Il Sogno della Falena
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Il Sogno della Falena

di Simone Lega - surreale, per grandi e piccini - 10000 car. circa

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  1. esimon
     
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    Il Sogno della Falena

    1.
    La farfalla ritornava a casa. Era un po’ nervosa, era andata a trovare sua madre e aveva fatto tardi. Il sole era calato e poteva fare brutti incontri. Quasi che l’avesse chiamata, una falena le si mise al fianco. La farfalla fingeva di non farci caso, ma percepiva che la falena la fissava. Cominciò a tremare presentendo che sarebbe finita male. Nella sua piccola comunità le storie sui soprusi delle falene erano all’ordine del giorno:
    - Hanno picchiato a sangue mio cugino!
    - Hanno rapinato l’amica di mia sorella!
    La falena non accennava ad andarsene. Poi disse:
    - Ciao.
    - Buonasera – rispose la farfalla con voce tremante.
    - Te le posso dire due parole?
    Eccoci! Pensò la farfalla.
    - Fermati un momento. – insisteva la falena.
    Si posarono su un davanzale.
    - Mi chiamo Piero – disse la falena. – tu ce l’hai un nome?
    - Serafino. – fece la farfalla con un fil di voce.
    L’aveva riconosciuta, era la terribile Piero la falena, a capo della comunità di Porta Giacobina.
    - Senti, ma voi ce l’avete con noi? Non ci salutate mai, vi voltate dall’altra parte, ma perché? Non siamo tutt’e due farfalle? Voi siete più belle, ma è solo perché noi ci curiamo di meno.
    Serafino la farfalla annuiva terrorizzato.
    - Certo… anch’io l’ho sempre pensata così!
    La falena sembrava soddisfatta.
    - Dove stai andando? – chiese.
    - A casa.
    - Ah. E posso venire anch’io? Così mi presenti ai tuoi amici, io ho sempre voluto vedere come vivono le farfalle ma i miei amici, sai com’è, loro sono testardi. Farfalle con farfalle falene con falene. – e rise. Ma a Serafino quella risata suonò minacciosa.
    Ma cosa poteva rispondere? Dire no a una falena significava morte sicura. Si era cacciata in un bel guaio. Ingoiò e disse sì.
    Quando arrivò a casa con la sua nuova amica Piero la falena, le altre farfalle che stavano festeggiando il compleanno di Carolino si bloccarono come le belle statuine. Carolino lanciò un urlo e fuggì. La vecchia Annaliso svenne. La falena mostrando educazione finse di ignorare quello strano comportamento e gioviale strinse la zampetta a tutte le farfalle presenti, presentandosi come amico di Serafino nonché simpatizzante delle farfalle. Le farfalle si calmarono a poco a poco, qualcuna abbozzò anche un sorriso. Invitarono la falena a unirsi a loro e la festa proseguì, ma senza il festeggiato che volò fino alla comunità di S. Sebastiano a raccontare che la sua gente era stata sterminata da un attacco di falene.

    2.
    La festa era diventata un incubo. Le farfalle stanche morte si addormentavano in piedi, ma nessuno aveva il coraggio di andarsene, o di dichiarare che si era fatto tardi. La falena invece era tutta arzilla, si era come appiccicata a Serafino. All’alba le farfalle erano tutte crollate, chi sulla sedia, chi sul pavimento. Solo Serafino cogli occhi gonfi continuava ad annuire ai discorsi di uguaglianza della falena, ormai ubriaca. Serafino pensava: “è quasi l’alba, dovrà andare a casa a dormire prima o poi. Se resisto ancora un po’ saremo salvi.”
    La falena infatti cominciava a sbadigliare.
    - Senti, non è che potrei dormire qui stanotte? – per la falena era naturale chiamare notte il giorno.
    Serafino cosa poteva rispondere? Disse sì, con un gran sorriso forzato.
    Così la falena andò a dormire quando le farfalle si svegliavano. Sabrino, il migliore amico di Serafino, non aveva ancora aperto gli occhi che si scagliò contro l’amico:
    - Ma sei scemo?! Ma sai cosa ci hai fatto rischiare?! Ti rendi conto?!
    Nessuna delle farfalle si era ancora accorta che la falena era lì, addormentata sul divano.
    - Potresti fare un po’ di silenzio? Epperfavore! – gridò la falena drizzandosi di colpo cogli occhi chiusi.
    Sabrino si gettò a terra coprendosi la faccia con le mani.
    - Aiuto mi ammazza! Mi ammazza!
    Era ancora lì che si agitava steso in terra e la falena si era già riaddormentata.
    Le farfalle trascorsero tutto il giorno parlando a bassa voce. Quella notte la passarono di nuovo in bianco, ad ascoltare i discorsi della temibile Piero la falena:
    - Dobbiamo trovare un modo per vivere insieme, e in pace.
    Diceva Piero, e le farfalle annuivano, con lui e tra di loro. Il giorno dopo invece si lamentavano con Serafino:
    - Tu ce l’hai portata e tu devi mandarla via!
    - Amiche farfalle ascoltate! – diceva Serafino – forse la falena ha ragione. Vi ha fatto del male per caso? Io le credo, mi fido di lei.
    - Sì ma mio cugino…! - protestava una
    - Sì ma mia sorella…! - protestava l’altra.
    - Sì ma mia madre che le hanno scippato la borsa…!
    Nessuno dava retta a Serafino. E intanto la falena ormai abitava in casa loro.
    C’erano anche dei lati positivi in questa convivenza forzata. Un giorno proprio la farfalla Sabrino fu sorpresa da una falena sul petalo di una margherita. La falena con fare spaccone tentò di rapinarlo. Per puro caso Piero e Serafino svolazzavano da quelle parti perché Piero voleva imparare a volteggiare aggraziato e silenzioso come le farfalle. La falena rapinatrice era il suo amico Marcus. Finì che andarono tutti e quattro a bere insieme. Alla fine erano sbronzi e amici. Rapinato e rapinatore fecero un voletto insieme intonando una canzonaccia volgare che tutte le farfalle imparavano al collegio.
    - Dobbiamo integrarci tra di loro – diceva Piero la falena, e il suo amico Marcus barcollando ubriaco biascicava:
    - Giusto!
    Si separarono tra baci e abbracci. Marcus volò via, Piero invece rimase con le farfalle.

    3.
    - Questa storia deve finire! – disse poi Sabrino a Serafino.
    - Ma se ti sei divertito!
    - Io divertito? Io facevo finta, che altro dovevo fare! Io non mi mischierei mai con le falene! – disse schifato.
    Le altre farfalle non dicevano niente. Serafino, vedendo che tutti appoggiavano Sabrino, gridò indignato:
    - Non sono loro, siete voi che fate schifo!
    - Ah sì? Non hai sentito cos’ha detto ieri? No, certo, eri troppo ubriaco! Ha detto che vuole diventare una di noi. Crede di poter somigliare a una farfalla!
    Risero tutti.
    - E allora? Che c’è di male se prova ad assomigliarci?- disse Serafino.
    - E dovremmo permettere a una falena di credersi farfalla?! – gridò il vecchio Annaliso che aveva perso la pazienza. - Anche tu poi, Serafino, non ti vergogni che sei diventato il suo schiavetto?
    Carolino intanto sorrideva malizioso. Da tempo diceva alle altre farfalle:
    - Non vi fate incantare dalla sua faccia da scemo, Serafino è furbo!
    Nel frattempo la falena dormiva a casa di Serafino, nel suo letto. Col sorriso sulle labbra, sognava farfalle e falene che svolazzavano felice al chiaro di luna. Quando si svegliava chiamava Serafino, e Serafino accorreva con la colazione. Appena sveglio già biascicava di integrazione e fiducia, del fatto che anche loro farfalle dovevano imparare dalle falene. E Serafino annuiva.
    - Purtroppo le altre farfalle sono tradizionaliste - diceva Serafino dispiaciuto. – non sarà facile.
    - Invece ce la faremo! – lo incoraggiava la falena.
    - Per dimostrarvi che siamo uguali – disse quella sera a una riunione organizzata con Serafino, - il fratello di Serafino, chirurgo che tutti stimate, mi trasformerà in farfalla. E se non potessi più tornare falena lo considererò un sacrificio necessario alla causa della pace tra i nostri due meravigliosi popoli!
    L’operazione ebbe luogo il giorno dopo. L’intervento durò sei ore. Naturalmente si era organizzato un complotto per sopprimere la falena mentre era sotto anestesia, ma Serafino lo aveva scoperto. Da solo non aveva trovato argomentazioni per far cambiare idea alle farfalle che consideravano un’offesa tremenda quell’operazione di chirurgia plastica. Era tutto pronto per uccidere la falena, quando Serafino aveva detto:
    - Bravi, e poi che raccontiamo ai suoi amici quando verranno a cercarlo?
    Le farfalle persero tutto l’entusiasmo. Piero non era una falena qualunque, era un capo. Sostenere una guerra con le falene era impensabile. Il complotto fallì.
    Il fratello di Serafino non era solo un chirurgo, era un artista! Quando la falena si risvegliò era una bellissima farfalla. E tutte a fargli complimenti:
    - Bellissima!
    - E beh, evidentemente c’era una predisposizione…
    - Meglio di una farfalla vera!
    Felice, quella sera Piero la falena, ora Piero la farfalla, volava per i prati. C’era una luna bellissima in cielo. Le farfalle avevano reagito bene alla trasformazione, adesso tutto sarebbe stato più facile. E Piero sapeva che senza Serafino non ce l’avrebbe mai fatta.
    Uno sciame di vecchie amiche gli veniva incontro. Sei falene. Puntarono su di lui, Piero fece una risata e quelle si fermarono confuse.
    - Non mi riconoscete? Sono Piero!
    - Piero? Ma chi ti ha ridotto così?
    - Marcus, amico mio, fa parte del mio progetto d’integrazione. Ti ricordi, ne abbiamo parlato al pub, quella sera, con le farfalle!
    Integrazione?! Farfalle?! Le falene digrignarono i denti…
    - Mischiarci con le farfalle, ma che cavolo dici? Io non ho mai bevuto con le farfalle!
    - È un traditore! Guarda come si è combinato!
    - Amici! Marcus! Ascoltatemi, possiamo cambiare le cose! Un futuro di armonia e pace ci attende…
    - Ma questo è pazzo! – fece Marcus imbestialito. – ora te lo diamo noi il futuro!
    Piero capì che aria tirava e fuggì. Le falene lo raggiunsero, lo pestarono a sangue. Fu l’alba a salvarlo. Lo lasciarono lì mezzo morto, tre zampe spezzate, un’ala strappata. Lo coprirono di insulti e se ne andarono.
    Dopo un po’ uno sciame splendente di ali bianche gli volò sopra. Con l’occhio sano Piero riconobbe le sue amiche farfalle. Riuscì a buttar fuori quel tanto di voce per farsi sentire.
    Le farfalle gli furono intorno.
    - Ma chi è stato? – chiese Serafino.
    - Le falene. Non sono ancora pronte all’integrazione. Mi hanno abbandonato…
    Seguì un lungo silenzio. Poi Serafino parlò.
    - Ti hanno abbandonato eh? Non ti proteggono più? Povera farfallina, ti sei divertito a trattarmi da schiavo? Integrazione, ma chi ti vuole? Mi hai fatto vivere un mese di terrore! Ma guardate come si è conciato! Volevi essere una farfalla eh? Ora ti faccio vedere come sono dolci le farfalle. Ragazzi, vendichiamoci!
    Gli furono addosso, lo picchiarono a morte, e quello più violento era proprio Serafino.
    Passò un bambino col nonno. Vide le farfalle che si affannavano sopra quel che rimaneva di un insetto.
    - Perché fanno così? – chiese il bambino.
    - Perché sono bestie, e gli manca la ragione. – disse saggio il nonno.

    Simone Lega

    Edited by esimon - 15/11/2008, 16:49
     
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  2. federica68
     
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    Ciao Simone
    un racconto molto amaro...

    lo stile è forse un po' lento in alcuni punti, ma la storia mi è piaciuta per come fai vedere le ipocrisie delle farfalle e anche i pregiudizi vari delle falene...

    sarebbe da 4, se il ritmo fosse un po' più veloce.

    poi: Serafino asseconda Piero in tutto e per tutto, difendendolo anche presso la sua gente solo perchè ha paura della vendetta delle falene? non saprei, forse questo punto è un po' debole, o almeno così è parso a me...

    voto 3

     
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  3. esimon
     
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    Ciao Federica! :D
    Intanto grazie per il commento e il voto positivo :woot:
    Riguardo il tuo dubbio, ti rispondo in spoiler:
    SPOILER (click to view)
    Credo che Serafino alla fine sia stato il più calcolatore e ipocrita di tutti. Prova a pensare di quanti benefici avrebbe goduto se il "sogno" di Piero si fosse realizzato. Aveva la sua convenienza, diciamolo. Volevo poi farti una domanda: l'hai definita storia amara, lo è senza dubbio, ma... non ti ha divertito nemmeno un pochino? :wub:
    no, lo dico perchè, chiamami strano, ma a parte il finale io la considero una storia... che un sorrisetto lo stimola, ecco... non so va... magari mi puoi dire tu... vabbè mi sto intortando. Grazie ancora,

    Un saluto
    Simone
     
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  4. giobuzi
     
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    Ho trovato questo racconto semplicemente... splendido!
    Fresco, inventivo, ben scritto, ironico e tragico allo stesso tempo.
    Voto un 4 pieno!
    Bravissimo.
    giò :D
     
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  5. Jakken
     
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    Ciao Esimon.
    SPOILER (click to view)
    Hai scritto una favola che mi ha lasciato dubbi, soprattutto sul finale.
    Ci può stare che Piero le prende dalle falene, le quali si sentono oltraggiate e offese dalla sua plastica totale. Ma che anche le farfalle lo scassino di mazzate, in primis Serafino che diventa un bulldog incazzato quando invece lo hai mostrato per tutto il racconto come un anima pia, molto meno.
    Certo, si capisce quello che vuoi dire: il "diverso" (per tutte le ragioni possibili), nonostante gli sforzi che fa per essere accettato rischia di essere trattato male sia da quelli che dovrebbero accettarlo, sia dai suoi simili.
    Ma, nonostante la giusta dinamica dei fatti si ha troppo la sensazione del "ora tutto è così, ora tutto è cosà"... a mo' di sorpresa. Per me devi gestire meglio il viscido sentimento di fondo. Ripeto, non è che non ci si arriva, anzi è tutto facilissimo. Ma manca qualcosa.

    editing:
    Nella prima parte, proprio l'attacco, c'è una ridondanza di "era". Potresti variare le frasi per risolvere. Controlla le virgole e alcuni passaggi centrali che rallentano la lettura.

    voto: 2 - favola che risulta un po' piatta, con un finale che deve essere supportato meglio dalle dinamiche centrali e dal "carattere" - nascosto - dei personaggi (vedi Serafino).

     
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  6. esimon
     
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    Ho modificato la parola "stupro" a inizio racconto. Perché la mia idea è che questa storia la possano leggere anche i bambini, e quella parolina lì mi sembrava fuori luogo...
    Veniamo ai miei commentatori:
    @ Giobuzi:
    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    ben scritto

    Bè, detto da te è un complimentone! E grazie per tutto il commento. Che belli i 4 all'improvviso!

    @ Jakken:
    SPOILER (click to view)
    grazie per aver ragionato sulla mia storia. Al tuo 2 ormai mi sto affezionando, è un pò come la stampella del mio cammino... <_< lo sai che scherzo! :P no, seriamente, ti ringrazio per i tuoi consigli che mi danno sempre modo di riflettere su punti di vista che magari ho tralasciato. Ma un giorno la troverò quella dannata storia che coinvolgerà anche te! :zizi:

    Grazie a tutti!
     
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  7. federica68
     
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    CITAZIONE (esimon @ 3/11/2008, 22:12)
    Ciao Federica! :D
    ... l'hai definita storia amara, lo è senza dubbio, ma... non ti ha divertito

    mah, se per divertita intendi fatta sorridere, o simili, ti dirò di no, perchè ho sentito la tragedia sottesa per tutto il racconto... non è per lo stile, eh, è per l'argomento. Non è che mi aspettassi il finale, ma questo poveraccio di illuso che lotta contro i mulini a vento mi ricorda tanto la nostra società...

    se invece intendi "divertita" come passato piacevolmente dieci minuti, allora sì, senza dubbio, e di questo ti ringrazio
     
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  8. esimon
     
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    CITAZIONE
    se invece intendi "divertita" come passato piacevolmente dieci minuti, allora sì, senza dubbio, e di questo ti ringrazio

    Ma grazie a voi, mia dolce signora! (inchino e baciamano virtuale, svolazzo di mantello e virile uscita di scena)
     
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  9. federica68
     
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    CITAZIONE (esimon @ 4/11/2008, 18:32)
    CITAZIONE
    se invece intendi "divertita" come passato piacevolmente dieci minuti, allora sì, senza dubbio, e di questo ti ringrazio

    Ma grazie a voi, mia dolce signora! (inchino e baciamano virtuale, svolazzo di mantello e virile uscita di scena)

    :wub:


     
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  10. VdB
     
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    Esimon: Hai segato il tuo racconto!! Occhio all'edit :D
    Ma io lo avevo già letto e ti do il mio giudizio lo stesso
    :P

    Il mio voto è due.
    SPOILER (click to view)
    È una favola carina, leggera. Si fa leggere con piacere anche se il tema è appunto fin troppo prevedibile nello sviluppo. Con un finale crudo provi a contrastare il tono “svolazzante” della storia, a mio modo di vedere non riuscendoci appieno, proprio perché non è ben motivato il cambiamento di approccio del buon “Serafino”. Ma ritengo che il difetto maggiore consista nell’aver “umanizzato” troppo i protagonisti e le loro azioni, sarebbe stato molto più simpatico fargli assumere dei comportamenti più compatibili alla loro natura.

    Piccola nota:
    SPOILER (click to view)
    Capisco la necessità, ma ho trovato eccessivo l’alternarsi di falene\farfalle ripetute di continuo nel testo, forse c’era bisogno di un retino (o uno zampirone) per eliminarne una buona parte. :)
     
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  11. kiwi65a
     
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    Grandioso racconto, con annessa metafora magnifica e finale strepitoso. Adattissima ai ragazzi.
    Solo una domanda. Perchè proprio Piero? :huh:
    Quattro.

    Ciao
    Piero
     
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  12. esimon
     
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    Dunque dunque...
    @ VdB: Grazie per la segnalazione, a volte capita che modificando il racconto una parte resta tagliata fuori. Non so perché. Mi era già capitato.
    SPOILER (click to view)
    Per quanto riguarda il voltafaccia finale di Serafino, che sembra dia qualche problema, non saprei cosa dire eccetto che è ciò che sembra, cioè un voltafaccia!!! Voglio dire, se uno se l'aspetta che voltafaccia è?

    Ovviamente non pretendo di aver ragione, ma ti ringrazio tanto per avere espresso il tuo parere.
    @ Kiwi: Giuro che l'ho scritto prima di conoscere il forum, quindi ogni riferimento a fatti, nomi, è puramente... No, è che Piero la falena mi faceva ridere. Cioè, non voglio dire che il tuo nome fa ridere... insomma ecco...
    Vabbè. Chiedo scusa ai Piero e ai Serafino.
    E grazie mille per avere apprezzato.
    Simone
     
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  13. Giurista81
     
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    CONSIDERAZIONI GENERALI

    Il soggetto è buonissimo (soprattutto per le intenzioni che ci stanno sotto), lo sviluppo e soprattutto la forma invece sono ampiamente perfezionabili. Attenzione alla punteggiatura, mi sembra da ritoccare, e anche alla fluidità dei periodi.
    Finale un po’ fracassone (parlo del mutamento di comportamento della farfalla protagonista).
    Il voto è due, ma il soggetto ha potenzialità per passare a tre.

    Voto: 2

    CONSIDERAZIONI SPECIFICHE

    “presentendo che sarebbe“ è corretto, ma potresti utilizzare un verbo migliore.

    “ - Hanno picchiato a sangue mio cugino! - Hanno rapinato l’amica di mia sorella!”. Io taglierei queste specificazioni (creano confusione in chi legge: a prima vista, sembra che sia la falena a parlare).

    “ - Te le posso dire due parole?” avrei messo un più diretto “posso dirti due parole”.

    “ - Fermati un momento. – insisteva la falena.” Metterei il passato remoto.

    “ - Serafino. – fece la farfalla con un fil di voce” dopo serafino nn ci va il punto.

    “ la terribile Piero la falena” Non potevi mettere un nome femminile? Dopo Piero ci va una virgola

    “ Serafino la farfalla annuiva terrorizzato” la farfalla va messa tra due virgole.

    “ Farfalle con farfalle falene con falene” virgola dopo la seconda “farfalle”.

    “ si bloccarono come le belle statuine” belle statuine mi fa venire in mente il mio ex allenatore che si incacchia parlando degli errori difensivi commessi dalla mia vecchia squadra di calcetto.

    “ Le farfalle stanche morte si addormentavano in piedi, ma nessuno”. Forse “nessuna”

    “ Epperfavore!”. È corretto scritto così?

    “ sognava farfalle e falene che svolazzavano felice al chiaro di luna”. Forse “felici”

    “ una farfalla eh” virgola dopo farfalla.
     
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  14. VdB
     
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    Ciao Esimon!
    SPOILER (click to view)
    Ragione o non ragione sei tu che alla fine devi ragionarci, l'appunto era sul modo in cui cambia opinione, senza dare indicazioni, ma dato che è un voltafaccia, e tale sia. L'appunto che rimaneva importante per me era il riferimento alla vita delle falene\farfalle, che usano sedie e divani, e non magari ramoscelli o foglie...
    Il finale era una questione di gusti. Il confronto, come già detto serve (almeno a me di sicuro) :D

    Ciao
     
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  15. esimon
     
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    @ VdB:
    I tre punti esclamativi, vero?
    Ho ricontrollato il messaggio per vedere dove potevo aver dato l'impressione di essermi diciamo inalberato, e mi sa che quei tre punti esclamativi ingannano. Ti chiedo scusa, voleva essere una risposta divertita, leggila come un'esasperazione esasperata, l'ho scritta in fretta e... bum! Effetto contrario. :(
    Penso possa capitare, considerato che comunichiamo in forma scritta. Mi dispiace, e sai che al confronto, e ai tuoi commenti, ci tengo anch'io.
    Pace? :rolleyes:
    @ Giurista:
    Grazie per avermi dedicato il tuo tempo e per aver commentato. :) Ci rifletterò su.
    Ciao
     
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28 replies since 3/11/2008, 14:14   532 views
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