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Jakken
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Ciao Brave.
Il racconto in generale funziona: personaggi ben disegnati, descrizioni accurate che non appesantiscono la lettura, un connubio ambientazione-momento storico azzeccato. Ma c'è qualcosa che non mi convince:
- Mi piace poco come hai proposto il sogno: La mente ricordò che a Marzabotto, poche settimane prima, era stato l'intero paese a pagare, non solo chi aveva aiutato gli insorti. La mente vide i suoi vecchi genitori, rosi da una vita di lavoro nei campi, e decise che non sarebbero morti con le spalle appoggiate a un muro. La mente si spense, e lasciò che fosse il corpo ad agire come in un sogno. È necessario esordire con "la mente"? Per me basta narrare e poi far svegliare il prete. Non serve altro. Non so se stavi cercando un modo originale per la fase onirica, ma mi sembra piuttosto controproducente.
- I brividi gli percorrevano freddi la schiena, non avrebbe dimenticato... Bruttino questo passaggio. Non è meglio: Brividi (risalirono/si arrampicarono/ecc...) sulla schiena. Non avrebbe mai dimenticato...
- Il fatto del libro che risolve… : come? Non ho capito cosa ha letto il prete.
- Il pigghiacristiani, alla fine, è un uomo rimasto là sotto per un sacco di tempo. Sarà impazzito e di conseguenza agisce in quel modo... Ma ho empatizzato poco con lui; anche quando lo mostri non provo nessuna sensazione e mi rimane indifferente. Se quell'uomo è una leggenda, quella del pigghiacristiani appunto, forse sarebbe opportuno approfondire proprio per recepirne meglio il dramma. Spiegarlo, come hai fatto, raffredda tutta la preparazione precedente. Ipotesi: farlo parlare - anche in modo sconclusionato - dopo che il prete lo ferisce a morte? Farlo parlare prima, mentre cattura un minatore? Di conseguenza non sono ancora sicuro di che voto metterti. La storia è tra il 3 e il 4, ma i dubbi rimangono. Tornerò...
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30 replies since 1/7/2010, 01:34 676 views
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