Le teche

di "Marco Migliori"

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  1. sgerwk
     
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    In questa teca — disse l'illustre professor Von Klausenoff — può vedere un'applicazione tipica del principio della memoria del corpo.
       Dietro il vetro, un dito attaccato solo a dei tubicini trasparenti continuava a premere e rilasciare il grilletto di un fucile.
       — Era di un soldato — continuò l'accademico. — Un veterano che aveva sparato così tante volte che il suo stesso dito aveva memorizzato il movimento. È stato uno dei miei primi successi: un corpo adatto donato alla scienza, insieme alla scoperta dei fluidi nutritivi per tenerne in vita una parte.
       Ero affascinato. Il fucile non era carico, ma se lo fosse stato il dito avrebbe di sicuro sparato almeno una trentina di colpi ogni minuto. — Un'arma da fuoco a ripetizione! Mai visto niente del genere. Potrebbe essere la scoperta bellica del secolo!
       — In quest'altra teca, invece, un'applicazione di tipo ben più commerciale.
       Questa volta le parti erano due, collegate da un fascio di nervi. Un occhio e una mano.
       — Il lavoro meccanico del copista — spiegò il professore. — Leggere e scrivere. L'occhio vede, la mano scrive. Dopo un po', il cervello non serve più. Bastano queste due parti per ottenere una macchina in grado di duplicare un qualsiasi documento.
       Mi avvicinai al vetro. Non c'erano dubbi che la penna stesse scrivendo quello che c'era sul foglio davanti all'occhio. — Una copiatrice automatica! Geniale! Una... come si potrebbe definire... manocchiocopiatrice.
       Spostai gli occhi sulla teca successiva, e rimasi allibito. O meglio, scandalizzato. — Ma... ma...
       — Il braccio di una prostituta esperta. Con mano annessa, ovviamente. Il palo è pieno di acqua calda e rivestito di gomma per trasmettere al palmo la sensazione tattile giusta, quella che scatena il movimento condizionato.
       — Ma... ma...
       — Non è certo un sistema che pensavo di diffondere, è chiaro. Era un esperimento di carattere puramente scientifico. A uso privato, se così vogliamo dire. Ora, nella teca successive...
       Non lo stavo più ascoltando. Ormai avevo capito perfettamente il principio, e i miei occhi correvano sulle teche addossate lungo le pareti del salone, ognuna contenente un'applicazione con ampie ricadute pratiche.
       Le gambe di un ciclista facevano girare dei pedali, che volendo avrebbero potuto muovere un veicolo. Magari non da sole, ma in gruppo: si parlerebbe così di macchine a due, tre o quattro ciclisti-motore.
       Una mano di elettricista girava un cacciaviti. Un'invenzione che avrebbe di molto semplificato i lavori manuali: bastava recuperare quell'estremità da un anziano tecnico per ottenere uno strumento in grado di girare le viti in modo completamente automatico e senza fatica.
       Nella teca più grande, al centro della sala, gli occhi e le gambe di un postino si muovevano in quella che sembrava la riproduzione in miniatura del reticolo di strade di un paese. Semplice ma geniale: chi meglio di un portalettere conosce i posti? Fategli vedere una busta con un indirizzo, e le sue gambe vi ci porteranno. Ecco quindi l'invenzione che vi guida, mediante un postino, lungo le strade. Guida-Postino-Strade, o GPS, poteva essere un nome appropriato.
       Travolto dall'entusiasmo, stavo per stringere la mano all'esimio inventore, dimentico che di lui restavano solo la bocca e i polmoni, tuttora intenti a ripetere la spiegazione completa delle sue macchine, quella che il cattedratico faceva a tutti i suoi ospiti quando era ancora in vita.
     
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  2. giudappeso
     
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    Va beh, ormai è chiaro che c'è qualcosa tra noi, almeno stilisticamente. Ancora devo leggere qualcosa di tuo che non mi piaccia, l'idea delle teche coi movimenti/momenti conservati nel tempo è geniale, e il finale è una perla.
     
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  3. Pecorella75
     
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    SPOILER (click to view)
    Il risultato è molto simpatico, comico, sembra quasi una barzelletta. Scrittura agevole che non stanca, l'ideale per il genere. A dire il vero, al contrario di Giudappeso, non amo tantissimo il genere, preferirei se lasciasse almeno un po' d'amaro... Però questa è una considerazione personale, e ovviamente non ne terrò conto.

    Ciao, omonimo!
     
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  4. black cat walking
     
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    Ciao Marco! :)
    SPOILER (click to view)
    Ottimo davvero, un'idea semplice ma sofisticata allo stesso tempo, portata avanti in maniera scorrevole e divertente. Bravo. :D
     
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  5. nescitgalatea
     
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    Anche te sei straordinario! (pensavo a Giuda) Assolutamente affascinata da un cervello di tale portata. Splendida scrittura senza sbavature che tratta argomenti da schizofrenici compulsivi senza possibilità di ritorno (originalissimi, ma non è una novità) e che mi lasciano sempre a bocca aperta. Un inchino, bellissimo!
    Ciao Marco!
     
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  6. sgerwk
     
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    Ciao!

    Grazie a tutti per i commenti.

    @giuda
    La cosa piu' soprendente e' stata due edizioni fa, quando nessuno aveva capito il racconto tranne te. :D Ovviamente, a me non possono non piacere i tuoi racconti.

    @pecorella74
    Capisco cosa intendi... io pero' sono dell'idea che certi tipi di temi non vadano messi a forza; se sono naturali per il racconto bene, altrimenti e' meglio lasciarli fuori. Poi e' chiaro che molto dipende da quanto uno e' bravo a farlo.

    @black cat walking
    @nascitgalatea
    Grazie! :D

     
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  7. Pecorella75
     
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    CITAZIONE (sgerwk @ 29/7/2010, 19:26)
    @pecorella74

    Mi hai invecchiato! :woot:
     
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  8. Dylan!
     
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    Divertente. Come al solito. Anche se stavolta mi ha affascinato meno. L'idea è fantastica e la scrittura perfetta. Mi è solo sembrato un po' monotono: ci sarebbero potute essere altre cento teche... Il finale smuove un po' la calma. Nel complesso un racconto molto piacevole.

    Un refuso: nella teca successive...

    Ciao Marco

    Edited by Dylan! - 1/8/2010, 15:31
     
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  9. Piscu
     
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    la tua è stata l'interpretazione più originale del tema (a parte la mia, ovviamente! :P ). grottesco al punto giusto, godibile anche se ho capito come sarebbe finito.
     
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8 replies since 26/7/2010, 22:49   300 views
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