Scrivere: voi, come fate?

Sul come e in che modo far sopravvvere un'opera

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  1. Settore2814
     
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    Non so se esiste già una discussione simile, così fosse, accorpate pure o cancellate o indicatei dove guardare. :)
    La domanda è semplice: voi, quando scrivete, come fata?
    Al di là della tecnica usata, della documentazione, dell'idea, della punteggiatura, come fate a far sopravvivere il vostro lavoro?
    Personalmente ogni scritto che realizzo finisce SEMPRE nel cestino, virtuale o meno.
    E non per colpa dell'idea, che anzi continua a ronzare, a svilupparsi in una inifita sequela di idee, appunti sparsi su decine di quaderni e pezzi di carta.
    Semplicemente, quando inizio a scrivere qualcosa dopo un pò mi fa schifo e diviene mertievole dell'eliminazione.

    Qualcun'altro ha/aveva un problema simile?
    E se sì, come lo avete risolto?
    Com'è la vostra esperienza davanti al foglio non più bianco?

     
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  2. Musidora
     
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    Forse hai un giudizio molto rigido su quello che scrivi perché hai delle aspettative troppo alte? è un'ipotesi...
    Quando si scrive in parte bisogna sospendere il proprio giudizio, eliminarlo del tutto è impossibile, ma mantenere un certo distacco dalla propria idea è fondamentale secondo me, altrimenti si viene assaliti dall'ansia da prestazione.
    Quando io concludo di scrivere una cosa, di solito, al momento sono molto soddisfatta, anche se oggettivamente quello che ho scritto non è granchè.
    Raramente elimino le mie "creature" perchè alla fine ci credo in quelle cose, e poi possono sempre essere una fonte d'ispirazione, una documentazione per altre storie future... Una cosa utile è far leggere ad altri le cose che scrivi prima di cestinarle, non l'hai mai fatto? La paura di ricevere un giudizio c'è, ma è senz'altro più utile che eliminare in tronco il tuo lavoro, perchè se l'idea continua a frullarti in testa, significa che per te è importante e quindi dovresti svilupparla per rendere giustizia al tuo istinto. Io credo molto all'istinto, poi certo, ci vuole anche la tecnica, anzi senza tecnica l'istinto è ben poca cosa, (e può far danni!).
    ciao
    M.


     
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  3. Alessanto
     
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    Contributo da due soldi: mai gettare il proprio lavoro! E' una parte di te. Sempre.
     
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  4. AlexMai
     
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    Una buona idea non è mai da buttare
    Una cattiva idea non è mai da scrivere ;)
     
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  5. Bangorn
     
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    Gardner diceva che ogni lavoro deve essere messo lì nel cassetto, a fermentare e raffreddarsi. Prova a fare così, accantonado lo scritto e tornando ad esaminarlo dopo mesi, anche anni se necessario. Avrai delle piacevoli sorprese, e quelle brutte potrebbero farti avere nuovi spunti. Non buttare mai via nulla!
     
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  6. Magister Ludus
     
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    Condivido quello che hanno scritto gli altri, specialmente Musidora. Forse ti aspetti troppo, magari per inesperienza.

    Inoltre il tuo sbaglio è dare ai tuoi lavori un solo giudice: te stesso. Partecipa alle gare, ai concorsi. E leggi quello che gli altri scriveranno dei tuoi scritti.

    Io non ho mai buttato niente, neanche le schifezze.
     
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    Magister Abaci

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    CITAZIONE (Settore2814 @ 26/4/2011, 17:06) 
    Personalmente ogni scritto che realizzo finisce SEMPRE nel cestino, virtuale o meno...
    Semplicemente, quando inizio a scrivere qualcosa dopo un pò mi fa schifo e diviene mertievole dell'eliminazione.
    Qualcun'altro ha/aveva un problema simile? E se sì, come lo avete risolto?

    Capita anche a me la stessa cosa!
    Come l'ho risolto?
    Invece di buttare il racconto nel cestino... lo pubblico su questo forum :D
     
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  8. Settore2814
     
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    CITAZIONE (TETRACTYS @ 29/4/2011, 00:16) 
    CITAZIONE (Settore2814 @ 26/4/2011, 17:06) 
    Personalmente ogni scritto che realizzo finisce SEMPRE nel cestino, virtuale o meno...
    Semplicemente, quando inizio a scrivere qualcosa dopo un pò mi fa schifo e diviene mertievole dell'eliminazione.
    Qualcun'altro ha/aveva un problema simile? E se sì, come lo avete risolto?

    Capita anche a me la stessa cosa!
    Come l'ho risolto?
    Invece di buttare il racconto nel cestino... lo pubblico su questo forum :D

    La cosa assurda è che le idee mi restano in testa! E continuano a frullare e girare e a espandersi.
    Mi direte che il probleme potrebbe sorgere quando passo da un'idea all'altra...
    Sarà che c'ho la capoccia dura o, come detto sopra, sono emotivamente coinvolto così tanto da sfociare nell'autocritica più feroce. :muro:
     
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  9. MichelaZ
     
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    Guarda, nel mio piccolo posso dirti che una storia appare molto diversa agli altri rispetto a te che l'hai scritta.
    Prova a pubblicarle qui, vedrai quanto si impara... le schifezze (se schifezze sono) hanno il grande pregio di insegnare qualcosa...
    Può darsi che davvero siano cattive, ma prendere consapevolezza di cosa le rende cattive è molto utile.
    Non sprecarla questa occasione :)
     
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    Amante Galattico

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    Il "segreto" è: testa bassa e pedalare

    Organizzati:
    -ti fai un bel file (non dimenticare mai un doppio back up, però - compresa una stampa) in cui man mano raccogli le idee e gli spunti (in cui vai a mettere i vari appunti presi sui foglietti)
    -scegli un racconto e inizi, considerando che le migliori idee per lo sviluppo ti arrivano spesso mentre NON sei al computer, ma in giro per i fatti tuoi (non sottovalutare la capacità di rimuginare)... poi quando torni al computer le usi
    -concludi un racconto... anche se non ti convince lo concludi potrai farne una versione bis, ter, quater etc...
    -ti confronti con altri scrittori e migliori

    i casi sono due: o hai un talento innato e sei superiore ai mortali, o fai chilometraggio (esperienza)
     
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    "Ecate, figlia mia..."

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    Quoto Musidora, forse hai solo un giudizio di te troppo severo.

    presumo che allora tu non abbia concluso mai niente, o meglio che pure delle cose finite non resti più neanche l'ombra... Sarebbe bello leggere qualche tuo testo, per verificare se avessi ragione di criticarti.

    Per quanto mi riguarda, non cestino mai niente, ma casomai lascio il testo in una cartella e lo dimentico. Poi me ne ricordo e lo riprendo.

    Oppure lascio che i racconti crescano nella mia testa, e solo quando sento che sono perfetti (e cioè se non hanno punti ancora da definire) li metto sulla carta.

     
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  12. Settore2814
     
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    CITAZIONE (Otrebla Bla Bla @ 29/4/2011, 22:32) 
    Il "segreto" è: testa bassa e pedalare

    Organizzati:
    -ti fai un bel file (non dimenticare mai un doppio back up, però - compresa una stampa) in cui man mano raccogli le idee e gli spunti (in cui vai a mettere i vari appunti presi sui foglietti)
    -scegli un racconto e inizi, considerando che le migliori idee per lo sviluppo ti arrivano spesso mentre NON sei al computer, ma in giro per i fatti tuoi (non sottovalutare la capacità di rimuginare)... poi quando torni al computer le usi
    -concludi un racconto... anche se non ti convince lo concludi potrai farne una versione bis, ter, quater etc...
    -ti confronti con altri scrittori e migliori

    i casi sono due: o hai un talento innato e sei superiore ai mortali, o fai chilometraggio (esperienza)

    Uh.
    Metodo scientifico!
    Ottimo suggerimento!
     
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  13. Settore2814
     
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    Di recente ho ripreso a scrivere a mano.
    Uso una "faticosissima" penna a sfera e un quadernone a righe di quelli con la copertina rigida.
    Mi piace sentire la carta che fruscia, e le pagine ispessirsi un pochino.
    Vero è, che dovrò ripassare molte cose con la tastiera.
     
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  14. strellima
     
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    Come faccio...
    Non scrivo quasi mai con la penna, se non in situazioni di necessità e urgenza.
    Apro un documento di testo e getto un seme, di solito sono poche righe. L'immagine la covo sempre in mente giorni prima di provare a scriverla, solitamente mi distrae quando devo fare cose che richiedono concentrazione, come studiare. La grandissima parte sono idee che non sviluppo, verso le quali provo presto noia e disinteresse, ma rimangono potenzialmente buone immagini in cerca di maternità. Quando riesco a svilupparle lo faccio per stesure progressive. Cerco di arrivare fino al fondo della storia, o comunque di dare voce a tutto quello che per ora ho concepito. Poi salvo il documento e chiudo, in attesa dell'ondata successivo. Alla riapertura rileggo, correggo e trovo un nuovo aggancio, e così via fino alla fine.
    Quando credo di aver raggiunto un risultato soddisfacente lo faccio leggere a tre persone fidate, buoni lettori, che di solito sanno darmi un giudizio sincero.
    Non cancello mai nulla, ho il desktop del pc pieno di aborti, nominati con la prima parola del file di testo, come la gente che stipa i cassetti di cose che "potrebbero tornare utili", ma che probabilmente non riuserà mai.
     
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  15. Selene B.
     
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    Stai molto attento, a fare così rischi di perdere molto tempo prezioso: te lo dice una che per trent'anni quasi ha scritto e buttato via, o non finito nulla, perchè le cose che scrivevo non erano propriamente il capolavoro del millennio. Adesso ho sufficiente umiltà per accettare che il capolavoro del millennio non lo scriverò io, ma anche sufficiente autostima (guadagnata su altri campi dove la vita mi ha messo a giocare) per capire che forse posso comunque produrre qualcosa di interessante: questo mi ha reso molto meno timida e anche molto più disposta a mettermi in gioco, a lavorare sui consigli e sulle critiche degli altri. Dunque non buttare via, tieni le idee, le prime stesure, i racconti magari non perfetti ma migliorabili, e fai girare quello che scrivi, senti che ci leggono gli altri, cosa capiscono, cosa piace e cosa no: avrai delle sorprese, e non necessariamente sgradevoli!
     
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14 replies since 26/4/2011, 16:06   227 views
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