La documentazione...

Tempi, incastri, strusciamenti e lubrificant ;)

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  1. Juri TNT
     
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    Ciao a tutti!

    In questa affascinante sezione del forum, non ho trovato in vecchi post e discussioni quello che cercavo, cioè...

    Documentarsi per scrivere! Parlo di ogni aspetto dell'ambientazione di un racconto, o di un romanzo. Da argomenti "macro" come uno sfondo (se necessario) politico, sociale, economico; a "micro", come il meccanismo di funzionamento del piccone laser 3000...

    Cercate e archiviate il necessario prima di scrivere? Alternate con la scrittura?

    Ci impiegate tanto/poco tempo?

    O qualsiasi altro modus operandi che non ho scritto...

    Mi fa piacere sentire altre voci, perchè io vengo da molte ore di lavoro di documentazione (per ambientare un racconto in un altro luogo e in un altro tempo), che arricchirà sicuramente, ma mi ha lasciato davvero troppo poco tempo per scrivere...


     
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  2. federica68
     
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    organizzati diversamente, se così ti resta poco tempo, perchè la documentazione è semplicemente vitale


    secondo me non si può scrivere un racconto (non solo se storico) a prescindere dalla documentazione: cioè se io voglio scrivere un racconto che necessita di parti/scene/dialoghi che implicano il tirare in ballo qualcosa che non conosco, ho il DOVERE di documentarmi per non scrivere strafalcioni, anche perche non so CHI lo leggerà... se io scrivo una castroneria di argomento medico e il mio racconto lo legge un addetto ai lavori, ne otterrò una pernacchia e avrò perso ogni credibilità.
    Punto.
    non ci sono santi.

    perciò, non si richiede una laurea, ma una ricerca dettagliata sul web e fuori dal web sì, tanto da dire solo cose di cui siamo assolutamente certi.
    Le cose di cui non siamo certi, a mio parere, è moooolto meglio NON dirle e girare la narrazione in modo che non se ne senta la necessità

    se poi rimane poco tempo, allora forse è solo questione di organizzazione


    detto questo, visto che chiedi come si organizzano gli altri, ti dirò come mi organizzo io, non è detto che sia il modo migliore ma per il mio modo di lavorare va benissimo, poi è questione di metodo e di carattere, credo comunque che ciascuno abbia il suo

    (premetto che moltissimi dei miei racconti sono storici, anche quelli con elementi di fantastico)


    su carta, ho faldoni e faldoni di stampe ricavate dal web su

    -guerre antiche
    -tattiche delle varie battaglie di mare e di terra di vari periodi storici, dall'antica grecia alla seconda guerra mondiale
    -tattica militare
    -terminologia militare e marinara storica e non
    -alimentazione, usi e costumi sociali di vari periodi storici
    -foto di statue/dipinti/bassorilievi da cui si evinca il modo di vestire nelle varie stagioni, di pettinarsi, gli oggetti di uso quotidiano e non in vari ambiti della vita sociale e/o famigliare in varie epoche storiche


    su file ho una quantità di

    -saggi, studi specialistici, filosofici e antropologici su figure varie della tradizione popolare (tutto ciò che ho trovato in pdf e non sull'argomento in oggetto dei vari racconti)
    -foto di siti archeologici e di manufatti vari (dai gioielli alle navi)

    cartelline e sottocartelline sul pc con profili di personaggi storici, cioè in pratica tutto ciò che ho reperito sul web riguardo a ciascun personaggio storico e collaterale di cui ho trattato

    valanghe di libri sugli argomenti che ho ritenuto poco chiari sul web

    mail con richieste di chiarimenti a esperti del ramo (per es, per Metz Yeghern non ho esitato a contattare la comunità armena in Italia e a chiedere a loro di valutare il racconto dal punto di vista dell'attendibilità storica dei personaggi e dei costumi, ho visto filmati su you tube per sentire il tipo di suono del flauto citato nel racconto, ho visualizzato foto dei pizzi, dell'abbigliamento tradizionale, dell'arredamento e del tipo di architettura rurale, ho letto tutto il materiale storico che mi hanno mandato gli armeni oltre a tutto quello che ho trovato per mio conto, e tutto ciò che non sono stata in grado di documentare NON l'ho descritto, in modo da non descrivere qualcosa di non veritiero e/o attinente ai fatti; il tutto per un racconto di 20.000 battute scarse... Per altre cose ho studiato le fasi lunari nei vari territori che descrivevo e che luna ci fosse là quando qua c'era quest'altra, ecc ecc)

    orecchie aperte su qualunque discussione/conversazione tecnica di qualunque genere se tenuta da esperti di argomenti vari (dall'ingegneria navale alla sartoria applicata), antenne su in qualunque caso (per es tante cose sull'abbigliamento militare dell'antica grecia le ho evinte dall'iliade)


    chi più ne ha più ne metta...


    e ciò non mi mette al riparo dallo scrivere strafalcioni, comunque, quindi:

    documentazione sempre e comunque, anche sulle cose che sembrano inezie, a prescindere dal tempo che ci vuole, ma basta un nulla per far crollare la sopsensione dell'incredulità, quindi...

    se ho una scadenza e non faccio in tempo a documentarmi come si deve, piuttosto opto per un'ambientazione generica e ben conosciuta, e personaggi con caratteristiche psicologiche/fisiche più marcate rispetto a caratteristiche descrittive di altro genere più specifico (abiti di un'epoca storica ecc...) in modo da non far sentire troppo la carenza in questo senso


    gli altri non so, ma io personalmente lavoro così, lo so che è una questione di carattere personale e non è detto che valga per tutti, ma visto che chiedi... :-)
     
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  3. Juri TNT
     
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    Ciao Federica!

    Grazie mille per la risposta densa!
    Io e te siamo molto simili nel metodo ;) E sono d'accordo con te sul fatto che la documentazione è vitale... Evangelisti in merito dice che lo scrittore è come un topo, che cerca pezzi di cibo in ogni anfratto ;)

    La mia curiosità nasce dal fatto che documentarsi è un lavoro che (mi) richiede tanto tempo, e stavo pensando a un modo per non passare giorni e giorni senza scrivere; perchè fino a ora, io concludo tutta la documentazione (da cui a volte mi guizzano fuori idee o lampi fondamentali) prima di scrivere..

    Grazie ancora e in bocca al lupo per i tuoi racconti ;)
     
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  4. federica68
     
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    CITAZIONE (Juri TNT @ 23/8/2011, 21:50) 
    io concludo tutta la documentazione (da cui a volte mi guizzano fuori idee o lampi fondamentali) prima di scrivere..

    e dove sta il problema? :lol: :lol:
    anche perche se scrivessi prima di finire di documentarti e dopo trovassi che hai scritto una cosa fuori luogo sarebbe peggio, non sempre si riesce a tamponare...


    perciò ve benissimo secondo me quello che fai, non l'ha mica detto il dottore che si debba scrivere tutti i giorni...

    :angel: :angel:

    crepi il lupo, e in bocca al lupo anche a te
     
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  5. Ashait
     
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    Ciao Juri.
    Come dice Fede, la documentazione è fondamentale e, come dici tu, spesso ti dà delle idee che nemmeno ti saresti aspettato.
    Quindi, secondo me, non devi considerare il lavoro di documentazione come un lavoro che non ti permette di scrivere, ma, anzi, che velocizza il tuo lavoro di scrittura finale perché hai tutte le idee chiare e non corri il rischio di doverti interrompere perché "ti manca un pezzo fondamentale" su cui non ti eri documentato prima.
    Io - prima - scrivevo di getto perché scrivendo fantascienza riuscivo a non aver bisogno di documentazione "esterna" ma rendevo autocoerente la subcreazione in contemporanea alla stesura del racconto. Ma, appunto, di racconti si trattava. E cose davvero corte.
    Adesso che mi sto cimentando con il noir da un po', e la lunghezza di ciò che produco è diventata decisamente più imponente, ho assoluto bisogno di documentarmi prima di scrivere, altrimenti sì che mi sembra di perdere tempo se, mentre butto giù la storia mi accorgo di un buco di documentazione...
    bacio, P
     
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  6. RobertoBommarito
     
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    Ciao Juri :)

    Per quanto mi riguarda, la documentazione è fondamentale, ma non solo prima di iniziare a scrivere ma anche - e a volte soprattutto - durante. Spesso quando inizio a scrivere ho un'idea base, e so bene dove voglio arrivare, ma tutto il resto - che percorso avrà la storia, cosa faranno nel dettaglio i personaggi, quali simbolismi si accordano al racconto, quali riferimenti culturali nascondere fra le righe eccetera - lo scopro gradualmente, scrivendo. Quindi, dal mio punto di vista, non potrei dire che una cosa ruba il tempo all'altra, perché documentazione e scrittura vanno assieme, sono di pari importanza, un po' come in una danza.

     
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    Magister Abaci

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    CITAZIONE (federica68 @ 23/8/2011, 20:06) 
    ti dirò come mi organizzo io...

    Caspita Federica! Questo è vero professionismo!
    Il metodo Stanislavskij applicato alla narrativa! ;)
     
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  8. Piscu
     
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    concordo con tutti quelli prima, la documentazione è fon-da-men-ta-le. in particolare per certi generi come il racconto storico, ma anche per la fantascienza (bisogna essere accurati!), o quando si utilizzano precisi riferimenti culturali (opere/leggende).

    dal mio punto di vista però lavoro in modo simile a Roberto qui sopra. a meno che l'ambietnazione non sia particolare di per sé, parto magari da una singola idea, che sviluppandosi può richiedere approfondimenti e ricerche. il processo si autoalimenta e man mano che vado avanti accumulo sempre più nozioni, e in effetti questa è una delle parti più stimolanti di tutto il lavoro.
     
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  9. RobertoBommarito
     
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    CITAZIONE
    ma anche per la fantascienza (bisogna essere accurati!)

    assolutamente sì. questo genere necessita di tantissima documentazione. credo che sia impossibile scrivere della buona fantascienza senza dedicare al processo di documentazione la stessa attenzione che si dedica alla fase scrittura.
     
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  10. rehel
     
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    io amo il racconto storico; ergo, la documentazione è una cosa sine qua non. Oltretutto è proprio la lettura di testi, resoconti, ambientazioni, ecc che mi titilla la papilla emi fa venire parecchie idee.
    Quello che devo tenere a freno (ma vale per tutti; al massimo 10-20% di ambientazione può finire nella storia) è PROPRIO L'ECCESSO DI AMBIENTAZIONE DALLA QUALE MI FACCIO ENTUSIASMARE. whistling2
    Sapete il mio sogno segreto e irrealizzabile?
    Potere essere uno spirito incorporeo capace di viaggiare nel passato e in grado di recepire qualsiasi linguaggio parlato di ogni epoca. Passeggiare indisturbato mentre attorno a te si scatenano i lupercalia. Vedere se per davvero sti 'due (Romolo e Remo) hanno messo mano all'aratro. Scrutare con la lente i brufoli sulla pelle di tarquinio il Superbo... :P
    Magari si avrebbero molte delusioni. Per esempio potrebbe essere che la guerra di Troia non è mai esistita nel nostro Mediterraneo... ma questa è un'altra storia.
    :)

    Quanto alla fantascienza l'obbligo è molto meno importante.
    Faccio un esempio: recentemente ho letto il bel libro: Memorie di un cuoco d'astronave, romanzo vincitore del premio Urania nel 1997, o giù di lì. Ecco, eccellente lettura, ve la consiglio davvero, ma che di sicuro non ha richiesto al suo autore (il bravo Mongai Massimo) che un pregevole estratto della sua fantasia.
    Dipende un po' anche dal genere di fantascienza scelto, chiaro.
    gif

     
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  11. Ashait
     
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    CITAZIONE
    Dipende un po' anche dal genere di fantascienza scelto, chiaro.

    :quoto:
     
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  12. Juri TNT
     
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    Grazie a tutti per le risposte ;)

    @RobertoBommarito:
    CITAZIONE
    Quindi, dal mio punto di vista, non potrei dire che una cosa ruba il tempo all'altra, perché documentazione e scrittura vanno assieme, sono di pari importanza, un po' come in una danza.

    Concordo alla grande ;) La rigidità (come in tanti altri campi) è poco produttiva...

    @rehel:
    CITAZIONE
    io amo il racconto storico; ergo, la documentazione è una cosa sine qua non. Oltretutto è proprio la lettura di testi, resoconti, ambientazioni, ecc che mi titilla la papilla emi fa venire parecchie idee.
    Quello che devo tenere a freno (ma vale per tutti; al massimo 10-20% di ambientazione può finire nella storia) è PROPRIO L'ECCESSO DI AMBIENTAZIONE DALLA QUALE MI FACCIO ENTUSIASMARE. whistling2
    Sapete il mio sogno segreto e irrealizzabile?

    Anch'io. E proprio da questa passione storica ha fatto nascere in me il bisogno di chiedere su come altri svolgessero il lavoro. Non so, avevo come la paura di essermi perso qualcosa di importante nel processo scrittura-documentazione...
     
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11 replies since 23/8/2011, 15:27   170 views
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