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.CITAZIONE (dadax70 @ 30/9/2010, 15:01)Idea -> Soggetto -> Struttura\canovaccio -> Romanzo
Hai dimenticato di dire che tu fai tutto questo nel tempo che ci hai messo a fare le freccine.
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dadax70.
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CITAZIONE (VanderBan @ 1/10/2010, 09:10)Rileggendole devo dare atto che le mie osservazioni non portano a niente di concreto, anche se a scriverle mi sono divertito molto.
Invece non è male ed è pure divertente
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Munzic Reload.
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QUOTE (VanderBan @ 1/10/2010, 09:10)Più i giocatori saranno in gamba (ovvero personaggi “profondi”) più facile sarà lo sviluppo del gioco.
Rileggendole devo dare atto che le mie osservazioni non portano a niente di concreto, anche se a scriverle mi sono divertito molto.
Invece, per quanto mi riguarda, considero la metafora azzeccata. Anch' io credo che il valore, ciò che rende avvincente un romanzo, siano proprio i personaggi. Se sei in grado di creare personaggi veri, tridimensionali e interessanti, il lettore entrerà in sintonia ed empatia con loro, seguendoli dappertutto.
Certo non è mica facile fornire il soffio di vitale a un personaggio. Ma bisognerebbe concentrare molto dello sforzo in questa direzione, a mio parere.
Edited by Munzic Reload - 2/10/2010, 14:35. -
Philo Beddoe.
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Grazie ragazzi, mi piace come sta venendo su questo topic! 
Aggiungo una domanda: anche a voi capita, durante la stesura, di andare avanti a scrivere descrizioni perchè non avete ancora idea di come continuare la trama, per poi cancellare il superfluo una volta giunta la giusta ispirazione? A me, che lavoro "a braccio", succede praticamente sempre
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.CITAZIONE (Philo Beddoe @ 3/10/2010, 15:17)anche a voi capita, durante la stesura, di andare avanti a scrivere descrizioni perchè non avete ancora idea di come continuare la trama, per poi cancellare il superfluo una volta giunta la giusta ispirazione? A me, che lavoro "a braccio", succede praticamente sempre
Capita anche a me, solo che non elimino il superfluo alla fine: mi piange il cuore quando devo cancellare qualcosa che ho penato tanto a scrivere
Per questo finora ho prodotto solo dei "gran carrozzoni" su cui tutti salgono e nessuno scende. Mi dicono in coro, mentre la nave affonda sotto al carico: "Ciò che è scritto è scritto!"
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overhill.
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CITAZIONEAggiungo una domanda: anche a voi capita, durante la stesura, di andare avanti a scrivere descrizioni perchè non avete ancora idea di come continuare la trama, per poi cancellare il superfluo una volta giunta la giusta ispirazione? A me, che lavoro "a braccio", succede praticamente sempre
Sinceramente a me non capita quasi mai.
Quando arrivo a un punto morto di una trama, mi fermo e mi metto a fare altro. E la cosa può durare parecchio, anche settimane o mesi, prima che mi venga l'ispirazione e concluda la faccenda.
[Aneddoto]Un paio di anni fa ero alle prese con una situazione di questo genere: il mio personaggio (il commissario Polloni) trova una stanza sotterranea nella quale c'è un cadavere fresco fresco. Nel momento in cui chiude la porta per vedere meglio il corpo, coperto dall'ombra, capitano due cose: la luce si spegne e lui vede che la porta non ha maniglia all'interno.
Panico!
Bene, quando sono arrivato a scrivere questo mi sono detto: come lo tiro fuori? Non tanto il "come" inteso come salvataggio, ma "cosa succede tra adesso e quando lo tirano fuori?"
Il mio caro amico Polloni è rimasto per circa sei mesi in quella cantina, aspettando che mi venisse l'ispirazione per costruire un bel capitolo con tanto di "morto che parla"
[/Aneddoto]
Un'altra cosetta: da qualche parte ho letto che la cosa più difficile da fare per uno scrittore è cancellare quello che non funziona.
Magari avete scritto per un'intera giornata, o anche solo mezz'ora; un fiume di parole ristagna sulla carta e voi lo guardate cercando il senso che avreste voluto dargli ma che, accidenti!, non vedete da nessuna parte?
Voi che fate: cancellate o cercate di aggiustare?
Io ci ho messo parecchio a imparare, ma ho scoperto che, almeno nel mio caso, cancellare e riscrivere "con il senno del poi" (ossia avendolo già scritto una volta) è più efficace che ostinarsi a mettere a posto quello che già c'è
Purtroppo non ho capito la metafora calcistica: non seguo il calcio, non mi piace e non lo capisco. Qualcuno può tradurre?
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Jakken.
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Purtroppo non ho capito la metafora calcistica: non seguo il calcio, non mi piace e non lo capisco. Qualcuno può tradurre?
Ammettiamo che la "squadra" sia la storia che vuoi raccontare, vien da sé che gli elementi che la compongono (personaggi, descrizioni, dialoghi, intreccio, ecc...) sono i componenti (difensore, centrocampista, attaccante... senza entrare troppo nei dettaglio).
Meglio metterai in campo i componenti, lavorando anche sulla loro qualità, maggiore sarà la probabilità che la squadra sia vincente.
Volendo si potrebbe anche fare un parallelo. I difensori (la parte più bassa della squadra) potrebbero corrispondere alla base della storia, ovvero: spunto originale/funzionale, documentazione, ambientazione. Se questi elementi sono solidi, come deve esserlo la difesa di una squadra, ci saranno meno problemi... o meglio, si inizierà con il piede giusto.
I centrocampisti sono il filtro del gioco, poiché aiutano la difesa e servono gli attaccanti. Quindi potremmo paragonarli a: intreccio, personaggi, descrizioni.
Attaccanti: sono i finalizzatori del gioco, di tutti i movimenti della difesa e del centrocampo. Direi: azioni, dialoghi, colpi di scena, epilogo della storia.
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overhill.
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Non ci crederai ma credo proprio di avere capito! 
Mille grazie...
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Jakken.
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Non ci crederai ma credo proprio di avere capito!
Mille grazie...
Bene! 25 anni di calcio, infine, sono stati utili.
Prego.. -
MichelaZ.
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(@cadoglio: no, non mi uccidere, lo so che quello che dicevi al corso sulla costruzione a tavolino pre scrittura è legge )
C'è mica un link da qualche parte...?? (per favore?).
