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Discussione interessante!
In questo momento ho un problema quasi opposto: quello di far stare un racconto da 50k in 40k. Infatti, ho provato a scrivere un racconto per la XXXI USAM e mi risultano 10K di troppo.
Dovrò lavorare di lima, ma le prime passate sono state dolorose. Invece di accorciare le unghie, temo proprio che dovrò amputare
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CountlessCrows.
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@Tetractys
Lascia stare la lima, parlo per esperienza personale. Vai con una bella mannaia e raccorda in seguito i monconi.. -
~ValeriaNitto~.
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sì, la mannaia è più efficace... eh eh
a parte gli scherzi, è meglio non prefissarsi il numero di pagine, l'importante è il contenuto
in fondo esistono anche i romanzi brevi... e chi ti dice che non hai il talento per questi?. -
jimmijax.
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Intanto per farti un'idea della lunhgezza dovresti buttar giù una scaletta. Esempio: 20 capitoli, 10 pag. a testa, fanno 200 pagine.
Credo tu sappia come scrivere 10 pagine compiute. Quinti, un capitolo alla volta, lavorandoci su, dovresti riuscire a ottenere poi un buon risultato finale.
Aggiungo: i personaggi non sono nella storia per fare le cose che mandano avanti la storia stessa. I personaggi si fanno i fatti loro, ognuno ha una vita propria. Inizia col dipingere quella, i problemi di ognuno di loro. Per questo ti serve un background per ogni prsonaggio. Quindi inizia a stilare anche quello.
Il romanzo è un mosaico che viene fuori dopo aver composto tutti i vari pezzi che ti sei creato in precedenza.
non ho niente da aggiungere, posso solo ed umilmente accodarmi e dire: QUOTO. -
overhill.
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Ricordo che anni fa, durante una lezione di disegno alle medie, stavo trafficando con i colori a olio.
Avevo fatto un classicissimo arcobaleno, disegnando ogni colore come una striscia a sé stante e il risultato era forse carino per un ragazzino delle medie, ma decisamente dozzinale.
Non so per quale motivo, e probabilmente non lo saprò mai, mi sono trovato per le mani un pennnello piuttosto largo, e l'ho passato sopra l'arcobaleno che ancora stava asciugando.
Miracolo!
I colori si sono amalgamati tra di loro, pur mantenendo ognuno la sua posizione, e il risultato finale era praticamente perfetto!
Tutto questo per dire che il lavoro più difficile da fare, è l'armonizzazione dei vari "colori" del romanzo, i vari capitoli, ma anche i vari registri (ironia, terrore, allegria, paura, speranza), in modo che ognuno sia riconoscibile, ma amalgamato con gli altri.
E' un "trucco" che si impara con l'allenamento
Altra cosa: la traccia.
Io ho scritto per ogni mio lavoro, soprattutto per quelli lunghi, una trama di massima, che non ho MAI rispettato!
Questo perché è abbastanza facile NON prevedere qualcosa che nella stesura "fine" della storia, salta fuori come un errore, qualcosa che "non ci sta".