La legge dei padri
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La legge dei padri

ucronia - 24k e spicci battute

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  1. Piscu
     
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    --- racconto rimosso dall'autore ---

    Edited by Piscu - 10/4/2011, 18:24
     
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  2. federica68
     
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    SPOILER (click to view)
    eccomi anche da te

    c'è qualche piccola svista, scusami se non te l'ho segnalata ma oggi non ho troppo tempo per fare lo spulcio.

    ho capito che si trattava di QUEL Pietro di Bernardone e di QUEL francesco solo dalle prime battute nello studio del giudice :-)
    in effetti il nome di pietro mi ricordava qualcosa e mi sembrava molto bene assortito, ma non ci ho fatto caso sulle prime :-) :-)


    mi è piaciuta la società che tratteggi, anche se ho un dubbio: le ambientazioni sembrano quasi contemporanee, eppure san francesco è datato nella sua epoca (1200 anni dopo cristo), magari metterei qualche particolare per far capire in che epoca siamo


    un'altra cosa
    da quello che so, Cristo è passato praticamente inosservato ai romani, prima dell'avvento del cristianesimo: alla sua morte forse fa un rapidissimo cenno credo Tacito mi pare, appena poche parole, niente di trascendentale (ammesso che l'aggiunta non sia posteriore, come insinuano alcuni)
    solo un centinaio d'anni dopo, tramite i cristiani, i romani si accorsero davvero di lui, e in ogni caso l'importanza di Cristo nella storia (religione esclusa, beninteso) è praticamente nulla, ma sono i cristiani che l'hanno fatto passare alla storia, e come figlio di dio fra l'altro, non per un qualche spicco storico particolare inteso nel senso comune del termine

    un prigioniero condannato a morte per evitare danni peggiori, un poveraccio, un falegname un po' esaltato agli occhi dei romani... ordinaria amministrazione, sia che pilato lo avesse salvato sia che non lo avesse fatto, magari con qualche mal di pancia in più perchè avrebbe dovuto sedare una rivolta

    se fosse stato liberato, siamo sicuri che sarebbe passato alla storia? anche ammettendo che Terzio sia un appassionato di storia e abbia studiato tutti i testi dell'epoca, un prigioniero liberato non credo potesse fare notizia e passare alla storia anche se Pilato era andato controcorrente rispetto alla legge e aveva rischiato la rivolta di cui sopra, ma quanti prefetti facevano altrettanto e noi non lo sappiamo?

    Terzio ha trovato quella storia negli annali di famiglia? allora potrebbe essere verosimile che lui ne parli, ma diversamente non credo che nessuno se ne sarebbe mai accorto


    giocherei un po' su questa cosa,

    per me il racconto vale un 3 abbondante, non arrivo al 4 per il dubbio storico, e visto che è quello che tiene in piedi tutta l'ucronia/discronia è un dubbio non da poco...
     
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  3. Piscu
     
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    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    ho capito che si trattava di QUEL Pietro di Bernardone e di QUEL francesco solo dalle prime battute nello studio del giudice :-)
    in effetti il nome di pietro mi ricordava qualcosa e mi sembrava molto bene assortito, ma non ci ho fatto caso sulle prime :-) :-)

    questo era nelle mie intenzioni. volevo proprio che si capisse di chi parlavo quando si ha il confronto tra i due e ho citato direttamente alcune parole di "fratello sole sorella luna"

    CITAZIONE
    le ambientazioni sembrano quasi contemporanee, eppure san francesco è datato nella sua epoca (1200 anni dopo cristo)

    esatto, l'epoca è quella. ho supposto (forse esagerando) che senza il cristianesimo (e di conseguenza senza l'islam) lo sviluppo avesse modo di compiersi prima, e nel nostro 1200 si avesse già una società proto-industriale. il sistema di datazione che cito, che ho definito "anurbicondito" basa l'anno 1 con la presunta fondazione di roma (754 ac, più o meno).


    sulla centralità di cristo e diffusione della sua storia:
    in effetti uno dei miei problemi maggiori era immaginare quanto cristo sarebbe stato influente, senza una vera e propria religione a supportarlo. la rispota è chiaramente "molto poco". per questo anche quando ne parla, terzio riferisce solo di "un profeta condannato per blasfemia" ma nemmeno lui ne sa il nome. il fatto che il giudice sia un discendente di pilato mi serviva, oltre che per creare una circolarità degli eventi, anche un appiglio in più alla sua versione dei fatti. però forse hai ragione quando dici che dovrei calcare più l'attenzione su come questa storia sia ancora conosciuta dopo 1200 anni.

    spero comunque che si sia capito che il mio francesco NON è cristiano! è un "illuminato" in qualche senso, ha scoperto e segue una Verità superiore, ma in questo caso non la identifica con cristo o una particolare divinità.


    grazie comunque del commento, le tue osservazioni mi sono state utili.

     
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  4. ~ValeriaNitto~
     
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    SPOILER (click to view)
    un genere non facile da trattare, complimenti

    voto: 3


    Edited by ~ValeriaNitto~ - 2/2/2011, 09:16
     
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  5. federica68
     
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    SPOILER (click to view)
    [SPOILER]

    CITAZIONE
    esatto, l'epoca è quella. ho supposto (forse esagerando) che senza il cristianesimo (e di conseguenza senza l'islam) lo sviluppo avesse modo di compiersi prima,

    su questo ho qualche dubbio
    mi spiego
    non mi pare di ricordare che l'islam sia direttamente collegato al cristianesimo, ma nascendo in area semitica dove una religione monoteistica era già presente da secoli si ricollega più alle correnti monoteistiche di quella zona che al cristianesimo stretto

    senza contare che maometto ebbe contatti solo con sette cristiane considerate già allora eretiche (mi pare con i monofisiti, ma non ne sono certa del tutto) che non avevano la stessa codificazione dogmatica del crestianesimo "ufficiale". In ogni caso l'islam non nasce come reazione diretta ed esplicita al cristianesimo ma nasce come completamento di una sistema religioso/sociale preesistente al cristianesimo stesso, quindi potrebbe essersi dato tranquillamente un islam anche senza cristo, l'arcangelo gabriele che ha dettato il corano a Maometto era una figura della religione e cultura ebraica e semitica, e il nome Allah era il nome di una divinità già presente in quell'area (anche se forse con assonanze sonore differenti, ma su questo ci sarebbe da discutere, visto che le lingue semitiche non hanno le vocali e il Corano è l'unico testo in lingua araba che le ha, per evitare manipolazioni dirette del testo, ma questo discorso ci porterebbe lontano e se mi permetti di imbarcarmici non ne esco più :lol: :lol: :lol: ...), quindi dicevo, potrebbe benissimo essersi dato un islam senza cristianesimo

    per tornare a noi, comunque, se non fosse stato per i matematici, gli astronomi, gli scienziati e gli umanisti islamici, nel medioevo tutta la nostra cultura pre-cristiana sarebbe andata persa (fatto salvo forse solo aristotele e pochissimi altri, per via di tommaso d'acquino)
    quindi ok sono d'accordo che senza il cristianesimo forse già nel medioevo avremmo avuto una civiltà pre industriale, ma non senza l'islam... l'islam ha dato un contributo enorme al nostro sviluppo scientifico in ogni area

    inoltre, un altro dubbio, ma questo più accademico che altro: la civiltà preindustriale/industriale direi che nella struttura occidentale è figlia del protestantesimo (se vogliamo considerare solo le spinte religiose sottese, e senza considerare tutte le altre componenti sociali), quindi senza i protestanti (loro sì direttamente collegati al cristianesimo) magari avremmo avuto uno sviluppo diverso, e non simile al nostro, anche se questo si capisce abbastanza bene dalle parole dei protagonisti... non so questo è un dubbio che mi è venuto leggendo la tua risposta ma come ti ripeto, dalle parole dei protagonisti si capisce benissimo che la società è sì avanzata, ma non verso il tipo di sviluppo tipico della società preindustriale/protestante/calvinista che abbiamo conosciuto noi...

    comuque sì, per tornare al discorso iniziale, in effetti ha senso nella struttura del racconto ( e anche per la credibilità storica) che Terzio sia discendente di Pilato e, aggiungo io, appunto per questo dicevo che potrebbe aver trovato traccia di un evento storicamente di per sè tanto irrilevante in qualche annale di famiglia

    ma allora in questo caso forse è meglio farglielo dire con una mezza parolina in modo che si capisca

    lo so che sono una rompiballe, ma ste questioni mi prendono un casino ahahahaah
    lo faccio perchè il tuo racconto mi ha appassionata credimi
    ci ho pensato tutta la notte, non scherzo :lol: :lol:






    CITAZIONE
    spero comunque che si sia capito che il mio francesco NON è cristiano! è un "illuminato" in qualche senso, ha scoperto e segue una Verità superiore, ma in questo caso non la identifica con cristo o una particolare divinità.

    sì questo si è capito perfettamente!
     
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  6. Piscu
     
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    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    non mi pare di ricordare che l'islam sia direttamente collegato al cristianesimo, ma nascendo in area semitica dove una religione monoteistica era già presente da secoli si ricollega più alle correnti monoteistiche di quella zona che al cristianesimo stretto

    senza contare che maometto ebbe contatti solo con sette cristiane considerate già allora eretiche (mi pare con i monofisiti, ma non ne sono certa del tutto) che non avevano la stessa codificazione dogmatica del crestianesimo "ufficiale". In ogni caso l'islam non nasce come reazione diretta ed esplicita al cristianesimo ma nasce come completamento di una sistema religioso/sociale preesistente al cristianesimo stesso, quindi potrebbe essersi dato tranquillamente un islam anche senza cristo, l'arcangelo gabriele che ha dettato il corano a Maometto era una figura della religione e cultura ebraica e semitica, e il nome Allah era il nome di una divinità già presente in quell'area (anche se forse con assonanze sonore differenti, ma su questo ci sarebbe da discutere, visto che le lingue semitiche non hanno le vocali e il Corano è l'unico testo in lingua araba che le ha, per evitare manipolazioni dirette del testo, ma questo discorso ci porterebbe lontano e se mi permetti di imbarcarmici non ne esco più :lol: :lol: :lol: ...), quindi dicevo, potrebbe benissimo essersi dato un islam senza cristianesimo

    per tornare a noi, comunque, se non fosse stato per i matematici, gli astronomi, gli scienziati e gli umanisti islamici, nel medioevo tutta la nostra cultura pre-cristiana sarebbe andata persa (fatto salvo forse solo aristotele e pochissimi altri, per via di tommaso d'acquino)
    quindi ok sono d'accordo che senza il cristianesimo forse già nel medioevo avremmo avuto una civiltà pre industriale, ma non senza l'islam... l'islam ha dato un contributo enorme al nostro sviluppo scientifico in ogni area

    probabilmente sull'origine dell'islam hai ragione, posso aver semplificato eccessivamente le cose, anche se un legame piuttosto forte tra le due religioni esiste. è dovuto solo alla comune origine ebraica? ammetto di non essermi documentato adeguatamente per questo aspetto... ma è anche vero che nel racconto non cito direttamente la religione islamica, quindi potrebbe benissimo esistere lontano dall'impero! l'assunzione che nemmeno l'islam fosse sorto mi era comoda per spiegare come l'impero bizantino fosse ancora in piedi, non avendo dovuto difendersi dalle pressioni dell'impero ottomano (di cui ho considerato la religione una componente abbastanza forte da giustificarne la potenza... sbaglio?)

    in ogni caso, il discorso che ho fatto per l'"illuminazione" di francesco al di fuori del cristianesimo, vale anche per tutti i "saggi" musulmani. nel senso: quella che si è rivelata una mente geniale all'interno di un contesto islamico, lo è comunque in un contesto non-religioso, per cui il contributo dato alla crescita di tutti questi personaggi rimane comunque invariato.



    CITAZIONE
    inoltre, un altro dubbio, ma questo più accademico che altro: la civiltà preindustriale/industriale direi che nella struttura occidentale è figlia del protestantesimo (se vogliamo considerare solo le spinte religiose sottese, e senza considerare tutte le altre componenti sociali), quindi senza i protestanti (loro sì direttamente collegati al cristianesimo) magari avremmo avuto uno sviluppo diverso, e non simile al nostro, anche se questo si capisce abbastanza bene dalle parole dei protagonisti... non so questo è un dubbio che mi è venuto leggendo la tua risposta ma come ti ripeto, dalle parole dei protagonisti si capisce benissimo che la società è sì avanzata, ma non verso il tipo di sviluppo tipico della società preindustriale/protestante/calvinista che abbiamo conosciuto noi...

    ottima osservazione anche questa. ho inserito alcuni elementi palesi di distacco dalla società potoindustriale della nostra storia, ma in effetti in sostanza si tratta dello stesso "stato delle cose". mi sono reso conto presto quanto fosse difficile immaginare una società partendo dai presupposti del mio racconto, per questo mi sono limitato a descrivere solo alcuni aspetti più specifici, senza dare una panoramica dell'intera società ma lasciando intuire l'epoca/livello di sviluppo.


    CITAZIONE
    ci ho pensato tutta la notte, non scherzo :lol: :lol:

    ci credo, e oltre a farmi piacere averti "stimolato" così tanto ti ringrazio per tutte le ore sottratte al sonno!


     
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  7. federica68
     
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    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE (Piscu @ 3/2/2011, 22:33) 
    probabilmente sull'origine dell'islam hai ragione, posso aver semplificato eccessivamente le cose, anche se un legame piuttosto forte tra le due religioni esiste. è dovuto solo alla comune origine ebraica?

    dovrei andare a rileggere l'introduzione al Corano, da cui ho tratto tutte le cose che ho scritto qui (se ti venisse il ghiribizzo, è l'edizione della Mondadori. L'introduzione è uno studio molto interessante sull'argomento...), ma mi pare che Maometto citi il cristianesimo solo per dimostrare che la nuova religione lo supera (fra l'altro si basa, per la dimostrazione di ciò, su un passo del vangelo...), non per legarcisi in qualche modo, anche se gli islamici riconoscono Cristo (ma come ultimo profeta prima di Maometto) e anche la figura di Maria, oltre a come giustamente accenni tu, l'origine remota: Abramo e discendenza, Mosè, gli arcangeli ecc

    ma mi pare che per il cristianesimo sia più un discorso contingente, voglio dire, lo avrebbero fatto con qualunque religione preesistente, credo
    anche se esserne sicuri è impossibile :-)

    certo che poi le influenze e gli intrecci sono inevitabili, ma il discorso porterebbe lontano, e secondo me hai fatto bene a sorvolare su questo aspetto nel racconto, altrimenti, come si dice dalle mie parti per indicare una grana pazzesca, "non te ne saresti più asciugato gli occhi"



    CITAZIONE
    l'assunzione che nemmeno l'islam fosse sorto mi era comoda per spiegare come l'impero bizantino fosse ancora in piedi, non avendo dovuto difendersi dalle pressioni dell'impero ottomano (di cui ho considerato la religione una componente abbastanza forte da giustificarne la potenza... sbaglio?)

    sì infatti per quello che so, anche a me pare di ricordare che fosse come dici tu.
    Ma ripeto, secondo me visto lo spazio esiguo del racconto, hai fatto bene a non scendere nei dettagli, anche perchè magari una guerra con gli islamici avrebbe potuto essere invece vinta, e allora ci sarebbero state una serie di altre implicazioni che sarebbero andate troppo in là

    in un romanzo avresti avuto più spazio per inventare nuovi scenari, ma in un racconto direi che hai trovato il giusto equilibrio fa il detto e il lasciato intendere...
    CITAZIONE
    in ogni caso, il discorso che ho fatto per l'"illuminazione" di francesco al di fuori del cristianesimo, vale anche per tutti i "saggi" musulmani. nel senso: quella che si è rivelata una mente geniale all'interno di un contesto islamico, lo è comunque in un contesto non-religioso, per cui il contributo dato alla crescita di tutti questi personaggi rimane comunque invariato.

    verissimo anche questo





    CITAZIONE
    ci credo, e oltre a farmi piacere averti "stimolato" così tanto ti ringrazio per tutte le ore sottratte al sonno!

    :-)

    figurati

    ho perso anni di sonno per cose molto meno appassionanti, e questo genere di cose mi appassiona, perciò è stato un piacere (da qualche parte ho letto che questo genere di cose è anche l'ultimo genere di lussuria che attende un essere umano... devo iniziare a preoccuparmi?? ahahahah)
     
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  8. Selene B.
     
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    Bel racconto, mi è molto piaciuto. C'è qualche refuso, e qualche ripetizione, ma non le ho segnate durante la lettura e adesso non faccio in tempo a tornare indietro per segnalarteli con precisione: ma se dai una rilettura li trovi di sicuro!
    Poi una domanda:
    SPOILER (click to view)
    c'è qualche motivazione per cui i padri avevano bisogno di un controllo così ferreo sulle scelte dei figli? Voglio dire, c'è nella società che immagini qualche motivo per questo?

    Voto: 3 e mezzo che arrotondo a 4.
     
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  9. kaipirissima
     
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    ciao
    SPOILER (click to view)
    Sono stata per tutta la lettura timorosa che la rivisitazione ti sfuggisse di mano, invece sei riuscito a tenerla. La scrittura è chiara e lo svolgersi della vicenda è scorrevole senza forzature. La retorica forse un po’ ridondante quando dici:
    CITAZIONE
    Saranno questi ultimi a scegliere quale strada seguire e come plasmare il proprio futuro e quello del mondo intero. Se finora avevamo bisogno di controllare i nostri figli, ora la società è pronta per un ulteriore prova di maturità.

    Ipotesi, ma forse è ridondante lo stesso:
    Saranno questi ultimi a scegliere quale strada seguire e come plasmare il proprio futuro. Fino a oggi abbiamo controllato i nostri figli, ma ora è la società stessa a chiederci un nuovo cammino. Un percorso di crescita, una prova di maturità, poiché adesso possiamo dire “ vai, figlio mio e sii felice”.

    Manca qualche maiuscola
    Sassoni, Longobardi, Dio.

    CITAZIONE
    La serata al Circolo Patrizio trascorreva placida come ogni altra.

    La serata al Circolo Patrizio trascorreva placida come sempre.


    CITAZIONE
    Che cosa intendi? – volle sapere Terzio, che sapeva quanto Bernardone tenesse alla sua reputazione di giocatore

    .

    Che cosa intendi? – chiese Terzio sapendo quanto Bernardone tenesse alla sua reputazione di giocatore.

    CITAZIONE
    Hai ragione – ammise è proprio a causa di tutto questo orrore che tu sei quelli che sei,… prima

    Inoltre questo pensiero non risulta molto scorrevole.

    CITAZIONE
    Tutto a posto caro? – il marito interruppe il corso dei suoi pensieri. – ti vedo assorto.

    Al posto di marito, dato che si comporta più come moglie, a meno che in una coppia Gay si usi chiamare entrambi marito, userei Federico.

    voto 3
     
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  10. Magister Ludus
     
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    SPOILER (click to view)
    Il racconto è ben scritto, ma, anche avendo capito che si trattava della storia di San Francesco, sinceramente non avevo capito che fosse sempre ambientata nel suo tempo...

    Mi spiego: non vedo nulla che faccia capire che si tratti del 1200. Ok che si tratta di storia alternativa, ma secondo me, per rendere chiara l'ambientazione storica, non si può stravolgere in toto la società del tempo, i costumi del tempo, le abitudini del tempo, altrimenti il lettore si perde.

    Ero convinto che fosse ambientato nella fantascienza...


    Voto un 3 scarso.

    Le mie segnalazioni:

    Anurbicondito: che intendi?

    che tu sei quelli che sei: refuso

    lampionaro: lampionaio

    Terzio si trovo infine: refuso

    un ulteriore prova: un'ulteriore prova
     
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  11. Piscu
     
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    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE (Selene B. @ 5/2/2011, 20:44) 
    c'è qualche motivazione per cui i padri avevano bisogno di un controllo così ferreo sulle scelte dei figli? Voglio dire, c'è nella società che immagini qualche motivo per questo?

    la mia ipotesi (implicita) è che, in una società in cui l'adozione è largamente diffusa (in questo ho ripreso un po' il principio adottivo romano) ci sia bisogno di un controllo severo degli "eredi" sparsi per il mondo. per questo il controllo esercitato dai padri deve essere completo, affinché patrimoni e privilegi non vadano perduti. d'altra parte, non essendoci la possibilità di non avviare i figli alla vita clericale (com'era pratica diffusa per le buone famiglie nel medioevo) deve esserci un'altra possibilità di controllo.

    avevo intenzione anche di introdurre qualche ragione storica, come alcuni figli illustri che si erano ribellati ai padri minando la stabilità dell'impero (insomma, tre o quattro casi di "tuo quoque brutus") ma mi sembrava di allontanarmi troppo dal nucleo in questo modo.
     
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  12. Olorin
     
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    Questo racconto lo commento ma non lo voto.
    SPOILER (click to view)
    Bella l’idea di individuare quale elemento discriminante per la traiettoria storica, la mancata condanna a morte di Gesù.
    Secondo me però il contesto sviluppato è piuttosto povero e anche un po’ strumentalizzato per quanto concerne le probabili conseguenze di quel mancato evento e proprio a causa di ciò, l’innesco della storia mi risulta un po’ forzato. Stuzzicante il concetto vichiano del discendente che si trova nuovamente a dirimere sul destino di un rivoluzionario culturale, ma finale troppo prevedibile.
    Sul novello S.Francesco c’è poi un passaggio che mi sfugge:

    CITAZIONE
    Vive all'aperto, nelle campagne, si nutre di quello che trova o gli viene donato. Ma non mangia carne. Sorride sempre, canta, e quando torna in città lo fa per predicare amore e fratellanza. È...
    – Felice?
    – Sì. Felice, e libero. E saggio. Più di suo padre, più di me. Come posso condannarlo?

    Sembrano comportamenti assodati e comunemente noti, per cui dovrebbe essere trascorso un lasso di tempo sensibile dal colloquio nello studio. Possibile che in questo periodo, tenendo conto anche del subbuglio interiore che il fatto scatena nel protagonista e la qualità del rapporto che vive col compagno, si riduca all’ultimo secondo a fare certe considerazioni e a condividerle?
    Come idea 4, ma per varie ragioni, non sarei arrivato oltre un 2 emmezzo complessivo.
     
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  13. Fini Tocchi Alati
     
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    Uhm... un po' di dubbi li ho.
    SPOILER (click to view)
    Anzitutto non ho creduto all'enorme scalpore che ha suscitato la sentenza (ammesso che una simile sentenza fosse possibile).
    Questo deriva, probabilmente, dal fatto che non hai preparato adeguatamente il processo.
    Così com'è scritto, si tratta di un semplice processo civile (come ce ne sono a milioni), la cui udienza, peraltro, è stata fissata quasi dall'oggi al domani, senza quindi avere il tempo necessario per far crescere l'attesa e mostrarla.
    Poi, ci sono troppi elementi che hai preso dalla realtà e li hai distorti, ma senza far intendere le basi.
    Per esempio il processo stesso.
    Si tratta di un processo civile e, come tale, non potrebbe mai risolversi in una sola udienza (a parte il fatto che nel nostro ordinamento l'istituto della diseredazione non è previsto).
    Poi, fai difendere Francesco dall'avvocato d'ufficio (che, sempre tornando alla realtà, in un processo civile non esiste. Inoltre, anche se esistesse, dubito che si affannerebbe troppo nella difesa, principalmente perché della questione non ne sa nulla essendone venuto a conoscenza solo il giorno stesso del processo. Al limite chiederebbe un rinvio per poter studiare la pratica).
    In generale la costruzione del processo m'ha ricordato quella di forum di Rita Dalla Chiesa, che si discosta anni luce da un vero processo (e d'accordo che in un racconto ucronico ci potrebbe stare, ma io sento l'esigenza di sapere perché. Ammetto, però, che di questo genere non me ne intendo affatto e quindi prendi quello che ti dico con le dovute pinze).
    Poi c'è il personaggio di Pietro che prima descrivi come imbufalito contro il figlio e poi addirittura piange dalla gioia perché il giudice gli ha evitato l'esecuzione. (E qui mi viene da chiedere come è possibile che un giudice vada contro la legge. I giudici non hanno un vero e proprio potere normativo.)
    Infine il finale.
    M'è parso il finale di un musical: c'è chi piange, chi canta, i due che se ne vanno a braccetto. Uhm... secondo me non è adatto.

    Il racconto in sé è interessante e scritto bene. Però, per i motivi che ti ho detto, ci ho creduto poco (e forse è colpa mia).
    Ti do, dunque, 2.
     
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  14. =swetty=
     
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    Non ho mai letto nulla di ucronico, quindi non ti so dire se questo racconto rispetti il genere.

    Ho però una certa conoscienza storica e ho avuto qualche perplessità qua e là. In primis, il livello tecnologico raggiunto per il XIII sec. mi sembra eccessivo. Anche se il medioevo è considerato "secoli bui" molte delle innovazioni nascono in quel periodo e più di qualcuna grazie al cristianesimo (ad es. la rotazione delle culture). Inoltre la caduta dell'Impero Romano non è dovuta al cristianesimo, ma alle invasioni barbariche (in una visione semplificata). Quanto all'impero ottomano, si tratta di un impero turco, che volendo potrebbe benissimo sopravvivere senza Islam: l'impero mongolo è per molti versi simile e non aveva una religione di stato. Quindi l'impero bizantino poteva crollare anche senza Islam. Ma in ogni caso, l'impero bizantino crolla nel XV secolo, quindi era vivo e vegeto ai tempi di Francesco (nella nostra linea temporale). Piuttosto ci sarebbe da studiare l'influenza della mistica islamica sullo stesso Francesco (ad es. il suo incontro con Saladino).

    La cosa però più curiosa è il modello processuale: a parte alcune note (come il fatto che il giudice fa giurisprudenza), si svolge come un processo attuale, il cui impianto è dato dai processi dell'inquisizione, compreso l'avvocato d'ufficio che è un'invenzione dei tribunali ecclesiastici. Quindi ho idea che ci sia un problema di fondo. :rolleyes:

    QUOTE (Piscu @ 1/2/2011, 00:15) 
    – Sì, me lo hai presentato. Un ragazzo intelligente. Adesso ha... quanto? Diciotto anni?
    – Diciannove. È nato nel 1954 anurbicondito.

    Questa battuta mi sembra superflua e anche dannosa: pochi citano l'anno di nascita di qualcuno e ancora meno si mettono a precisare il sistema di riferimento (io non dico sono nata nel 1973 d.C.).

    E magari se lasciavi nel vago era meglio.

    Comunque non ho idea di cosa votare e quindi non voto.
     
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  15. princ3ss
     
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    SPOILER (click to view)
    -Il senatore era un giocatore più abile-
    Il senatore era il giocatore più abile (poichè il confronto fra i due, userei il superlativo relativo)

    -In questo modo ha potuto verificare di persona come le nostre armi vengono impiegate in battaglia, e quanto è importante il lavoro che facciamo, per affermare il dominio dell'Impero.
    vengano impiegate- sia importante (credo sia più corretto il congiuntivo qui)

    -i sassoni
    i Sassoni

    -Dovrò espellerlo dalla famiglia
    Dovrò ripudiarlo per allontanarlo dalla famiglia e adottare...

    -che tu sei quelli che sei,
    che tu sei quello che sei,

    -il fastidioso trapestio
    forse è tramestio?

    -Se lui avesse lo avesse stabilito,
    se lui lo avesse stabilito

    Per il dubbio storico sulla datatazione dici qui "e se davvero è esistito dodici secoli fa quest'uomo, si trattava probabilmente di un mio antenato.", quindi sembra che tutto il racconto sia ambientato nel dodicesimo secolo d. Ch. E' così? Io alla luce di questo dubbio son tornata indietro a leggere il punto dove accenni alla datazione dell'Impero
    "Pensare che erano passati quasi sei secoli dall'annessione all'Impero era impressionante, se si considerava che da allora niente aveva turbato la vita della città. La guerra era ormai una faccenda remota, relegata ai confini dell'Impero, che da più di ottocento anni era il centro del mondo civilizzato. Alcuni, più esaltati o solo superficiali, affermavano con convinzione che l'Impero aveva quasi milleduecento anni, considerandone per inizio la fondazione dell'Impero Romano. Terzio, a differenza di molti membri del Circolo Patrizio, non era tra questi: era pur vero che molti di essi erano discendenti più o meno diretti della nobiltà latina, ma considerare l'Impero Bizantino la continuazione dell'Impero Romano dimostrava una scarsa percezione della storia."
    Ecco, mi risulta davvero difficile capire in Quale tempo sia ambientato tutta la vicenda del racconto. (non conosco nemmeno il genere ultronico e frose dipende da questo, non so)
    A parte questo, il tuo raccconto mi è piaciuto. E' scorrevole e fluido.
    La figura di San Francesco è intramontabile, di un fascino e attualità che travalicano il tempo.
    Anche Terzio ha fatto una scelta d'amore, più ancor a che di giustizia, per Francesco, per il suo Valerio, ma anche per tutti i figli che verranno.


    Voto 3
     
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