Non ricordo di averla mai vista prima.
    «Tu chi sei?»
    La ragazza mi fissa negli occhi. «Bandini, professoressa.»
    Non capisco. Non ho nessuna allieva con quel nome. Nessuna allieva femmina, almeno. Aggrotto la fronte. «Davide?»
    Le risate dei compagni coprono la risposta. «Se credi che sia uno scherzo divertente...»
    È molto serio. «Nessuno scherzo.»
    «E allora che significa?»
    Uno sguardo fiero. «Sono stanca di nascondermi, professoressa. Di fingermi quella che non sono. Questa è la mia vera natura, sotto l'abito che indosso.»
    I bisbigli dei suoi compagni crescono. Io reggo il suo sguardo. Quel ragazzo ha scelto la mia lezione per dichiarare al mondo di essere gay? Non poteva farlo durante un'altra ora? E in che modo, poi!
    «Non ti rendi conto...»
    «Le dà fastidio?»
    «Che tu venga a scuola travestito? Sì, molto.»
    «Io invece mi sento me stessa per la prima volta. È una vita che mi travesto, e ora sono stanca.»
    Non si rende conto di cosa sta facendo, di come si sta distruggendo la vita. Mi rivolgo agli altri. «Voi che ne pensate di questo?»
    Rispondono in coro: «Carina!», «Ti preferiamo adesso!», «Hai la parrucca storta!», «Non ti sei depilato!».
    Lascio perdere. «Non credo che...»
    Mi interrompe. «Devo andarmene? Non mi vuole nella sua classe?»
    Ho un nodo in gola. Già immagino lo scandalo che ne verrà fuori. Lo devo accettare così com'è o mandarlo via? Lui mi fissa sempre, e sono costretta ad abbassare lo sguardo.
    Mi schiarisco la voce. «Sono rimasti solo cinquanta minuti! Sbrigatevi, non perdete altro tempo.» Mi rivolgo a lui. «Anche tu, Davide. Devo ancora chiamarti Davide?»
    La classe esplode in una risata.

    «Vera, aspetta, prima di entrare devo dirti una cosa.»
    Come faccio a dirle che in classe c'è un idiota che ha deciso di cambiare sesso all'improvviso? Vera insegna storia ed è molto esigente. Guarda l'ora seccata.
    «Un istante.» Mi giro per chiudere la porta della classe. All'interno il baccano è infernale. Sporgo la testa.
    Resto a bocca aperta. La parrucca bionda è scomparsa, e intorno a Davide i suoi compagni lo stanno svestendo e rivestendo di corsa. Paiono meccanici ai box della Ferrari. Davide incontra il mio sguardo e ammicca.
    Lo guardo paralizzata, mentre gli abiti femminili scompaiono e viene rivestito nel solito modo.
    Poi richiudo la porta col cuore in gola. «Che c'è?» mi chiede Vera preoccupata.
    Sto malissimo. «Credo che se ne siano accorti. Di me. Di te. Di noi due.»
    Ora è Vera ad aggrottare la fronte. «Te l'hanno detto?»
    «Me l'hanno fatto capire.»
    Vera sorride.
    «C'è poco da sorridere! È una tragedia!»
    «Io non mi vergogno. Sono stanca di nascondermi.»
    «Io sì!» ribatto. «Non ti rendi conto, potrebbero mandarci via per questo!»
    «I ragazzi che ne pensano? Sono contrari?»
    No che non lo sono, mi hanno fatto capire che dovrei spogliarmi di questo scomodo vestito. Scuoto il capo.
    Vera si china su di me e mi bacia sulla bocca. «Ragazzi intelligenti!»

    FINE

     
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  2. Piscu
     
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    sei riuscito a sorprendermi. alla fine del primo paragrafo mi aspettavo qualcosa come il ragazzo che cambiasse aspetto ad ogni ora, e si presentasse diverso con ogni prof. invece la tua idea è migliore, semplice ma efficace.
     
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  3. Okamis
     
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    Bello, mi è piaciuto. Senz'altro il migliore tra quelli letti sin'ora (ma ne ho letti 3, quindi non montarti la testa :P ). Scherzi a parte, sei riuscito in poco spazio a condensare una storia completa e con dialoghi ben costruiti. L'unica nota dolente riguarda la protagonista. Viste alcune sue espressioni, mi risulta davvero difficile pensare che si tratti di una lesbica. Un omosessuale cosciente della sua condizione infatti non confonderebbe mai il voler APPARIRE come di un altro sesso (come nel caso di Davide) con il voler CAMBIARE sesso. Sono due cose diversissime e che raramente coincidono. Insomma, si capisce che tra narratore e personaggio c'è molta vicinanza di pensiero. Inoltre trovo questa frase una spiegazione superflua: "No che non lo sono, mi hanno fatto capire che dovrei spogliarmi di questo scomodo vestito". Lascia che sia il lettore a fare le debite considerazioni. Non siamo mica stupidi ;)
    Comunque, ribadisco: il racconto è molto buono. A penalizzarlo è solo un po' di labor limae, ma nulla di grave :)
     
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  4. giudappeso
     
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    Mi è piaciuto, e molto. L’espediente degli studenti, la confusione dell’insegnante, e la verità che si scopre poco a poco. Sotto il vestito c’è tutta la storia, bravo.
     
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  5. omrik
     
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    bello, in questi tempi di outing
    un racconto da rileggere


    ciao
     
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  6. Gordon Pym
     
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    Bello, complimenti, ben architettato.
    Ti confesso che fin verso la fine mi stavo chiedendo quale fosse l'attinenza col tema, visto che parlare di travestiti in generale mi sembrava poco centrato, ma col finale a sorpresa vien fuori il "succo".


    ps. non c'entra una mazza: io ho usato un personaggio di nome Arturo, tu invece Bandini. Viene fuori nome e cognome di uno dei soggetti che preferisco nella letteratura!
     
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  7. Help1712
     
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    Molto bello!
    Non ho altro da aggiungere :)
     
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  8. s-m-n
     
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    Non è male. Sul finale forse mi sono perso qualcosa, mentre l'idea è piuttosto originale.

    Simone

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    www.simonenavarra.net
     
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  9. Sakura2
     
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    Molto ben fatto. Mi è piaciuto! attuale e sintetico, senza fronzoli...
     
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  10. AngeloF
     
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    L'imbarazzo dell'insegnante di fronte alla situazione inaspettata è davvero ben delineata e rende la svolta finale inaspettata ed efficace. Complimenti
     
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  11. Peter7413
     
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    Buona prova, ma non mi convince su un paio di punti. In primis perché ha la forma di un insegnamento morale e trovo la cosa sempre un po’ pesante. Secondariamente perché la “lezione” dei ragazzi agli insegnanti mi sembra un po’ forzata, innaturale.
    A parte questo il tuo è sicuramente uno dei lavori migliori di questa difficile edizione.
     
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  12. G.B.Shock
     
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    Ermmm, solo a me non è piaciuto?
    L'ho trovato poco verosimile e a tratti forzato. I pensieri della protagonista sembrano non seguire una direzione precisa. Non so se era voluto, ma a parer mio rende il racconto poco appetibile. Il finale, più che un plot twist, sembra messo lì per caso. Forse con qualche carattere in più si poteva far precipitare meno gli eventi... Non so, la rivelazione poteva avvenire più tardi, in privato tra le due insegnanti.
     
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  13. sgerwk
     
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    Molto ben scritto e con una bella idea, ma poco credibile. Che scuola e' questa, in cui gli studenti fanno tutto quel trambusto per aiutare un insegnante? (magari...) Uno degli elementi di base che regge il racconto (e che alla fine lo fa sembrare realistico) e' "i ragazzi capiscono piu' degli adulti", che pero' sta diventando negli ultimi tempi un po' abusato

    A livello di scrittura, l'unico difetto che ho trovato e' che in tutto il racconto ci sono solo due punti in cui si capisce il sesso della protagonista, e nessuno dei due e' all'inizio. Questo indebolisce un po' il finale (se quei due punti sfuggono, cosa possibile non essendo all'inizio, uno potrebbe pensare che il protagonista sia maschio).

    "Una ragazza e' seduta al primo banco" per associazione con quello detto sopra, avevo avuto l'impressione che anche lei stesse ridacchiando; forse sarebbe stato meglio non chiarire che non era cosi' (penso)

    "di essere gay" veramente lui non ha dichiarato di essere gay, ma transessuale
     
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  14. marramee
     
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    per sgerwk:
    Mah, non so che dire. L'ho fatta chiamare due volte professorESSA dagli studenti nelle dieci righe iniziali. Ricordiamoci che questo è Minuti Contati, è necessario non sprecare troppo i caratteri (e la parola professoressa è lunga ben tredici caratteri!).
    Riconosco che non è realistico che gli studenti non detestino i professori. A me era successo, magari non con tutti, ma probabilmente erano altri tempi. E comunque gli studenti le danno una lezione, portando alla luce anche una certa ipocrisia, tipica di chi si nasconde. Non è detto che i giovani capiscano più degli adulti, ma di certo sono più in sintonia con i tempi e riconoscono con maggior facilità certi comportamenti.

    per G.B.Shock:
    Stessa risposta di sopra. So bene che avendo a disposizione molti più caratteri le avrei potute far incontrare in sala professori o in un bar. Il problema è che non c'erano a disposizione tutti questi caratteri. È difficile non far "precipitare gli eventi" quando si hanno a disposizione 3300 battute. Tu hai ammazzato tre persone, in 3300 battute, altro che andare con calma, eh eh! Quanto ai pensieri della protagonista, a mio avviso sono coerenti: lei è una vita che si nasconde, ed è convinta che quel ragazzo sbagli a rivelare la sua vera natura.
     
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  15. sgerwk
     
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    QUOTE (marramee @ 6/4/2010, 17:05)
    Mah, non so che dire. L'ho fatta chiamare due volte professorESSA dagli studenti nelle dieci righe iniziali. Ricordiamoci che questo è Minuti Contati, è necessario non sprecare troppo i caratteri (e la parola professoressa è lunga ben tredici caratteri!).

    Su questo hai ragione... sai quelle cose che stanno li' scritte ma quando leggi la prima volta ti sfuggono? E poi anche la seconda? :azz: Comunque era una cosa secondaria, la mia valutazione non dipendeva da questo.
     
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15 replies since 29/3/2010, 22:52   223 views
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