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AngeloF.
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Rispondo agli ultimi commenti (PS grazie della lettura. Io ho dato una prima lettura a tutti. Ora devo rileggere e commentare) CITAZIONEmi sfugge il motivo per cui hai dato un nome alla Morte. Gianni?
Nell'idea iniziale il personaggio non era la morte. Quando il racconto ha preso una strada diversa stavo per toglierlo, ma mi è venuto in mente il personaggio fumettistico di Jonn Doe (direttore della multinazionale Trapassati Inc. che rappresenta il braccio operativo della morte) e ho lasciato il nome di Gianni come una sorte di omaggioCITAZIONEPerché hai usato il plurale nel titolo?
Perché si parla di apocalisse in termini relativi a tutta l'umanità, ma anche di "singole" apocalissi riferite al singolo essere umano.CITAZIONECi sono delle ripetizioni: “come se fosse per caso. Era bravo lui a far finta di essere lì per caso”. Queste due frasi possono essere fuse in un'unica.
In realtà questa ripetizione era voluta. Intendeva sottolineare il concetto del fatto che Lui arrivi all'improvviso, come caratteristica importante. Uno degli indizi sparsi nel testo sull'identità del personaggio.
CITAZIONEIl punto debole della storia, secondo me, è quando dici che Livia forse potrebbe riconoscerlo: perché? Come fa uno a riconoscere la Morte?
In realtà il punto di vista è quello di "Gianni" ed è lui che teme di essere stato riconosciuto.CITAZIONEnon non mi torna che la gente pensa che la morte sia una donna! è un nome femminile, ma viene rappresentato come un maschio... o almeno credo, non so distinguere il sesso guardando le ossa.
A me vengono in mente principalmente personificazioni dell'Oscura signora, sia nei fumetti (Dylan Dog, John Doe e forse anche Sandman), nella Musica (Samarcanda di Vecchioni) e, visto che mi hai fatto venire il dubbio, facendo qualche ricerca anche in Petrarca si legge:CITAZIONEIo vidi un’insegna oscura e trista
e una donna involta in veste negra
con un furor ch’io non so se mai
al tempo dei Giganti fosse a Flegra
si mosse e disse: Oh donna che tu vai
di gioventute e di bellezza altera
e di tua vita il termine non sai,
Io son colei che sì importuna e fera
chiamata son da voi e sorda e cieca,
(voi) gente a cui si fa notte innanzi sera.
Per ora e tutto, gente
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