MISHA
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MISHA

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  1. michele schirinzi
     
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    CITAZIONE (Polissena C. @ 5/9/2011, 09:14) 
    @Michele schirinzi grazie per le segnalazioni, me le andrò a ricercare. No ho capito però cosa pensi del racconto. :) né che voto gli hai dato.

    Francamente dopo aver trovato il secondo apostrofo mancante, ho iniziato a pensare che non fosse un caso e gli altri tre li ho scovati con la funzione "trova" del browser.
    Così mi sono fermato con la lettura, un po' perché il testo non mi prendeva, ma un po' anche perché, sono sincero, detesto i testi che sono inzeppati di aggettivi qualificativi.
    Naturalmente non ho votato.
    Ciao.
     
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  2. Piscu
     
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    sì, si capisce che parte (direi l'inizio) di qualcosa di più ampio. come frammento a sé si può leggere, ma risulta chiaramente incompleto quindi più ostico da valutare. sarebbe importante capire dove vuoi arrivare con questa storia, anche perché, francamente, quello che si legge finora non è niente di particolarmente originale o sorprendente. il tipico soldato bioingegnerizzato che risponde ai comandi subcoscienti: ok, è un classico della sf, come premessa può funzionare... ma poi? purtroppo non sapendo come va a finire non si può dare un giudizio completo sulla trama.

    la scrittura in generale procede bene, anche se i dialoghi mi sono sembrati un po' legnosi. credo che sia soprattutto un problema di punteggiatura.


    segnalo:

    "alle sei e dieci. A imitazione"
    il punto non mi pare adatto, meglio una virgola

    "Nell’istante in cui la sua pelle sfiorò.."
    qui l'ultimo soggetto era francesca, ma penso che adesso si parli di 04. sarebbe meglio citare il soggetto.

    "ricevuto di rimando, Francesca che non aveva"
    qui invece meglio il punto

    "La cosa che fino a poco tempo prima era un ragazzo impaurito, superò"
    virgola tra soggetto e verbo

    "Uno sbuffo, poi annusò"
    con questa costruzioni le due frasi dovrebbero essere coordinate: "sbuffò poi annusò" oppure "uno sbuffo, poi un'annusata" (che è orribile, ma per capirsi)

    "ad un viso"
    a morte le eufoniche!

    "Medical Institue for Scienze of Human Academy"
    a parte che è "scienCe"... e comunque non ha molto significato: accademia-isituto medico per la scienza umana?

    «potrei in realtà!»
    «sono geloso, lo sai?»
    anche quando sono all'interno della narrazione, i dialoghi iniziano con la maiuscola

    "tuta la planimetria"
    "Comminò "
    "un esplosione"
    "ierminò"
    refusi vari


    pur con le riserve che ho detto sopra, questo testo per conto suo arriva giusto al due.
     
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    PIscu grazie del commento e del tempo. Ora il problema dell'acronimo MISHA è questo. Chi di inglese ne capisce più di me, potrebbe aiutarmi...
    COme ho detto, questo racconto è uno spin off del mio primo romanzo, dove il protagonista Mischa ci si chiamava già per i fatti suoi.
    Mentre scrivevo ho cercato un motivo per cui al laboratorio avrebbero dovuto dargli quel nome e l'acronimo, più il fatto di esserselo scelto, mi piacevano. Il mio inglese è prativcamente nullo, però se hai un suggerimento per trovare una frase, (un titolo) che abbia senso, magari!
    sono qui, tutta orecchi... tutta occhi! :)
     
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  4. Peppino1982
     
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    Provo a darti un aiuto per l'acronimo Misha. Ti chiedo già scusa perchè sarà sbagliato.

    Military institue for soldiers with hyper-abilities

    Puoi sostituire Military con Nuova Milano o Medical se ti piacciono di più.
    Spero di non aver fatto danni con questo suggerimento.
    Ciao
     
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  5. Piscu
     
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    uhm... medical institute for silical human advancement?

    ok, "silical" è brutto, magari cerca una parola che abbia a che fare col potenziamento delle persone, un qualche componente che potresti anche citare nel testo.
     
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    Grazie a tutti e due... ora non mi resta che scegliere! :)
     
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  7. kaipirissima
     
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    Un po’ Wolverine, un po’ Hulk, un po’ Nikita e poi cos'altro?
    Mi piacciono tutti, perciò va da sé che mi piace anche il tuo Misha. Apprezzo il fatto di averlo fatto omosessuale, o meglio si unisce alla prima persona buona che incontra sulla sua strada, anche se Lucas è un po’ piatto.
    Vedo che è la sintesi di un lavoro più ampio e sinceramente un po’ si vede, poiché alcuni passaggi o caratterizzazioni sono troppo repentine. La trama invece a parer mio funziona.
    Ad esempio l’esperienza di toccare per la prima volta una persona fuori dal centro viene liquidata in velocità, della serie aveva visto cose terribili. Chi era questa persona uomo, donna, vecchio, giovane? cosa ha percepito? perché gli ha fatto paura?
    L’incontro con Lucas, fa intravedere in questo essere vissuto in laboratorio un’umanità che mi chiedo da dove venga fuori, non dico essere un androide stile: non ho emozioni alla P. Dick, ma qualcosa di più non ci starebbe male. Sarebbe interessante farlo crescere emotivamente attraverso il tocco con altre persone.
    Voleva andare al secondo livello, poi l’incontro con Lucas, e improvvisamente sono amanti. Mi sembra un’ellissi troppo estesa. Che fine ha fatto il secondo livello? Io pensavo che si sarebbe infilato durante i lavori per evitare l’identificazione ecc. ma forse mi son persa io.
    Insomma il racconto ha dei buchi e così com’è andrebbe rivisto non tanto sulla trama, ma sulla crescita del personaggio e caratterizzazione di Misha, Lucas. Mi sembra privilegiata l'azione a scapito della cartterizzazione.
    Due abbondante ma non tre.
     
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  8. rehel
     
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    Sono sincero, non mi ha acchiappato molto. Tutto troppo già visto, letto, assimilato e digerito in tante salse che non vedo la necessità di qualcosa di ripetitivo rispetto a tante (troppe) altre cose.
    Poi tu sostieni di essere meglio per il cyber, ma io ti ho visto proporre un eccellente incipit a Terre di Confine, e mi chiedo se sei davvero sicura che, magari, la tua vena non sia il passato? <_<
    Ci sono anche dei passaggi troppo buschi da una scena all'altra e si resta a volte disorientati.
    Insomma, mi fermo a un due. Visto anche che bisognerebbe avere letto tutto il resto da cui questo segmento prende vita, per potere dare un parere un po' più oculato.
    :)
     
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  9. Magister Ludus
     
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    La storia non mi ha appassionato molto, forse per colpa del ritmo che ho trovato un po' lento. Inoltre la fine è troppo repentina, hai dato tanto spazio alla sua prigionia, per poi farlo fuggire e finire a casa di uno sconosciuto. Dopodiché, senza aver spiegato nulla al lettore, gli fai eliminare un terrorista che si trova in un autobus e che a quanto pare ne è il conducente e fine della storia.
    La forma andrebbe migliorata, specialmente l'uso delle virgole.

    Voto 2, ma non pieno.

    Ti segnalo:

    un aria: ci vuole l'apostrofo

    sparò nella spalla del ragazzo, tutto il liquido: niente virgola

    poprio: proprio

    eletrico: elettrico

    cha: che

    Con un balzo si portò all’esterno, e mentre la sua pelle tornava color rame, iniziò a correre lungo il corridoio: virgole da sistemare

    sempre più forti e sempre più vicini: ripetizione, funzione meglio con un sempre in meno

    CITAZIONE
    Sapeva esattamente cosa ci fosse al di là del muro pur non essendoci mai stato.
    Gli bastò un salto per arrivare ad aggrapparsi alla rete sopra al muro.
    Rimase in piedi in cima al muro per qualche secondo

    due muri possono essere abbattuti :)

    un esplosione: ci vuole l'apostrofo

    Comminò: camminò

    Bè: beh o be'

    Vieni hai una gran faccia: qui invece una virgola dopo Vieni ci vuole

    Aveva imparato che le persone normali, hanno nomi normali: qui no

    un aria: ci vuole l'apostrofo

    machine: macchine

    che semplicemente, svenne: neanche qui ci va la virgola

    ierminò: terminò

    fluttuabus: mmm, bruttina :P

    Mishà: Misha

    baciò sulle labbra il suo compagno: scusa ma perché Misha si rivela omosessuale? Prima non hai accennato a nulla del genere.
     
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    Grazie Rehel, dici che vado melgio sull'epico... non so. Mi trovo più a mio agio nel Cyber, ma magari è solo abitudine!
    Magister grazie degli appunti, in effetti ho dei problemi con la puntegiatura, lo so. Ma sto migliorando! :)
    Il terrorista non guida l'autobus, è in machina! :)
    Comunque nella versione estesa spiego anche perché ma l'avevo tolto perché mi sapeva troppo di infodump, e alla fine il cadavere decapitato a noi serve soltanto per capire a che scopo Misha è stato creato. Almeno io l'ho vista così! :)
    Ovviamente nel romanzo, di cui questo è un mesto spin off, tutto appare più chiaro. Anche l'omosessualità di Misha!
     
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    L'ambientazione ibrida italo-futuristica è piuttosto particolare. Infatti...
    nel racconto si tratta di una Milano del futuro, ma si comprende solo dai nomi dei personaggi, che suonano molto strani in questo contesto, e da una dichiarazione esplicita. Immagino che nel romanzo la situazione sia invece sfruttata a dovere. In questo racconto avrebbero figurato meglio i soliti nomi stranieri. Poteva essere un adattamento da considerare.

    Il racconto risente dell'estrazione da qualcosa di più complesso, per quanto soprattutto all'inizio, il racconto sembri filare. Purtroppo alla fine c'è una sequenza di eventi così concitati che non è facile seguirne il senso. Il lavoro di riduzione è apprezzabile, ma non del tutto riuscito.

    Pittosto buona la resa della suspense. Ciò che avviene al protagonista e il mistero delle sue capacità è svelato a tratti senza mai esagerare, lasciando al lettore un numero sufficiente di informazioni per continuare con interesse, tuttavia senza mai fargli intuire pienamente come andrà a finire.

    Abbastanza convincenti le scene di lotta, anche se talvolta ciò che avviene può apparire un po' troppo confuso.

    Alcune note su frasi sparse:
    * Scrivi: "Non erano solo il bianco latte degli arredi e la lucentezza delle pareti a darle un'aria asettica e fredda". E quindi cos'altro?
    * Scrivi: "I capelli neri impiastricciati di denso liquido opaco, appiccicati al volto scarno e al respiratore". La frase è sospesa, non ha verbo.
    * Scrivi: "Aveva smesso di gridare ma il suo corpo era pervaso dai sussulti di un pianto mal celato". Sembra che tenti volontariamente di nascondere il pianto, ma non ci riesca.
    * Scrivi: "Non aveva mai pensato a scappare, non era mai uscito dal laboratorio dove era nato e tutto quello che conosceva dell’esterno era quanto aveva appreso dai libri". Come mai sa che c'è un mondo esterno e non ha mai avuto la curiosità di vederlo. È un aspetto psicologico da approfondire. Forse lo fai nel romanzo, ma nel racconto è un aspetto trascurato.
    * "... era un esplosione". Apostrofo.

    In conclusione, il racconto è accettabile, ma non è del tutto auto-consistente. In un contesto più ampio assegnerei un tre. In questo caso propongo un 2, perché il lavoro di adattamento e riduzione, soprattutto nella parte finale, doveva essere più incisivo.
    Forse non hai voluto troncare i ponti col lavoro completo, per promuoverlo, però questa scelta ha influito negativamente su un racconto che poteva brillantemente fare storia a sé.

    Voto: 2.
     
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  12. Peter7413
     
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    Ola!
    Il racconto mi è piaciuto nella prima parte, più articolata e organizzata. Nella seconda ti lasci andare a troppi elementi senza argomentarli con precisione, ma abbozzandoli appena. In più, sempre nella seconda parte, si sente la necessità di una rilettura che possa sistemare una forma che risulta faticosa.
    Come tema sei penalizzata dal fatto che sia recentemente uscita una serie tv molto simile con una protagonista femminile, mi sembra si chiami DOLLS o qualcosa del genere.
    Come voto mi attesto sul 2 soprattutto in virtù di quella prima parte che lascia intendere buone possibilità lasciando libero campo a una revisione sostanziale.
    Scusa per la brevita, ma sono rimasti indietrissimo!!!
     
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  13.  
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    mannaggia è vero doll's mi ha rovinata, ma il libro da cui è tratto questo spin off è uscito prima!!!
     
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27 replies since 2/9/2011, 14:45   377 views
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