"Ecate, figlia mia..."
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Un buon road thriller. Scrittua asciutta e nervosa adatta alla storia, anche se stilisticamente banale. Devo dire che, per quanto non sia originalissimo, mi ha messo abbastanza tensione fino all'arrivo a casa della donna. Il finale a effetto apre scenari su una tragedia futura che hai fatto bene a non narrare, lasciando il racconto in una sospensione che non può che titillare l'immaginazione del lettore. Di recente ho visto Eden Lake, che ha un finale abbastanza simile.
Qualche nota
CITAZIONE Il trucco dagli occhi le cola sulle guance, e il suo viso diventa un'isterica maschera di cera. Secondo me oggi si fa un uso eccessivo di aggettivi possessivi... specie in scrittori che temono costantemente di non essere capiti. Questo sottolineato toglilo pure: si capisce che il viso è della protagonista.
CITAZIONE Marina getta un'occhiata furtiva: è una station wagon, ma la donna non riesce a vedere l'autista la cui ombra si confonde con l'oscurità dell'abitacolo. Anche qui, il sottolineato è elemento futile. Toglilo pure senza pensarci due volte.
CITAZIONE Dietro il bancone ci sono due ragazzi di colore: uno sta preparando il caffè, l'altro strofina un bicchiere tra uno sbadiglio e l'altro. Brutta ripetizione. meglio dire che
Dietro il bancone ci sono due ragazzi di colore: uno sta preparando il caffè, mentre il compagno/collega strofina un bicchiere tra uno sbadiglio e l'altro.
Oppure
Dietro il bancone ci sono due ragazzi di colore: uno sta preparando il caffè, il secondo strofina un bicchiere tra uno sbadiglio e l'altro.
CITAZIONE C'è poi, vicino a lei, l'uomo con l'impermeabile bianco che attende ancora il suo caffè: emana un odore acido e indossa un paio di nike nere. Non me ne intendo molto, ma mi sembra che quello sia il nome proprio di una marca di scarpe, quindi (se fosse così) va con la N maiuscola. Informati tu.
CITAZIONE Dal bagno arriva un signore sui quarantanni, alto, allampanato quarant'anni
CITAZIONE Posa gli occhi sui due baristi, poi di scatto sul ragazzo dei libri, quindi sull'uomo con l'impermeabile e sulle donne delle pulizie. Tutti, ora, la stanno fissando. Nessuno parla, la guardano e basta. Marina allora si volta ed esce. Prima di salire in macchina, nota che la station wagon non c'è più. Rimane un attimo assorta con la testa sul volante. Poi, mette in moto e parte. Qui non c'è niente di sbagliato, se non che Marina esce dall'autogril senza che nessuno abbia notato il viso rigato dal trucco, che le sue lacrime di poco prima hanno sciolto. Fossi in te, scriverei che gli avventori la guardano proprio perché il suo aspetto fa paura. Oppure falle pulire il viso poco prima che entra, anche perché il modo in cui la guardano non lascia intuire che sia perché fa paura.
Tutto sommato
Voto: 3
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