Il riflesso infinito negli occhi della donna-specchio

di "Marco Migliori"

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  1. sgerwk
     
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    Grazie a tutti per i commenti :)

    Perdonate la latitanza :D Non mi sono fatto sentire, ma ho seguito tutti i commenti, e devo dire che la maggior parte delle osservazioni che avete fatto sono validissime. Le ho aggiunte in coda al file con il racconto, cosi' se dovessi usarlo per qualche altro concorso o selezione editoriale potro' tenerne conto.

    Gia' che ci sono, vi chiedo di sciogliere una mia curiosita'. Quando ho scritto il racconto, avevo iniziato con questo pezzo:

    QUOTE
    Era l'ultima ragazza del viale, separata dalle altre dallo spazio di quattro lampioni. Doveva risultare troppo strana anche al gruppetto delle tre prostitute più vicine, che esibivano rispettivamente pelle di cuoio, corna d'ariete e antenne d'insetto.

    Avanzai con l'auto e mi fermai davanti a lei. Era un po' più vestita delle altre, con un tubino nero che le arrivava a metà cosce; del resto, per lei scoprirsi non serviva a esibire quanta più pelle possibile, ma solo a mostrarne la peculiarità.

    Poi pero' avevo avuto la sensazione fosse un po' troppo contorto (fra l'altro, ora che lo rileggo, non c'era bisogno di specificare che le altre erano prostitute, dato che era gia' evidente).

    Al prescindere dalla valutazione del racconto ai fini del concorso, e solo se vi va: secondo voi era meglio questo inizio o l'altro? Ve lo chiedo perche' alcuni hanno notato che sarebbe stato meglio un inizio piu' fantascientifico.

    Grazie ancora!!!

     
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15 replies since 24/2/2011, 23:26   593 views
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