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Magister Ludus.
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Come rappresentato una parola o una frase urlata in un dialogo?
Io sono contrario all'uso dei simboli "!?" insieme, anche perché vengono usati per motivi differenti.
Il grassetto non si usa.
Il maiuscolo?
Faccio un esempio, con una frase che mi serve per un racconto (qui modificata):CITAZIONE«E allora chi ha ucciso mia moglie? CHI?»
Ho reso quel "chi" urlato con maiuscolo e corsivo.
Voi come fate? Esiste una regola nell'editoria?. -
strellima.
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Ciao Magister!
Ora dovrai leggere una risposta che in raltà non risponde alla tua domanda
Dal basso della mia inesperienza posso dirti che preferisco non usare maiuscoli e grassetti, mi concedo solo il corsivo per parole dialettali e straniere (anche queste centellinate).
Credo che molto dipenda dal tuo stile di scrittura, se ami quello piano, classico, potresti azzardare un "urlò" (due in un romanzo, al massimo...). Secondo me se la scena è ben costruita, e la tensione sale nel modo giusto, sottolineare l'urlo è superfluo, credo che il lettore possa figurarsi bene il tono e il volume del dialogo.. -
Magister Ludus.
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Ciao Magister!
Ora dovrai leggere una risposta che in raltà non risponde alla tua domanda
Dal basso della mia inesperienza posso dirti che preferisco non usare maiuscoli e grassetti, mi concedo solo il corsivo per parole dialettali e straniere (anche queste centellinate).
Credo che molto dipenda dal tuo stile di scrittura, se ami quello piano, classico, potresti azzardare un "urlò" (due in un romanzo, al massimo...). Secondo me se la scena è ben costruita, e la tensione sale nel modo giusto, sottolineare l'urlo è superfluo, credo che il lettore possa figurarsi bene il tono e il volume del dialogo.
I grassetti credo che in narrativa proprio non si usino. E in effetti hai ragione, forse è sufficiente costruire la tensione.
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strellima.
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Pensa che da poco ho letto un libro, bellissimo, in cui i dialoghi non sono indicati da alcun segno grafico. Il discorso diretto si fonde senza soluzione di continuità con la narrazione, eppure non si perde il filo.
Il libro, per la cronaca, è "Crepuscolo" di William Gay.. -
Magister Ludus.
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Pensa che da poco ho letto un libro, bellissimo, in cui i dialoghi non sono indicati da alcun segno grafico. Il discorso diretto si fonde senza soluzione di continuità con la narrazione, eppure non si perde il filo.
Il libro, per la cronaca, è "Crepuscolo" di William Gay.
Ah, uno che segue la moda di Cormac McCarthy
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strellima.
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Sì! Appartiene allo stesso mondo letterario, e molti ci hanno visto qualcosa di McCarthy, specie le ambientazioni. Entrambi sono del Tennessee, per altro.
Io direi che in confronto a Gay, McCarthy è quasi ortodosso nell'utilizzo della punteggiatura e dei segni grafici
Edited by strellima - 8/9/2011, 21:58. -
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Scrivere CHI per urlare un "chi" fa molto scrittura da forum, dove la netiquette, come è noto, sconsiglia l'uso del maiuscolo, proprio perché viene interpretato come gridato (a meno che non si voglia davvero urlare, appunto).
Se si cedesse su questo, il passo successivo sarebbe l'adozione degli smiley per sottolineare le frasi ironiche
A parte il fatto che qualche autore ha caldeggiato l'introduzione del punto ironico accanto a quello esclamativo e interrogativo (non ricordo più quale simbolo avesse suggerito), non mi sembra che l'accoppiata ?! per il gridato interrogativo sia così male.
Poi fai come vuoi
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Jakken.
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Ciao Magister.
Nel dialogo ti puoi permettere delle libertà che nella narrazione sarebbero fuori luogo o, quantomeno, forzature. Ma devono essere sensate.
Quando urli cosa fai? Allunghi le vocali e calchi sulle consonanti vero?
Tipo:
"Hai rotto le scatoleee!"
Nei dialoghi è necessario scrivere le parole nello stesso modo in cui verrebbero pronunciate dal vivo, dato che, chi legge, deve empatizzare con i personaggi e vivere lo stato d'animo di quel momento.
Altro esempio è quando per disperazione si scandiscono parole, a muso duro, per farle entrare nella zucca del genialoide che si ha di fronte; oppure quando si parla così veloce da unire più parole insieme.
Allora ecco che puoi scrivere tranquillamente:
«Ca-sse-ttoo! Sono là le tue calze... quante volte lo devo ripetereee!»
Ma puoi anche variare, dato che non è una sillabazione, nessuno ti può dire nulla perché è il tuo personaggio che sta parlando. Chiaro che devi cercare di rimanere nel reale o giustificare le tue scelte.
A me è capitato di trovare il maiuscolo che tenta di rendere la parola urlata. Ma non funziona molto e non mi dà l'idea dell'urlo quanto una parola con consonanti e vocali ch si ripetono; le prime per disperazione, rabbia, ecc... le seconde per indicare frustrazione, dolore, ecc...
Anche !? ha senso, perché puoi esclamare con un tono interrogativo. Non funzionano, invece, !! o ?? perché non rendono una super-esclamazione o una domanda da un milione di euro.
Ciao.
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.Anche !? ha senso, perché puoi esclamare con un tono interrogativo.
Ti ringrazio anch'io per i chiarimenti che hai dato.
A proposito, c'è differenza tra !? e ?! ?. -
Magister Ludus.
User deleted
Grazie Jakken,
ottime informazioni.
Il maiuscolo l'avevo tolto poi, non mi piaceva
E non ho pensato alla ripetizione delle vocali.
Il mio dialogo funziona meglio così:CITAZIONE«E allora chi ha ucciso mia moglie? Chiii?»
Magari col corsivo che aiuta a enfatizzare.. -
JLOVER56.
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Per quel che mi riguarda e che so si usa il maiuscolo per rappresentare un urlo...è lo strumento più adatto! . -
Magister Ludus.
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Per quel che mi riguarda e che so si usa il maiuscolo per rappresentare un urlo...è lo strumento più adatto!
Mmm... il maiuscolo io lo eviterei sempre, nella narrativa come negli articoli.. -
Fini Tocchi Alati.
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Da qualche parte ho letto che si usa il corsivo.
Che ne dite?
In ogni caso, preferisco sempre specificare che il tizio ha urlato. Come qui di seguito:
"Avete capito!", urlai.. -
rehel.
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Credo sia contemplato (e con mooolta parsimonia) solo !?, punto esclamativo di domanda, credo sia definito così.. -
Daniele_QM.
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Mai il maiuscolo in narrativa per urlare. Si può usare nelle mail o nei topic per aizzare qualcuno alla lite
Generalmete uso il corsivo. Se devo enfatizzare l'urlo e allungare la vocale finale, ne uso tre (numero fisso), di più è praticamente inutile, a meno che non sto scrivendo un racconto ai limiti del grottesco, irriverente, in cui enfatizzo tutto, dai contenuti allo stile. Allora posso farlo, perché scelgo a priori di infrangere le regole.
Anche la sillabazione citata da Jakken credo funzioni, anche se l'ho usata raramente..
