Mi è piaciuta soprattutto la parte con il fantasma della bambina. Ben presentato.
Anche i dialoghi sono efficaci, a parte una svista nell'alternanza che ti hanno già segnalato.
Ho avuto un problema all'inizio perché non capivo chi era l'io narrante, forse era specificato, ma non avevo compreso che fosse una donna. Così sono arrivato al dialogo con Valerio e a un tratto è comparsa una donna. Al secondo tentativo è andata maglio.
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Più cose in cielo e in terraPerché hai usato questa citazione da Shakespeare?
> Sentii un’auto arrivare nel cortile e parcheggiare...
Molto "The Others", ma lei sa di essere un fantasma mentre noi no... non vale!
> mentre si stiracchiava la schiena come un gatto.
Si poteva evitare la similitudine col gatto. Fosse un personaggio che nei suoi atteggiamenti somiglia a un gatto, ma non lo è; perciò perché tirare in ballo "il gatto"
> aspirante acquirente.
"aspirante" potrebbe non essere sbagliato. Se il fantasma fosse l'agente immobiliare lo sarebbe, ma invece è il fantasma, appunto, e quindi potrebbe "easminarlo" per decidere se lasciargli comprare la casa oppure no (sono contorto, vero?)
> Aprii la porta poco prima che la sua mano toccasse il pomello.
Potevi lasciar aprire lui, così il fantasma non doveva interagire con la porta. Questo mi lascia un dubbio: l'altalena oscilla spinta dalla bambina, ma evidentemente solo lui vede quell'oscillazione. Le porte invece, a quanto pare, si aprono veramente.
> «Buongiorno. Lei è la signora Elisabetta Alfieri dell’agenzia?»
> «Sono io.» Mi tese la mano. La strinsi e annuii.
Bugiarda!
> «No, no. Non direi. Non proprio. Lei non crede ai fantasmi, vero?»
> «Le sembro il tipo?»
Bugiarda recidiva!
> «L’ho vista chiaramente come vedo lei adesso.»
Ci credo