Confessioni
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Confessioni

di Stefano Pastor - 35mila caratteri

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    Voto tre.
    SPOILER (click to view)
    Ti dico subito che è difficile dare delle motivazioni dettagliate al giudizio senza correre il rischio di risultare poco chiaro. Racconto che racchiude una traccia morale che a mio avviso non sei riuscito a gestire al massimo, sia nello sviluppo confessore/confessato, sia per il finale. Troppo complesso dire quel che non mi quadra, però il punto centrale è questo: si tratta di un Dio albero o di un essere albero? C’è una differenza di fondo non da poco. Io ho intravisto più la creatura che non il creatore.
    Per il resto la storia va presa per quel che è. A mio avviso, la fisicità della statua che riesce a colloquiare con l’umanità del prete non regge proprio perché agisce qualcosa di più vicino a “noi” e non a “lui”. Hai voluto umanizzare una forma che doveva restare legata al legno, un legno che per di più può inglobare altre forme. E proprio per questo ti chiedo: perché a mostrarsi è la statua di Santa Chiara e non una delle panche o delle altre statue? Perché l’ingenuità dell’essere fa sì che si lasci smembrare senza opporsi e poi bastano delle mezze frasi per fargli scattare una co(no)scenza devastante?
    Piccole pecche nello stile sono i dialoghi che alla lunga anziché dare dei contorni accattivanti e misteriosi alla “confessione” finiscono con lo stancare.
    Qualche appunto nelle parti descrittive della storia, che sono appunto fin troppo... descrittive. Alcuni esempi:
    CITAZIONE
    Si fermò dinanzi all'altare, proprio di fronte all'alta statua in legno di Gesù sulla croce...
    Tornò indietro, raddrizzò le candele davanti all'immagine di Santa Chiara, poi attraversò la chiesa e s'inginocchiò davanti alla statua di San Francesco.

    CITAZIONE
    Padre Anselmo tirò sul prezzo, ma il rappresentante, che lo conosceva bene, si era già premunito ritoccandoli leggermente in modo da potergli concedere uno sconto. Quando andò via erano entrambi soddisfatti, ciascuno dei due convinto di essere stato il più furbo.

    Qui qualcosa non mi torna:
    CITAZIONE
    Padre Anselmo si guardò intorno, soddisfatto. La sua chiesa stava diventando ogni giorno più bella, il Signore ne sarebbe stato felice. Si trovava in quel quartiere già da dieci anni, e i primi tempi erano stati molto difficili. Allora aveva a disposizione solo un grande stanzone che in passato era stato una palestra, ma grazie alla generosità dei suoi parrocchiani la chiesa era cresciuta, giorno dopo giorno.

    Davvero una chiesa può essere consacrata in questo modo, partendo da un locale adibito a palestra?

    A rileggerci
     
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16 replies since 31/5/2010, 23:41   324 views
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