Premetto che il racconto è delizioso da leggere. Possiede sia ritmo, che eleganza di stile, che atmosfera, che interesse per i personaggi e la loro psicologia, che struttura equilibrata, che dovizia di particolari tutti resi molto bene.
Però mi permetto alcune osservazioni a livello concettuale.
La prima è che si capisce fin da subito che non solo lei ha dei segreti, ma che li ha anche lui. E qui siamo al serial killer fuori di testa che colleziona vittime... insomma... ormai ce ne sono a iosa (uno per ogni USAm direi
). Possibile che non sia possibile raccontare una storia non tanto senza qualcuno con dei problemi, ma senza uno che fa proprio l'assassino? Non è che chiunque abbia problemi sia automaticamente un killer... non è mica un passaggio così facile... oltre che statisticamente, anche mentalmente.
A parte il fatto che se Vanessa NON è la sua prima vittima... con il suo comportamento ha già la polizia alle calcagna... e se Vanessa è la prima... direi che di tracce ne ha lasciate una marea
Certo che è preparato bene... sarebbe peggio se questo fatto saltasse fuori all'improvviso... però...
La seconda cosa è questa virata finale dal realistico al... al... al che cosa? Si passa all'horror? Al metafisico? E questo senza accenni di spiegazioni o di perché (e la cosa contrasta con la preparazione di tutte le altre cose).
La parte finale è resa bene come stile, non lo metto in dubbio, eppure mi ha lasciato perplesso sotto molti punti di vista a livello di sostanza.
Osservo che lo fai spesso... questa mescolanza con il metafisico... però, secondo me, non funziona spesso quando si va a slegare così tanto dal pratico.
Non ultimo dubbio, nella scema, il fatto che Febo [a essere chiamato Febo, sì che si diventa killer, ma dei propri genitori
] che odia gli insetti sia riuscito a uccidere e squartare la ragazza e poi se ne stia lì a NON guardare la TV. Che ci fa lì? Perché non è scappato sapendo di tutti quegli insetti lì... che tra l'altro, prima della loro opera di redenzione/ricucitura finale, non hanno fatto un bel nulla?
E ho un grosso problema di realismo con la parte precedente. Una stanza chiusa e buia NON è una serra. Non ci puoi tenere un ecosistema... ti diventa un letamaio morto e putrido in poco tempo. O hai una serra innaffiata e con la luce del sole... oppure niente...
Qui non si tratta di un semplice terrario
Un po' tirato è anche il coleottero ammaestrato. Un coleottero adulto vive circa sei mesi... saranno stati sufficienti?
Che poi magari è più facile farla passare per una tecnica di predazione naturale...
Una serie di note:
"Incapace di resistere alla tentazione, prende la chiave dal cassetto e la infila nella toppa."
Come fa a sapere che la chiave si trova dentro il cassetto?
Qui c'è un passaggio affrettato forse... come è affrettato il fatto che si trovino nello stesso locale come se ne avessero parlato, ma... non ne hanno parlato...
ci siamo persi una scena non mostrata?
Non sono sicurissimo dell'inquadramento universitario. Il professore a 70 anni suonati non dovrebbe essere in pensione? OK se rimane in giro e fa il grande vecchio.. ma tenere corsi e dare tesi?
E poi che genere di lezione è? Lei gli farà da assistente, ma sembra più una lezione a una scolaresca che una universitaria. Cioè, sono cose che dico io ai bambini delle elementari...
vedi anche le mie note sugli errori della lezione in VARIE
Anche questo passaggio mi pare semplicistico:
CITAZIONE
E quale sarebbe l'argomento della tua tesi?»
«I lepidotteri», dice Febo con tono importante.
La ragazza non può fare a meno di ridere: «Bravo, vedo che già cominci a usare una terminologia adeguata»."
La tesi non è un temino delle medie tipo: La mia mamma. Ha più senso che l'argomento sia specifico e legato a qualcosa che si sta studiando in quel dipartimento
"Un'altra cosa Marco non sopportava: quel suo "strano hobby". Come diceva?, ah, sì: "disturbante"." - se lei è una naturalista o una biologa fa parte del suo lavoro, come si fa a definirlo disturbante? è come se ogni patologo avesse l'hobby disturbante di essere un necrofilo
Il disturbante a cosa si riferisce? Lo dico da lettore... nel senso che sottointendi che Marco avesse visto la stanza prima di troncare o che semplicemente sapesse dei suoi interessi per gli insetti?
Perché allora, viste le collezioni al Museo di Milano, siamo un gruppo di
disturbati VARIE
-" del letto distorce" - non è un "si distorce" ?
-"classe dei lepidotteri e costituiscono un ordine" - se sono un
ordine, non sono una
classe: secondo la tassonomia la classe è quella degli insetti, ordine lepidotteri
-"ricordano foglie di piante velenose." - basta il solo "foglie", non necessariamente di piante velenose se devono nascondersi... anzi, ci sono farfalle che sono velenose di per sé e lo segnalano con particolari colorazioni evidenti o che imitano farfalle velenose (per altri insetti)
-"I vistosi ocelli sulle ali talvolta fungono da esca e attirano i predatori su parti del corpo non vitali. Le farfalle, anche se morse, possono volare via" - questa parte è un po' tirata, vero che serve a proteggere la testa, ma anche perché danno una indicazione diversa del verso della farfalla e quindi della direzione che prenderà...
-"dice Febo alla cameriera che si trova a passare da quelle parti" - ma non c'era un tale casino che la gente non riusciva a sentirsi?
In definiva 3, 3+, 3 e mezzo... ma per il 4 sono pignolo