Donne e buoi dei paesi tuoi
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Donne e buoi dei paesi tuoi

Ferruccio Gianola - Fantascienza

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  1. gelostellato
     
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    Qualche nota volante:

    CITAZIONE (ferru @ 1/6/2010, 07:47)
    Donne e buoi dei paesi tuoi

    Staccati più che puoi da questo provincialismo, non avere paura.»
    questo accenno del padre al provincialismo mi sembra poco naturale, intendo proprio l'uso del termine.

    Ora, però, vai a lavarti il viso, siamo quasi arrivati.»
    idem, secondo me direbbe "faccia", un padre provinciale. :)


    Ritornò da lui nel momento in cui il treno imboccava, rallentando, una delle arcate d’acciaio della Stazione Centrale. Attese in piedi che il treno si fermasse, poi aspettò che suo padre levasse le borse dal portabagagli e che lo esortasse a seguirlo.
    ripetizione di "treno" poi mi sembra poco naturale "aspettare che qualcuno esorti"

    Suo padre aveva il bagaglio ma era come se lo portasse lui. Un peso da portare senza parlare per chissà quanto tempo.
    ripetizione di "portare portasse" e poi rima involontaria "parlare portare"

    nelle luci della sera che parevano mosse dal vento.
    Ma non si trattava di un disturbo del vento;
    ripetizione di vento

    Avvertì davvero un po’ di timore a questo punto e si strinse a suo padre mentre si avvicinavano timidi al Front Office di ricezione.
    l'uso di Front Office, lo percepisco fuori registro, come termine.

    La ragazza dietro il banco sobbalzò sulla sedia appena li vide. La vide guardare suo padre, poi vide quando gli lanciò un’occhiata mista di stupore e di meraviglia.
    vide vide vide

    Alla fine si compose sul seggio e sorrise.
    No dai, seggio no.

    al
    SPOILER (click to view)
    Purtroppo lo trovo un racconto "povero". Non t'arrabbiare, ma si basta tutto su un non lasciar capire che stiamo parlando di astronavi e che gli umani sono merce rara. E' il banale gioco del nascondere una informazione per rivelarla alla fine, che può essere anche gestito bene, in racconti meglio pesati, ma qui non lo è. La parte iniziale e centrale è troppo lenta, rispetto a quella finale di descrizione del reale ambiente considerato (astronavi ecc)
    Per altro la componente fantascientifica è trattata con molta superficialità, usando dei cliché e una "idea di fantascienza" senza però dare una effettiva descrizione dell0universo futuro che si sta creando.
    [Ah, c'è un punto non so dove, in cui al posto della parole "futuri" ci va "successivi" o qualcosa di simile, ora non ricordo]
    Ecco perché le strade sono due, per migliorarlo.
    O si nasconde tutto fino all'ultima riga, ma aldilà di prestare il fianco a un'ampia prevedibilità si riesce molto scontati;
    Oppure si trasforma il racconto in un vero racconto di fantascienza. Non si nasconde che stiamo parlando di collegio su altri pianeti, anzi, lo si dice subito e lo si usa per giustificare l'angoscia del ragazzo (e vorrei ben vedere) e si gioca invece sul fatto di umanità quasi estinta, tenendolo come rivelazione delle ultime righe. Così non si indispettisce il lettore, almeno.
    La parte fantascientifica però deve essere resta meglio, più tecnica e più mirata. Non basta dire "astronave" e "pelle verde" per fare fantascienza. bisogna staccarsi da questo e andare oltre. basta alieni dalla pelle verde, facciamoli diventare pulviscolo, idea, frattali, quadri di EScher, non so... quunque cosa, ma purché non siano l'ennesima copia di Kodos dei Simpson ;)

    Voto 1, mi spiace.
     
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15 replies since 1/6/2010, 06:47   331 views
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