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giudappeso.
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Oddio, non lo so.
Nel senso, in paese frequento una libreria Ubik, e appena un po’ più raramente una Mondadori, invece a Parma ho ben due Feltrinelli dove capito a volte nel fine settimana, ma in generale se sono in giro e vedo una libreria m’infilo dentro a curiosare. Soprattutto se è del tipo piccolo e polveroso, con fuori le offerte in saldo e la possibilità di trovare libri vecchi ormai introvabili.
Allora mettiamola giù cosi …
Ubik, perché conosco i proprietari e posso curiosare in pace trovando sempre qualcosa d’interessante, poi se voglio qualcosa e non ce l’hanno me lo trovano comunque nel giro di una settimana. Ah, e ho la Carta Premia che accumula sconti, che non è mica male.
Feltrinelli I e II, perché sono belle grosse e ci trovo anche i DVD e cazzilli assortiti, ma soprattutto perché mentre ci passo il tempo aspettando gente capita sempre di trovare qualcosa che mi alleggerisce il portafogli. E già, pure loro hanno la Carta Più che accumula sconti.
Penserete che sono venale, ma …
Buchi polverosi, tutte quelle piccole librerie e bancarelle scovate in giro per l’Italia o dove capito per caso e alle quali non resisto, devo spulciare tutto quanto alla ricerca di autori poco pubblicati (appena ne trovo una parto con la ricerca di Tanith Lee setacciando libri e polvere in spregio all’allergia, poi posso anche morire contento), sono il mio fiume dorato. A me un setaccio!.