IL SOTTILE FILO GIALLO
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IL SOTTILE FILO GIALLO

di Grazia Gironella - battute 22k

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  1. tar-alima
     
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    IL RACCONTO E' STATO RIMOSSO



    Edited by tar-alima - 10/2/2009, 14:30
     
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  2. shivan01
     
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    rompo il ghiaccio.
    Siamo sul tuo solito stile, ormai un maturo marchio di fabbrica. Ho notato come tu riesca a gestire ripetizioni che in bocca a me o altri suonerebbero stridenti facendole invece andare benissimo. Inutile ripeterlo, sei brava.

    Note in spoiler.
    SPOILER (click to view)
    Silenzio. Non capita spesso che i miei amici stiano zitti in simultanea. Sarà il caso di tirare fuori i Kleenex per asciugare la loro bava? Accidenti, però. Questa è bella per davvero.

    questa frase non mi suona. Non so, a un certo punto sembrava ci fosse un cambio di soggetto. Non è così, ovviamente, ma dovresti semplificare secondo me.

    «Casca giusto...»

    questa non so cosa voglia dire, è gergale?


    tra la parte del primo incontro e quella in cui si lasciano manca un pezzo. Se compra un regalo per un amico gay lei poteva pensare che anche lui lo fosse. Sarebbe stato divertente vedere come lui le avrebbe spiegato contemporaneamente di non essere gay e contemporaneamente single.
    E poi lei lo lascia un po' troppo alla svelta


    Dove cazzo sei? Ian!»
    Chiudo la comunicazione. Non ci sono, no.

    mi sa che non va. "Dove cazzo sei" non fa scopa con "Non ci sono". Dovresti sostituire la prima parte con un "Ci sei?" eventualmente arricchito con un "cazzo" :asd:


    e giocare a esprimere i desideri. Però quel gioco mi piace poco

    questa mi sa che è proprio una ripetizione, potresti provare a cambiare la seconda parte


    è il classico cerchio della vita, stavolta in chiave caffettiera USAM. Cliché un po' visto ma va bene. Poi, io sono l'ultimo a poter parlare.

    Veniamo al voto. Come sai al tuo stile io appioppo sempre 4, perché è proprio bello. La storia però non mi ha convinto granché. Ci sono alcuni passaggi deboli, a mio avviso.

    SPOILER (click to view)
    uno te l'ho già detto, è quello del "gay"
    poi quando il ragazzino porta la caffettiera alla signora, boh, tutta quella parte sull'ingegneria non ci sta molto dentro, soprattutto perché, a quanto ho capito, Amin è piccolo.
    Infine quando la signora regala la caffettiera alla ragazza. Il perché sorrida si capisce, ma lì andava calcata la cosa con una serie di pensieri, considerazioni, sguardi, cose così


    In sostanza faccio media ed è un 3.

    ciao



     
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  3. Paolo_DP77
     
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    Ciao,
    come gli altri scritto bene e con carattere. Ben caratterizzati i personaggi, con cui si empatizza dopo due righe. La storia è interessante con le vite dei personaggi che si intrecciano su un unico filo "giallo" conduttore.
    Alla storia forse manca ancora qualcosa per essere perfetta, si poteva anche intrecciarla di più, cercare un maggior incastro, oppure approfondire il tema dell'"oggetto con l'anima" - molto interessante, perché l'oggetto diviene quasi magico, infatti lo paragoni alla lampada di aladino - che secondo me rimane un po' poco sfruttato.

    Qualche opinione personale sul testo.

    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Su “cazzo” il telefono passa di colpo in viva voce. Sono mesi che ha questo difetto, dovrò decidermi a comprarne uno nuovo. Lo scuoto, premo qualche tasto. Niente.

    Avrebbe un effetto migliore se il difetto del telefono fosse stato anticipato. Messo così infatti, ti tocca giustificarlo e spiegare, il che spezza un pochino il ritmo del dialogo.

    CITAZIONE
    Quando c’era Red

    Red... si riferisce al marito Raimondo? non mi suona molto bene detto da una anziana.

    CITAZIONE
    Nemmeno tu eri tanto prodigo a regali

    Credo si dica "prodigo di regali".

    CITAZIONE
    «Lei è davvero gentile, signora, ma non era il caso di disturbarsi. In fondo l’ho solo aiutata a portare a casa la spesa.»

    Questa informazione sulla spesa la metterei fuori dal dialogo.

    CITAZIONE
    Sto bene, non si preoccupi. Una volta avevo anch’io una caffettiera quasi identica a questa, sa?

    Mh, una caffettiera asimmetrica gialla a palline viola... direi un oggetto inconfondibile. Perciò quel quasi identica sembra strano. Cioè, sembra strano sopratutto che lei non si chieda immediatamente da dove venga quell'oggetto... non le viene subito il dubbio che sia proprio la stessa caffettiera uscita dal suo negozio?

    In generale, il dialogo finale mi lascia qualche dubbio, perché la ragazza si innervosisce, sembra infastidita, ma poi segue proprio i consigli della donna.


    Voto 3 e complimenti dovuti
     
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  4. tar-alima
     
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    Grazie a tutti e due, vado a controllare e modificare il racconto in base a quello che mi avete segnalato. :)

    @Paolo: il bambino me lo immagino sugli otto, nove anni. Credo che a quell'età qualche sogno sul futuro possa starci.
    Per la caffettiera, tolgo il "quasi". Lei in realtà pensa che sia la stessa, ma non può esserne certa, e non è carino dirlo alla proprietaria!

    Ah, mi sa che uno di voi non abbia votato.
     
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  5. Paola_Milli
     
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    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Ah, mi sa che uno di voi non abbia votato.

    abbia? :blink:
     
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  6. shivan01
     
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    è Paolo
    io ho votato
     
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  7. tar-alima
     
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    x Paola:

    SPOILER (click to view)
    Ehm... che io sappia si usa anche il congiuntivo... no?
     
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  8. Paola_Milli
     
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    SPOILER (click to view)
    probabile, ma mi suona davvero stonato... magari mi sbaglio :P
     
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  9. Paolo_DP77
     
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    :azz: ho votato adesso
     
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  10. tar-alima
     
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    Beccato. :P

    Era per Nicola il chiarimento sul bambino, sto pasticciando... va bè...
    Ah, Red è il gatto.

    La ragazza obbedisce alla Mazzanti quando capisce il significato del discorso della donna: i giudizi affrettati sono sciocchi, come sciocca è stata lei a mandare a spendere Ian senza dargli il tempo di spiegarsi.
     
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  11. federica68
     
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    Ciao Grazia
    non dico niente sullo stile, lo sai che è sempre ottimo secondo me

    però sono un po' perplessa sulla storia.
    La prima parte mi sembra squilibrata rispetto al resto. Gli amici cazzeggiano più o meno allegramente per troppo tempo, inteso come quantità di battute, rispetto alle scene del bambino e della vecchietta e anche rispetto alla storia di Ian con Lara, compreso il finale, direi.

    il ritmo mi risulta molto spezzettato, non solo da un punto di vista della lettura ma anche dell'empatizzazione, come se avessi voluto mettere troppa carne al fuoco per lo spazio che avevi, e ti fossi trovata costretta a dare solo dei brevi flash senza poter approfondire nulla, e alla fine non sono riuscita a parteggiare per nessuno dei personaggi.

    proverei ad amalgamare meglio i vari spezzoni, tenendo come filo conduttore un personaggio piuttosto che la caffettiera. Magari la caffettiera potrebbe seguire il personaggio scelto, non saprei...

    secondo me è un racconto che per essere sviluppato appieno avrebbe bisogno di essere molto ampliato

    così metto 2, anche se lo stile sarebbe da 4
     
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  12. tar-alima
     
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    Ciao Fede.
    Mi capita spesso di sentirmi dire che quello che scrivo andrebbe ampliato; può darsi che io abbia difficoltà a sviluppare le storie, però mi piace anche lasciare parte del lavoro di fantasia al lettore (a me piace, quando leggo).
    Certo che se il lettore non gradisce, forse qualcosa non va... :unsure:
    Approfondirò.
    Le figure del bambino e della donna anziana sono di transito, per così dire, quindi credo mi piacciano così, appena tratteggiate. Invece è sottosviluppata la figura di Lara nel finale, e questo squilibra il tutto, come hai detto anche tu.
    Adesso modifico il dialogo finale per farla un po' venire fuori. Essere una bella ragazza che porta le borse alle vecchiette non è poi molto, per un personaggio...
    Grazie della lettura. ^_^
     
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  13. federica68
     
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    CITAZIONE (tar-alima @ 11/1/2009, 10:30)
    Mi capita spesso di sentirmi dire che quello che scrivo andrebbe ampliato; può darsi che io abbia difficoltà a sviluppare le storie, però mi piace anche lasciare parte del lavoro di fantasia al lettore (a me piace, quando leggo).

    mah, non credo che tu abbia difficoltà in quel senso
    e non è nemmeno che il non detto non si capisca. Si capisce anzi benissimo. Il lettore immagina tutto il retroscena.
    A parte che a me sarebbe piaciuto più leggerlo che immaginarlo, ma forse questa è solo questione di gusti personali, ma credo che in questo caso ci sia proprio la necessità di vedere più focalizzati i personaggi principali... non so come dire: c'è l'introduzione dei ragazzi, poi si galoppa velocemente verso la fine con vari flash accesi e subito spenti, senza che l'articolata introduzione iniziale sia approdata alla narrazione di una vera storia. Il non detto, qui, è proprio la storia. In questo senso intendevo che a mio parere potresti ampliarlo un po'. :sospysi:

    comunque tieni conto che si tratta sempre solo di un parere personale :D

    bacio
     
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  14. Daniele_QM
     
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    L'inizio è folgorante, mi ha subito preso, ma ho storto il naso quando la scena è cambiata e il soggetto era un altro... finché non ho capito che il soggetto è in realtà la caffettiera. Allora tutto è quadrato.
    Scrivi benissimo, la letture è veloce e piacevole.
    Non è originalissima ma funziona.
    Ti do un 3 pieno. :)
     
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  15. x_LUIS_x
     
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    Ciao!
    Beh, ho letto solo tre tuoi racconti (e questo non fa eccezione) e ogni volta rimango a bocca aperta => perchè scrivi TROPPO bene.
    Non si tratta solo della forma, quella, in fondo, s'impara.
    Invece tu hai un tuo stile, una tua metrica, si sente la tua anima che scorre tra le parole, riesci a tirar fuori delle metafore che mozzano il fiato.
    Questo è un dono, non s'impara.
    Vorrei tornare indietro al Liceo e sguinzagliarti contro la mia ex professoressa d'Italiano (chissà che sfida sarebbe => era molto brava!).

    Cosa posso dire, invece, della storia che racconti?
    Ecco => qui ho delle perplessità.
    L'idea alla base del racconto non era malaccio, da tre, tiè! Carina l'idea della caffettiera che girava girava!
    Nonostante tutto il racconto è solo "carino", non mi è apparso avvincente come speravo all'inizio, è slegato ( è "quantizzato") e, se vogliamo, il finale non è questo fulmine di guerra che ti saresti aspettato.

    Perchè? Ragionandoci su, sono arrivato a questa conclusione: ho l'impressione che il tuo punto debole sia => l'intreccio! Ossia come descrivere la sequenza degli eventi.
    Non è un caso che (parlando da lettore di solo 3 dei tuoi racconti, quindi con tutta la statistica che vale, eh!) tu riesca a dare il massimo di te stessa più nei racconti "introspettivi" dove il bisogno dell'intreccio è minore. Per esempio mi era piaciuto molto di più quello dello scorso mese. Se non avessi sterzato sul ciabattino!

    Attenzione!
    Dico queste cose ovviamente dal basso in alto, da comune lettore, da persona che se avesse da puntare 100 euro (tanto non ce li ho) li punterei su di te!
    (Nota: prima che qualcuno spinga il pulsante "TABU" => questa della scommessa è una metafora).
    Comprì?
    Ah, rimane il voto! 6 per lo stile, 3 per il contenuto, due per l'intreccio
    Dato che l'altra volta avevo arrotontato per difetto mi pare giusto arrotondare in eccesso. Do 4!

    Ciao!
    L!
     
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36 replies since 7/1/2009, 17:11   595 views
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