Le 13 regole di Chuck Palahniuk

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. RobertoBommarito
     
    .

    User deleted


    Probabilmente molti di voi già lo sanno, ma ve lo segnalo comunque. Digitando su un motore di ricerca qualsiasi "le 13 regole di chuck palahniuk" potete trovare un documento in formato PDF e tradotto in italiano dove l'autore dà diversi consigli di scrittura. Chi mastica l'inglese può anche visitare il sito ufficiale dello stesso autore. Ogni mese viene pubblicato gratuitamente un articolo che spiega nello specifico una delle tante tecniche minimaliste da lui usate. A fine mese però l'articolo viene rimosso. Basta visitare la sezione "essays on writing" . Qui dovreste trovare quello di questo mese:

    http://chuckpalahniuk.net/workshop/chucks-essays-2004-3

    Personalmente, trovo che Palahniuk sia uno scrittore forse un po' troppo strutturato e ciò si riflette nel suo modo di scrivere. In ogni modo, però, credo che i suoi consigli siano molto interessanti. Spero possa esservi utile.
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Magister Abaci

    Group
    Member
    Posts
    1,994
    Location
    Alpha Ceti

    Status
    Offline
    CITAZIONE (RobertoBommarito @ 10/12/2010, 17:56) 
    Digitando su un motore di ricerca qualsiasi "le 13 regole di chuck palahniuk" potete trovare un documento in formato PDF e tradotto in italiano dove l'autore dà diversi consigli di scrittura.

    I consigli che preferisco sono:

    Numero Dieci: Scrivete il libro che vorreste leggere.

    Numero Undici: Fatevi scattare adesso le fotografie da mettere sulle
    sovracopertine, finché siete giovani. E procuratevi i negativi e i diritti
    su quelle fotografie.
     
    .
  3. RobertoBommarito
     
    .

    User deleted


    Riguardo al consiglio 10, "Scrivete il libro che vorreste leggere", non so, sai. Tempo fa avevo letto i consigli questa volta di Heinlein (credo, non ci giurerei) dove si diceva "kill your darlings", ovvero "uccidi quelle cose del tuo racconto che più ti piacciono", ed è un consiglio che ho trovato molto utile. Per es, a volte ho commesso l'errore di inserire in un racconto alcuni dettagli che personalmente mi appassionavano, ma che in realtà ho poi capito servivano solo a danneggiare il racconto stesso. Se non si trattava di infodump, quasi. Quello che avevo scritto era un racconto che avrei voluto leggere sì, ma non era necessariamente un buon racconto. Non so se mi sono spiegato bene, ma trovo che scrivere un libro che vorrei leggere, come consiglia Palahniuk, sarebbe un po' troppo "dittatoriale": come volere imporre i propri gusti sul lettore. Il consiglio numero dieci non mi convince molto.

    Edited by RobertoBommarito - 11/12/2010, 14:29
     
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Magister Abaci

    Group
    Member
    Posts
    1,994
    Location
    Alpha Ceti

    Status
    Offline
    CITAZIONE (RobertoBommarito @ 10/12/2010, 18:45) 
    Riguardo al consiglio 10, "Scrivete il libro che vorreste leggere", non so, sai.

    L'ho citato perché mi sembrava scontato, ma a ripensarci bene non hai tutti i torti.
     
    .
  5. Glittering Gabriel
     
    .

    User deleted


    Secondo me invece bisogna scrivere proprio quello che vorremmo leggere. Ma non sono d'accordo con il "non avere in mente" ciò che avverrà in seguito.
    Si possono anche avere delle linee guida da seguire, e poi darsi completamente al caso nella narrazione.
     
    .
  6. bravecharlie
     
    .

    User deleted


    più dei consigli di Chuck (quello sulla foto mi sembra ridicolo) mi colpì a suo tempo il "Decalogo del perfecto cuentista" di Horacio Quiroga, scrittore sudamericano vissuto tra '800 e '900 e maestro del regionalismo (corrente letteraria che descriveva le regioni selvagge del Sud America). ve lo lascio qui, è un piccolo Off Topic ma è spettacolare:

    Decalogo del Perfetto Scrittore:

    1 - Scegliti un maestro (Poe, Dickens, Cervantes) e credi in lui come in Dio stesso

    2 - Convinciti che la sua arte sia una cima inaccessibile. Non pretendere di raggiungerla. Se ci riuscirai, accadrà senza che te ne accorga.

    3 - Resisti all'impulso di imitarlo, ma cedi se è troppo forte. Più di ogni altra cosa, lo sviluppo di uno stile personale richiede molta pazienza.

    4 - Abbi grande fede nelle tue capacità e nell'ardore con il quale desideri riuscire. Ama la tua arte come la tua donna, dandole tutto te stesso.

    5 - Non iniziare a scrivere senza sapere dove andrai a finire. In una buona storia le prime tre frasi hanno quasi la stessa importanza delle ultime tre.

    6 - Se vuoi esprimere una frase come "Sul fiume soffiava un vento freddo" non ci sono altre parole che queste nella lingua umana per dirlo. Una volta padrone delle tue parole, non preoccuparti se sono assonanti o consonanti.

    7 - Non aggettivare se non ce n'è bisogno. Se un sostantivo è debole sarà inutile colorarlo con aggettivi. Se invece è forte, risplenderà senza bisogno di aggettivi.

    8 - Prendi per mano i tuoi personaggi e conducili saldamente fino alla fine, senza vedere altro che il loro cammino. Non distrarti facendo loro vedere ciò che tu vedi e che loro non possono vedere. Non abusare del lettore. Una storia dev'essere depurata del superfluo. Accetta questo come verità assoluta.

    9 - Non scrivere sotto l'influsso delle emozioni. Lasciale morire, ed evocale in un momento successivo. Se ci riesci, hai compiuto metà del cammino.

    10 - Mentre scrivi non pensare ai tuoi amici, né all'impressione che farà la tua storia. Racconta come se la tua storia non avesse importanza per nessuno se non per i personaggi che la vivono, e sforzati di immaginare te stesso come uno di loro. Solo in questo modo si ottiene la vita della storia.
     
    .
  7. esimon
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Decalogo del Perfetto Scrittore:

    1 - Scegliti un maestro (Poe, Dickens, Cervantes) e credi in lui come in Dio stesso

    2 - Convinciti che la sua arte sia una cima inaccessibile. Non pretendere di raggiungerla. Se ci riuscirai, accadrà senza che te ne accorga.

    3 - Resisti all'impulso di imitarlo, ma cedi se è troppo forte. Più di ogni altra cosa, lo sviluppo di uno stile personale richiede molta pazienza.

    4 - Abbi grande fede nelle tue capacità e nell'ardore con il quale desideri riuscire. Ama la tua arte come la tua donna, dandole tutto te stesso.

    5 - Non iniziare a scrivere senza sapere dove andrai a finire. In una buona storia le prime tre frasi hanno quasi la stessa importanza delle ultime tre.

    6 - Se vuoi esprimere una frase come "Sul fiume soffiava un vento freddo" non ci sono altre parole che queste nella lingua umana per dirlo. Una volta padrone delle tue parole, non preoccuparti se sono assonanti o consonanti.

    7 - Non aggettivare se non ce n'è bisogno. Se un sostantivo è debole sarà inutile colorarlo con aggettivi. Se invece è forte, risplenderà senza bisogno di aggettivi.

    8 - Prendi per mano i tuoi personaggi e conducili saldamente fino alla fine, senza vedere altro che il loro cammino. Non distrarti facendo loro vedere ciò che tu vedi e che loro non possono vedere. Non abusare del lettore. Una storia dev'essere depurata del superfluo. Accetta questo come verità assoluta.

    9 - Non scrivere sotto l'influsso delle emozioni. Lasciale morire, ed evocale in un momento successivo. Se ci riesci, hai compiuto metà del cammino.

    10 - Mentre scrivi non pensare ai tuoi amici, né all'impressione che farà la tua storia. Racconta come se la tua storia non avesse importanza per nessuno se non per i personaggi che la vivono, e sforzati di immaginare te stesso come uno di loro. Solo in questo modo si ottiene la vita della storia.

    Wow!
     
    .
  8. federica68
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (esimon @ 23/1/2011, 16:31) 
    CITAZIONE
    Decalogo del Perfetto Scrittore:

    1 - Scegliti un maestro (Poe, Dickens, Cervantes) e credi in lui come in Dio stesso

    2 - Convinciti che la sua arte sia una cima inaccessibile. Non pretendere di raggiungerla. Se ci riuscirai, accadrà senza che te ne accorga.

    3 - Resisti all'impulso di imitarlo, ma cedi se è troppo forte. Più di ogni altra cosa, lo sviluppo di uno stile personale richiede molta pazienza.

    4 - Abbi grande fede nelle tue capacità e nell'ardore con il quale desideri riuscire. Ama la tua arte come la tua donna, dandole tutto te stesso.

    5 - Non iniziare a scrivere senza sapere dove andrai a finire. In una buona storia le prime tre frasi hanno quasi la stessa importanza delle ultime tre.

    6 - Se vuoi esprimere una frase come "Sul fiume soffiava un vento freddo" non ci sono altre parole che queste nella lingua umana per dirlo. Una volta padrone delle tue parole, non preoccuparti se sono assonanti o consonanti.

    7 - Non aggettivare se non ce n'è bisogno. Se un sostantivo è debole sarà inutile colorarlo con aggettivi. Se invece è forte, risplenderà senza bisogno di aggettivi.

    8 - Prendi per mano i tuoi personaggi e conducili saldamente fino alla fine, senza vedere altro che il loro cammino. Non distrarti facendo loro vedere ciò che tu vedi e che loro non possono vedere. Non abusare del lettore. Una storia dev'essere depurata del superfluo. Accetta questo come verità assoluta.

    9 - Non scrivere sotto l'influsso delle emozioni. Lasciale morire, ed evocale in un momento successivo. Se ci riesci, hai compiuto metà del cammino.

    10 - Mentre scrivi non pensare ai tuoi amici, né all'impressione che farà la tua storia. Racconta come se la tua storia non avesse importanza per nessuno se non per i personaggi che la vivono, e sforzati di immaginare te stesso come uno di loro. Solo in questo modo si ottiene la vita della storia.

    Wow!

    ri-wow!!
     
    .
  9. ~ValeriaNitto~
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    1 - Scegliti un maestro (Poe, Dickens, Cervantes) e credi in lui come in Dio stesso

    tutti abbiamo dei modelli, ma uno scrittore deve creare il proprio stile

    CITAZIONE
    4 - Abbi grande fede nelle tue capacità e nell'ardore con il quale desideri riuscire. Ama la tua arte come la tua donna, dandole tutto te stesso.

    non sai quanta fatica mi costa in certi momenti :nghe:
     
    .
  10. VanderBan
     
    .

    User deleted


    11. Regolati con le regole... :diablo: :angel:
     
    .
  11. Black _ Dahlia
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (federica68 @ 23/1/2011, 17:03) 
    CITAZIONE (esimon @ 23/1/2011, 16:31) 
    Wow!

    ri-wow!!

    Ri-ri-wow! :lol: Bisognerebbe farsele tatuare da qualche parte :sisi:
     
    .
  12. ~ValeriaNitto~
     
    .

    User deleted


    O incorniciarle e appendere il quadro di fronte al pc
     
    .
  13. Nozomi
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    5 - Non iniziare a scrivere senza sapere dove andrai a finire. In una buona storia le prime tre frasi hanno quasi la stessa importanza delle ultime tre.

    Decaloghi e discussione interessante.
    La regola numero 5 è molto difficile da seguire. Se per "storia" intendiamo anche qualche altro tipo di storia, è proprio inapplicabile (almeno per me :lol: )
     
    .
  14. alain.voudi
     
    .

    User deleted


    Mi permetto di emendare -- il tutto ovviamente "secondo me" <_<

    CITAZIONE (bravecharlie @ 23/1/2011, 14:46) 
    1 - Scegliti un maestro (Poe, Dickens, Cervantes) e credi in lui come in Dio stesso

    Scegliti tanti Maestri, e amali tutti. Dio non è credibile, ma anche i Maestri a volte toppano. Amali lo stesso, con tutti i loro difetti.

    CITAZIONE (bravecharlie @ 23/1/2011, 14:46) 
    2 - Convinciti che la sua arte sia una cima inaccessibile. Non pretendere di raggiungerla. Se ci riuscirai, accadrà senza che te ne accorga.

    Lascia perdere l'Arte. Nessun artista ha chiesto di esserlo, e molti ne avrebbero fatto volentieri a meno.

    CITAZIONE (bravecharlie @ 23/1/2011, 14:46) 
    3 - Resisti all'impulso di imitarlo, ma cedi se è troppo forte. Più di ogni altra cosa, lo sviluppo di uno stile personale richiede molta pazienza.

    Come ogni studente di arte ben sa, l'imitazione delle opere altrui è un modo stupendo per farsi la mano, a condizione ovviamente che poi si tolga di mezzo ogni copia e non la si spacci per arte propria...

    CITAZIONE (bravecharlie @ 23/1/2011, 14:46) 
    4 - Abbi grande fede nelle tue capacità e nell'ardore con il quale desideri riuscire. Ama la tua arte come la tua donna, dandole tutto te stesso.

    Nutri un sano scetticismo nelle tue capacità, e non lasciarti montare e/o smontare da nulla di quel che accade nel mondo attorno a te. Ama la tua arte come la tua donna, ascoltandola con la stessa attenzione che hai per lei durante la Finale dei Mondiali...

    CITAZIONE (bravecharlie @ 23/1/2011, 14:46) 
    5 - Non iniziare a scrivere senza sapere dove andrai a finire. In una buona storia le prime tre frasi hanno quasi la stessa importanza delle ultime tre.

    Quoto integralmente e sottoscrivo, tranne quel "quasi". Le prime tre frasi hanno esattamente la stessa importanza delle ultime tre, e di tutte le altre. Non iniziare nemmeno a scrivere se non le hai tutte in testa a priori.

    CITAZIONE (bravecharlie @ 23/1/2011, 14:46) 
    6 - Se vuoi esprimere una frase come "Sul fiume soffiava un vento freddo" non ci sono altre parole che queste nella lingua umana per dirlo. Una volta padrone delle tue parole, non preoccuparti se sono assonanti o consonanti.

    In ogni lingua umana c'è veramente un sacco di parole, ma sta' pur sicuro che c'è anche un sacco di spazio per aggiungerne di nuove, se quella che ti serve proprio non c'è. Prima di aggiungerla, però, cercala tra quelle già esistenti. Per favore. Grazie.

    CITAZIONE (bravecharlie @ 23/1/2011, 14:46) 
    7 - Non aggettivare se non ce n'è bisogno. Se un sostantivo è debole sarà inutile colorarlo con aggettivi. Se invece è forte, risplenderà senza bisogno di aggettivi.

    Quoto, ma similmente non devi aver paura di usare tutti gli aggettivi e gli avverbi di cui pensi di aver bisogno. Alla peggio, ci sarà qualcuno che ti dirà di eliminarli. Elimina lui, o loro, a tua scelta.

    CITAZIONE (bravecharlie @ 23/1/2011, 14:46) 
    8 - Prendi per mano i tuoi personaggi e conducili saldamente fino alla fine, senza vedere altro che il loro cammino. Non distrarti facendo loro vedere ciò che tu vedi e che loro non possono vedere. Non abusare del lettore. Una storia dev'essere depurata del superfluo. Accetta questo come verità assoluta.

    Prendi per mano i tuoi personaggi, e lasciati condurre da loro verso la fine, senza farti distrarre da niente di quello che puoi incontrare lungo il loro cammino. Non lasciare però che abusino di te e del lettore. Se cercano di distrarti, pretendi che vadano al punto senza gironzolare. Dopotutto sei tu il loro autore, no? Un minimo di rispetto te lo devono... se tu l'hai dato a loro.

    CITAZIONE (bravecharlie @ 23/1/2011, 14:46) 
    9 - Non scrivere sotto l'influsso delle emozioni. Lasciale morire, ed evocale in un momento successivo. Se ci riesci, hai compiuto metà del cammino.

    Non lasciare morire le emozioni, sono l'unica cosa che tiene in piedi ciò che scrivi. Togli quelle, e starai solo giocando con le parole, e con il lettore. I fantasmi lasciali ai racconti gotici.

    CITAZIONE (bravecharlie @ 23/1/2011, 14:46) 
    10 - Mentre scrivi non pensare ai tuoi amici, né all'impressione che farà la tua storia. Racconta come se la tua storia non avesse importanza per nessuno se non per i personaggi che la vivono, e sforzati di immaginare te stesso come uno di loro. Solo in questo modo si ottiene la vita della storia.

    Scrivi una storia che non abbia importanza per nessuno tranne per i suoi protagonisti, e loro saranno gli unici a volerla leggere.
    Scrivi una storia che abbia importanza per chiunque la legga, piuttosto. Non tutti vorranno leggerla davvero, ma sarà già un inizio.

    Spero che nessuno si offenda per questa entrata a gamba tesa... il tutto è da intendersi in tono faceto! :rolleyes:
    --
    Alain
     
    .
  15. B. Bacardi
     
    .

    User deleted


    e bravo Voudì, cartellino giallo perché mi hai fatto ridere.
    ego, il Don (delillo), ti assolvo in nomine Chucky, Charles e Michel.
    beh, oh, agli americani piacciono 'ste regole espresse alle lezioni di scrittura e struttura della stessa che vengono richieste nelle università.
    se manchi, rifiuti di presentarti a dire le tue, manchi anche nelle vendite, lo spettacolo sta che chucky ci ha scritto un racconto con le sue regole in mezzo ad alti due racconti.
    questa prima è uno spettacolo, no?

    Numero Uno: Due anni fa, quando scrissi il primo di questi saggi
    fu a proposito del mio metodo di scrittura “con timer da cucina”.
    Non avete mai visto quel saggio, ma eccovi il metodo: Quando non
    avete voglia di scrivere, programmate un timer da cucina su
    un’ora (o mezz’ora) e sedetevi a scrivere finché suona il timer. Se
    ancora odiate scrivere, siete liberi dopo un’ora. Ma normalmente,
    giunti al momento in cui suona il timer, sarete così coinvolti dal
    vostro lavoro, vi piacerà così tanto che continuerete. Invece di
    un timer da cucina, potete fare un carico di vestiti nella lavatrice
    o nell’asciugatrice e usare quello per dare un tempo al vostro
    lavoro. Alternare il compito cerebrale della scrittura con il
    lavoro meccanico della lavanderia o del lavaggio dei piatti vi darà
    le pause necessarie perché giungano nuove idee e ispirazioni. Se
    non sapete cosa seguirà nella storia… pulite il bagno. Cambiate le
    lenzuola. Cristo Santo, fate le polveri al computer. Un’idea
    migliore arriverà.
     
    .
17 replies since 10/12/2010, 17:56   586 views
  Share  
.