Perpetua Gloria Dictatoris
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Perpetua Gloria Dictatoris

di Antonino Alessandro Storico-Fantastico 18400 car

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  1. Alessanto
     
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    RACCONTO RIMOSSO.
    Mi dispiace.

    Edited by Alessanto - 15/9/2009, 20:30
     
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  2. Paola_Milli
     
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    SPOILER (click to view)
    Rispetto alla versione che ne avevo letto tempo fa, è notevolmente migliorato.
    L'ambientazione risulta più curata e ben caratterizzata. Abbiamo Fede con i greci, adesso pure Antonino con i romani, ottimo! :)
    Lo spessore di Bruto come personaggio è notevole - come la sua introspezione e l'evoluzione a cui va incontro.
    Gli eventi vengono narrati con una logica più precisa, anche se il salti temporali sono un attimo azzardati. Forse sarebbe stato meglio mettere qualche data, dare qualche riferimento in più al lettore. Quanto tempo passa tra i primi incubi e quando beve la pozione? E dopo, quanto tempo ci vuole per organizzare l'attentato? Sono informazioni che mi sono mancate...
    Buono il lavoro sulle descrizioni che sono spesso "in corsa", senza togliere troppo spazio all'azione.
    Una noto estremamente positiva è che hai reso giustizia anche all'antagonista, nella prima versione solo accennato, creando una classica storia di conflitto che ci sta davvero bene.
    Anche i dialoghi sono ok.
    La scena dell'uccisione di Cesare è la migliore di tutto il racconto. Liscia, concisa, non una parola di troppo. Ottima.
    E quindi veniamo al però - e lo so, c'è un però, non mi ci restare troppo male -.
    E' un po' gonfio di aggettivi. Ok, è un nobile acculturato che racconta i suoi deliri e la sua storia, quindi non deve parlare come un popolano ignorante. Ma diventa pesante... Nonostante tutto il lavoro che fai per evitare il rallentamento dell'azione e quello inerente all'analisi introspettiva di Bruto che giustifica per bene tutti suoi atti, ti zappi i piedi da solo con questa aggettivazione ridondante.

    Uffa. 3 è troppo poco, 4 è troppo.
    Ma oggi sono buona, 4



    Varie
    dell’ indulgenza - spazio dopo l'apostrofo
    senato - non va scritto maiuscolo? queste cose non le so... :P
    Pensavo già al momento in cui, lasciato quel luogo di vecchi pederasti e uomini rammolliti dal denaro, avrei chiuso gli occhi sperando che Sonno mi portasse sul palmo della mano. Presagivo, invece, che non sarebbe accaduto. - non è meglio "anelavo già...", visto che ha comunque un presagio negativo su questo pensiero?
    «Vino, subito.» dissi a un servitore. - via il punto da dentro le caporali
    un’anfora di cui ruppi il sigillo io stesso. - io stesso non serve, oppure dici "di cui io stesso ruppi il sigillo"
    Ero in difficoltà, non avevo alcun motivo per rifiutare l’offerta, e poi lo desideravo? - il punto di domanda non mi convince, sorry
    «Sono felice di sentirtelo dire.» rispose con un sorriso untuoso. - via il punto da dentro le caporali
    «Come desideri. Il mio padrone vuole che tu sappia che ti considererà sciolto dall’impegno, se anche non ne facessi uso » disse posando l’ ampolla sul pavimento «Ti auguro che la dea fortuna possa guardarti sempre con occhio benevolo.»
    Si voltò e uscì dalla stanza, lasciandomi solo con i miei dubbi.- punto dopo pavimento
    le urla dalla mia gola enfiata - azz, aulicissimo. ho dovuto andare a vedere sul vocabolario che vuol dire enfiata. che ignorante di donna... :P
    La sofferenza, liberatasi dai bui vincoli notturni, fluiva libera anche nelle ore diurne. - ripetizione libaratasi - libera
    Con questa inutile invocazione il grande Bruto, onorevole romano che si era opposto alla tirannia della plebe, chiudeva gli occhi prima del sonno. - cambio di prospettiva, torna alla prima persona :) "Con questa inutile invocazione, io, il grande Bruto, onorevole romano che si era opposto alla tirannia della plebe, chiudevo gli occhi prima del sonno.
    Mi ridestai la mattina successiva. Non appena aprii gli occhi mi fu chiaro il da farsi. ***
    Quella notte, come le precedenti, dormii tranquillo; da tempo non c’erano più incubi a tormentarmi.- questo salto temporale è un filo azzardato, non si capisce bene quanto tempo sia passato e, secondo me, è un po' un male...
    Dopo alcuni minuti, meditabondo giunsi al teatro. - metterei una virgola anche dopo meditabondo
    Contemplai, pago, la nostra opera: il grande Caio Giulio Cesare giaceva lì ai piedi della statua di Pompeo Magno, suo acerrimo nemico.
    Sorrisi. Ci disperdemmo nelle sale del teatro di Pompeo e, poi, nelle strade strette e tortuose che portavano al Campidoglio. - ripetizione di Pompeo
    Ma non rimprovero a me stesso l’omicidio di un uomostende ora innanzi a me come un rotolo di pergamena: per due volte i romani hanno combattuto gli uni contro gli altri, i traditori di Roma contro gli uccisori di Cesare, dandosi battaglia fino alla morte.
    Davanti a me un cumulo di cadaveri, intrecciati tra loro come i figli di Laocoonte ai serpenti marini di Poseidone.
    Ho pagato il prezzo pattuito per sfuggire al terrore dell’anima e alla dolenza della carne ed ecco il mio incubo prendere vita davanti a me.
    Il fiero Cassio è morto venti giorni fa.
    Da quella collina, dove hanno rinvenuto il corpo, aveva contemplato la sua sconfitta, intanto che io sottraevo tre insegne a Ottaviano.
    Ho pianto la sua perdita; la spada amica ha, infine, sottratto a Roma un uomo meritevole di più gloria. L’ultimo dei romani ha chiuso gli occhi nell’onta di una falsa disfatta. Non ho potuto nemmeno rendergli omaggio davanti all’esercito: dovevo preservarne il morale.
    Ora i miei uomini sono in fuga e i soldati dei vincitori hanno raggiunto le porte dell’accampamento.
    Sto fuggendo ancora. - copia incollato due volte :)
    l’ afflizione - spazio dopo l'apostrofo
    e io, dietro tua richiesta, come il più umile dei servi, ti ho aiutato.»
    «Giove, aiutami!» - ripetizione aiutato - aiutami
    Crollo a terra nella polvere.- toglila, non serve

    NB: non ti sei autovotato per scelta o dimenticanza?

    Edited by Paola_Milli - 5/6/2009, 10:39
     
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  3. Alessanto
     
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    CITAZIONE (Paola_Milli @ 5/6/2009, 10:00)
    SPOILER (click to view)
    Rispetto alla versione che ne avevo letto tempo fa, è notevolmente migliorato.
    L'ambientazione risulta più curata e ben caratterizzata. Abbiamo Fede con i greci, adesso pure Antonino con i romani, ottimo! :)
    Lo spessore di Bruto come personaggio è notevole - come la sua introspezione e l'evoluzione a cui va incontro.
    Gli eventi vengono narrati con una logica più precisa, anche se il salti temporali sono un attimo azzardati. Forse sarebbe stato meglio mettere qualche data, dare qualche riferimento in più al lettore. Quanto tempo passa tra i primi incubi e quando beve la pozione? E dopo, quanto tempo ci vuole per organizzare l'attentato? Sono informazioni che mi sono mancate...
    Buono il lavoro sulle descrizioni che sono spesso "in corsa", senza togliere troppo spazio all'azione.
    Una noto estremamente positiva è che hai reso giustizia anche all'antagonista, nella prima versione solo accennato, creando una classica storia di conflitto che ci sta davvero bene.
    Anche i dialoghi sono ok.
    La scena dell'uccisione di Cesare è la migliore di tutto il racconto. Liscia, concisa, non una parola di troppo. Ottima.
    E quindi veniamo al però - e lo so, c'è un però, non mi ci restare troppo male -.
    E' un po' gonfio di aggettivi. Ok, è un nobile acculturato che racconta i suoi deliri e la sua storia, quindi non deve parlare come un popolano ignorante. Ma diventa pesante... Nonostante tutto il lavoro che fai per evitare il rallentamento dell'azione e quello inerente all'analisi introspettiva di Bruto che giustifica per bene tutti suoi atti, ti zappi i piedi da solo con questa aggettivazione ridondante.

    Uffa. 3 è troppo poco, 4 è troppo.
    Ma oggi sono buona, 4



    NB: non ti sei autovotato per scelta o dimenticanza?

    Dimenticanza. :lol:
    Grazie del voto.
    Sono molto soddisfatto!


    CITAZIONE (Paola_Milli @ 5/6/2009, 10:00)
    SPOILER (click to view)
    Rispetto alla versione che ne avevo letto tempo fa, è notevolmente migliorato.
    L'ambientazione risulta più curata e ben caratterizzata. Abbiamo Fede con i greci, adesso pure Antonino con i romani, ottimo! :)
    Lo spessore di Bruto come personaggio è notevole - come la sua introspezione e l'evoluzione a cui va incontro.
    Gli eventi vengono narrati con una logica più precisa, anche se il salti temporali sono un attimo azzardati. Forse sarebbe stato meglio mettere qualche data, dare qualche riferimento in più al lettore. Quanto tempo passa tra i primi incubi e quando beve la pozione? E dopo, quanto tempo ci vuole per organizzare l'attentato? Sono informazioni che mi sono mancate...
    Buono il lavoro sulle descrizioni che sono spesso "in corsa", senza togliere troppo spazio all'azione.
    Una noto estremamente positiva è che hai reso giustizia anche all'antagonista, nella prima versione solo accennato, creando una classica storia di conflitto che ci sta davvero bene.
    Anche i dialoghi sono ok.
    La scena dell'uccisione di Cesare è la migliore di tutto il racconto. Liscia, concisa, non una parola di troppo. Ottima.
    E quindi veniamo al però - e lo so, c'è un però, non mi ci restare troppo male -.
    E' un po' gonfio di aggettivi. Ok, è un nobile acculturato che racconta i suoi deliri e la sua storia, quindi non deve parlare come un popolano ignorante. Ma diventa pesante... Nonostante tutto il lavoro che fai per evitare il rallentamento dell'azione e quello inerente all'analisi introspettiva di Bruto che giustifica per bene tutti suoi atti, ti zappi i piedi da solo con questa aggettivazione ridondante.

    Uffa. 3 è troppo poco, 4 è troppo.
    Ma oggi sono buona, 4



    Varie
    dell’ indulgenza - spazio dopo l'apostrofo
    senato - non va scritto maiuscolo? queste cose non le so... :P
    Pensavo già al momento in cui, lasciato quel luogo di vecchi pederasti e uomini rammolliti dal denaro, avrei chiuso gli occhi sperando che Sonno mi portasse sul palmo della mano. Presagivo, invece, che non sarebbe accaduto. - non è meglio "anelavo già...", visto che ha comunque un presagio negativo su questo pensiero?
    «Vino, subito.» dissi a un servitore. - via il punto da dentro le caporali
    un’anfora di cui ruppi il sigillo io stesso. - io stesso non serve, oppure dici "di cui io stesso ruppi il sigillo"
    Ero in difficoltà, non avevo alcun motivo per rifiutare l’offerta, e poi lo desideravo? - il punto di domanda non mi convince, sorry
    «Sono felice di sentirtelo dire.» rispose con un sorriso untuoso. - via il punto da dentro le caporali
    «Come desideri. Il mio padrone vuole che tu sappia che ti considererà sciolto dall’impegno, se anche non ne facessi uso » disse posando l’ ampolla sul pavimento «Ti auguro che la dea fortuna possa guardarti sempre con occhio benevolo.»
    Si voltò e uscì dalla stanza, lasciandomi solo con i miei dubbi.- punto dopo pavimento
    le urla dalla mia gola enfiata - azz, aulicissimo. ho dovuto andare a vedere sul vocabolario che vuol dire enfiata. che ignorante di donna... :P
    La sofferenza, liberatasi dai bui vincoli notturni, fluiva libera anche nelle ore diurne. - ripetizione libaratasi - libera
    Con questa inutile invocazione il grande Bruto, onorevole romano che si era opposto alla tirannia della plebe, chiudeva gli occhi prima del sonno. - cambio di prospettiva, torna alla prima persona :) "Con questa inutile invocazione, io, il grande Bruto, onorevole romano che si era opposto alla tirannia della plebe, chiudevo gli occhi prima del sonno.
    Mi ridestai la mattina successiva. Non appena aprii gli occhi mi fu chiaro il da farsi. ***
    Quella notte, come le precedenti, dormii tranquillo; da tempo non c’erano più incubi a tormentarmi.- questo salto temporale è un filo azzardato, non si capisce bene quanto tempo sia passato e, secondo me, è un po' un male...
    Dopo alcuni minuti, meditabondo giunsi al teatro. - metterei una virgola anche dopo meditabondo
    Contemplai, pago, la nostra opera: il grande Caio Giulio Cesare giaceva lì ai piedi della statua di Pompeo Magno, suo acerrimo nemico.
    Sorrisi. Ci disperdemmo nelle sale del teatro di Pompeo e, poi, nelle strade strette e tortuose che portavano al Campidoglio. - ripetizione di Pompeo
    Ma non rimprovero a me stesso l’omicidio di un uomostende ora innanzi a me come un rotolo di pergamena: per due volte i romani hanno combattuto gli uni contro gli altri, i traditori di Roma contro gli uccisori di Cesare, dandosi battaglia fino alla morte.
    Davanti a me un cumulo di cadaveri, intrecciati tra loro come i figli di Laocoonte ai serpenti marini di Poseidone.
    Ho pagato il prezzo pattuito per sfuggire al terrore dell’anima e alla dolenza della carne ed ecco il mio incubo prendere vita davanti a me.
    Il fiero Cassio è morto venti giorni fa.
    Da quella collina, dove hanno rinvenuto il corpo, aveva contemplato la sua sconfitta, intanto che io sottraevo tre insegne a Ottaviano.
    Ho pianto la sua perdita; la spada amica ha, infine, sottratto a Roma un uomo meritevole di più gloria. L’ultimo dei romani ha chiuso gli occhi nell’onta di una falsa disfatta. Non ho potuto nemmeno rendergli omaggio davanti all’esercito: dovevo preservarne il morale.
    Ora i miei uomini sono in fuga e i soldati dei vincitori hanno raggiunto le porte dell’accampamento.
    Sto fuggendo ancora. - copia incollato due volte :)
    l’ afflizione - spazio dopo l'apostrofo
    e io, dietro tua richiesta, come il più umile dei servi, ti ho aiutato.»
    «Giove, aiutami!» - ripetizione aiutato - aiutami
    Crollo a terra nella polvere.- toglila, non serve

    NB: non ti sei autovotato per scelta o dimenticanza?

    Mi scuso per il doppia copia-incolla...
    Stamattina ho avuto problemi con il Chrome (mi è andato in crash due volte)...

    EDIT
    Ho tolto un pò di errorini sparsi.
    Per il resto (in particolare sul salto temporale) si rifletto un pò.

    Edited by Alessanto - 5/6/2009, 13:11
     
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  4. Paola_Milli
     
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    Non si usa Chrome! :P
     
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  5. Alessanto
     
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    CITAZIONE (Paola_Milli @ 5/6/2009, 13:08)
    Non si usa Chrome! :P

    Lo sai che ho scoperto che con explorer non ci sono problemi?
    Con il Chrome faccio il copia da Word e poi nell'incollare sul forum salta pezzi.
    Mah!
    :wacko:
     
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    Un'interpretazione interessante ^_^
    Occhio che ci sono degli spazi di troppo qua e là, uno che manca (dopo i puntini di sospensione in "«…e perciò, sommo Bruto, se tu volessi accordargli il tuo favore, te ne sarei grato.»") e diversi "sì" avverbio non accentati.
    Trovo improbabile che Bruto faccia riferimento ai serpenti di "Poseidone", che è un dio greco, e non mi convince troppo tutta la spiegazione del sogno e della promessa di concedere l'anima a posteriori, non è molto utile ai fini della narrazione e sembra piazzata lì solo per far capire cosa sia successo nel sogno, anche se non è davvero necessario (basterebbe qualche accenno).
    Nel complesso lo trovo da 3, comunque.
     
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  7. Alessanto
     
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    CITAZIONE (CMT @ 6/6/2009, 13:40)
    Un'interpretazione interessante ^_^
    Occhio che ci sono degli spazi di troppo qua e là, uno che manca (dopo i puntini di sospensione in "«…e perciò, sommo Bruto, se tu volessi accordargli il tuo favore, te ne sarei grato.»") e diversi "sì" avverbio non accentati.
    Trovo improbabile che Bruto faccia riferimento ai serpenti di "Poseidone", che è un dio greco, e non mi convince troppo tutta la spiegazione del sogno e della promessa di concedere l'anima a posteriori, non è molto utile ai fini della narrazione e sembra piazzata lì solo per far capire cosa sia successo nel sogno, anche se non è davvero necessario (basterebbe qualche accenno).
    Nel complesso lo trovo da 3, comunque.

    Grazie! :D
    Ho tolto qualche spazio e ho messo gli accenti ai "sì".
    Questo copia-incolla mi sta facendo uscire pazzo! :(
     
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  8. Daniele_QM
     
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    Allora, c'è un'idea di fondo che è buona, interessante davvero. Tuttavia ho trovato lo svolgimento della storia davvero molto lento, lo stile pomposo, a tratti di non immediata comprensione. in alcuni tratti ho dovuto rileggere.
    SPOILER (click to view)
    Ho trovato un po' inutile il tratto in cui, nell'uccisione di Cesare, tu non lo nomini, poiché è più che evidente, sin dal momento in cui sappiamo che lui è Bruto, che stai raccontando dell'assassinio di Cesare. E' come se tu avessi voluto creare una sorta di suspence che in realtà non c'è, perché immaginiamo tutto. O meglio, non lo immaginiamo, lo sappiamo dalla Storia.
    Il punto è che non è molto chiaro se il tuo intento sia stato quello di creare un retroscena sovrannaturale all'assassinio - quasi a voler giustificare Bruto - o piuttosto voler scrivere di un patto con il diavolo partendo da un fatto Storico noto a tutti. Mi spiego meglio: quale valore volevi dare al patto? Se intendevi semplicemente usarlo come escamotage per giustificare l'atto di Bruto, allora va bene così. Se volevi dare una sfaccettatura sovrannaturale alla vicenda, hai inserito pochi elementi e il tutto, se da una parte viene spiegato nel finale, dall'altra rimane un po' insipido perché ci troviamo di fronte a un racconto Storico che storico non è più - o non è più di tanto, colorato dall'inserimento di questi elementi "diabolici". Se il tuo intento era di dare rilievo al patto, la spiegazione finale è troppo abbozzata. Mi sarebbe piaciuto che il "servitore" del diavolo e Bruto avessero uno scambio più efficace.
    Il fatto che Bruto beva la pozione, coi tempi che correvano allora, è alquanto improbabile. Molto più realistico sarebbe stato far bere un sorso a un suo servitore per esser certo che non fosse avvelenata.

    Alla luce di tutto ciò, il mio voto si assesta sul 2 (forse qualcosina in più, ma non arriva al 3)
     
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  9. Alessanto
     
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    SPOILER (click to view)
    Il punto è che non è molto chiaro se il tuo intento sia stato quello di creare un retroscena sovrannaturale all'assassinio - quasi a voler giustificare Bruto - o piuttosto voler scrivere di un patto con il diavolo partendo da un fatto Storico noto a tutti. Mi spiego meglio: quale valore volevi dare al patto? Se intendevi semplicemente usarlo come escamotage per giustificare l'atto di Bruto, allora va bene così.

    Perfetto!
    Era proprio questo. L'idea che dietro un'azione dell'uomo ci sia qualcosa di demoniaco e che quindi tutto ciò che è successo è un suo risultato era quella che volevo mettere in evidenza.

    Il fatto che Bruto beva la pozione, coi tempi che correvano allora, è alquanto improbabile. Molto più realistico sarebbe stato far bere un sorso a un suo servitore per esser certo che non fosse avvelenata.

    Lui, infatti, non la beve subito.
    Ma la disperazione dell'ultima notte lo costringe a farlo, fregandosene di tutto.


    Grazie per la lettura!
     
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  10. ferru
     
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    Ciao Alessanto:
    SPOILER (click to view)
    Scrivere un racconto storico, per il sottoscritto, richiede, oltre a una specifica cultura, una notevola capacità d'immedesimazione. Purtroppo non ci trovo la seconda e il racconto, sebbene sia supportato da un buon linguaggio, mi appare freddo e simile a molte altre storie del genere.
    C'è qualche segno di punteggiatura fuori posto.
    Inoltre, Lignaggio credo sia un termine d'origine francese; non credo sia adatto nella testa di Bruto.
    Anche la metafora iniziale sui serpenti la trovo fuori luogo. Mi sembra un'immagine troppo moderna e televisiva (per un erpetologo è un'impresa filmare un accoppiamento di serpenti); potevi essere più vago, oppure metterci qualche collegamento a Esculapio per renderlo più veritiero.
    Il mio voto è due, comunque


    Ciao Ferruccio Gianola

    Edited by ferru - 8/6/2009, 16:14
     
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  11. Alessanto
     
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    CITAZIONE (ferru @ 8/6/2009, 11:14)
    Ciao Alessanto:
    SPOILER (click to view)
    Scrivere un racconto storico, per il sottoscritto, richiede, oltre a una specifica cultura, una notevola capacità d'immedesimazione. Purtroppo non ci trovo la seconda e il racconto, sebbene sia supportato da un buon linguaggio, mi appare freddo e simile a molte altre storie del genere.
    C'è qualche segno di punteggiatura fuori posto.
    Inoltre, Lignaggio credo sia un termine d'origine francese; non credo sia adatto nella testa di Bruto.
    Anche la metafora iniziale sui serpenti la trovo fuori luogo. Mi sembra un'immagine troppo moderna e televisiva (per un erpetologo è un'impresa filmare un'accoppiamento di serpenti); potevi essere più vago, oppure metterci qualche collegamento a Esculapio.
    Il mio voto è due, comunque


    Ciao Ferruccio Gianola

    Grazie delle precisazioni!
    Questo sì che è fare le pulci a un racconto!

    Edited by Alessanto - 8/6/2009, 12:32
     
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  12. Fini Tocchi Alati
     
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    Bel racconto che però mi ha lasciato un po' perplesso.

    La figura di Bruto, peraltro come emerge da quello che Bruto stesso narra, secondo me, è troppo positiva per la riprovevolezza del gesto che compie. Ancor più, visto che lui stesso, a un certo punto, si rende conto di tanta ingiustizia. (a mio avviso, esagera per quello che osservo in seguito.)
    Nella prima parte del racconto, pare che sia Bruto l'eroe positivo e Cesare uno spregevole dittatore.
    Alla fine, invece, mi sembra che le parti si invertano senza sfumature.

    Oltretutto, dal racconto emerge una condanna eccessiva di Bruto, per come sono stati narrati i fatti.
    In fondo, Bruto ogni notte veniva martoriato, lacerato, dilaniato.
    Si può dire che ogni notte soffriva le pene dell'inferno :B): .
    Quindi, io non me la sentirei di condannarlo troppo se ha fatto quello che ha fatto. Altro che libero di scegliere: secondo me, c'è stato proprio costretto!

    Non so se sono riuscito a spiegare le mie sensazioni.

    Resta comunque, un buon racconto, scritto, peraltro, molto bene.

    Il mio voto è un abbondante 2.

    Ciao.

     
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  13. Alessanto
     
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    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 9/6/2009, 18:36)
    Bel racconto che però mi ha lasciato un po' perplesso.

    La figura di Bruto, peraltro come emerge da quello che Bruto stesso narra, secondo me, è troppo positiva per la riprovevolezza del gesto che compie. Ancor più, visto che lui stesso, a un certo punto, si rende conto di tanta ingiustizia. (a mio avviso, esagera per quello che osservo in seguito.)
    Nella prima parte del racconto, pare che sia Bruto l'eroe positivo e Cesare uno spregevole dittatore.
    Alla fine, invece, mi sembra che le parti si invertano senza sfumature.

    Oltretutto, dal racconto emerge una condanna eccessiva di Bruto, per come sono stati narrati i fatti.
    In fondo, Bruto ogni notte veniva martoriato, lacerato, dilaniato.
    Si può dire che ogni notte soffriva le pene dell'inferno :B): .
    Quindi, io non me la sentirei di condannarlo troppo se ha fatto quello che ha fatto. Altro che libero di scegliere: secondo me, c'è stato proprio costretto!

    Non so se sono riuscito a spiegare le mie sensazioni.

    Resta comunque, un buon racconto, scritto, peraltro, molto bene.

    Il mio voto è un abbondante 2.

    Ciao.

    Grazie per la lettura.
    Piccola considerazione: tieni conto che la narrazione è in prima.
    Secondo me una persona (di più un romano dell'epoca che assiste alla morte di suoi concittadini) può cambiare sentimenti in modo repentino.
    Perchè dovrebbe essere sfumato?
    E poi è lui che si condanna: i suoi sentimenti sono forti, contrastanti.
    Bianco o nero. Arrendersi al dolore, per lui è stato un gesto di mollezza.
    A chi non è capitato di cambiare idea con un semplice passaggio visivo o mentale?
    Altra cosa: trovo molto positivo, dal mio punto di vista, le tue sensazioni anche contrastanti rispetto all'idea del classico Bruto.

    Edited by Alessanto - 9/6/2009, 20:01
     
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  14. Piscu
     
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    premetto che mi piacciono molto le storie che raccontano dei personaggi "dimenticati/condannati" dalla storia, in cui appare il punto di vista di chi è considerato malvagio/stupido/inutile.

    è un bel racconto. ottimo il "prologo" che, se si riesce a capire, fornisce già diversi indizi per interpretare la vicenda. scritto sostanzialmente bene anche se alcune frasi mi sembrano un po' pompose, forse nel tentativo di "arcaicizzare" il lessico.

    c'è qualcosa che stona comunque nella storia. tutto il discorso sul "vendere l'anima", e il fatto che bruto conosca e accetti il patto a cui va incontro... credo che siano tutti elementi di una mitologia prettamente cristiana, più che pagana. cioè, io non sono un esperto, ma non mi pare che nella religione romana ci fosse tutto questo peso dato all'"anima", all'inferno, alle pene eccetera. mi sembra strano che bruto si accordi per non essere tormentato, quando un elemento del genere non fa parte della sua concezione ultraterrena. si è capito qualcosa?

    inoltre anche il fatto della pozione mi convince poco. a parte che uno nella sua posizione non l'avrebbe MAI bevuta. ma in ogni caso, che ruolo ha nella trama? il demone che lo visita potrebbe semplicemente dirgli che ha il potere di liberarlo dagli incubi, senza dargli niente da bere. funzionerebbe comunque.


    appunti:

    "L’ultimo sorso di vino e decisi di non curarmi più della vicenda."
    manca il verbo


    "Ero in difficoltà, non avevo alcun motivo per rifiutare l’offerta, e poi lo desideravo? "
    il punto interrogativo secondo me non ci sta

    "per questo ciò ti ho scelto"
    togliere uno tra questo/ciò

    "una battaglia sempiterna che durerà per l’eternità"
    non è ridondante?



    è un tre.
     
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  15. Alessanto
     
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    CITAZIONE (Piscu @ 10/6/2009, 10:16)
    c'è qualcosa che stona comunque nella storia. tutto il discorso sul "vendere l'anima", e il fatto che bruto conosca e accetti il patto a cui va incontro... credo che siano tutti elementi di una mitologia prettamente cristiana, più che pagana. cioè, io non sono un esperto, ma non mi pare che nella religione romana ci fosse tutto questo peso dato all'"anima", all'inferno, alle pene eccetera. mi sembra strano che bruto si accordi per non essere tormentato, quando un elemento del genere non fa parte della sua concezione ultraterrena. si è capito qualcosa?

    E' chiaro.
    L'idea del "dopo" e della punizione per le azioni fatte in vita è cosa vecchia.

    CITAZIONE (Piscu @ 10/6/2009, 10:16)
    inoltre anche il fatto della pozione mi convince poco. a parte che uno nella sua posizione non l'avrebbe MAI bevuta. ma in ogni caso, che ruolo ha nella trama? il demone che lo visita potrebbe semplicemente dirgli che ha il potere di liberarlo dagli incubi, senza dargli niente da bere. funzionerebbe comunque.

    La pozione è lo strumento: l'atto di volontà (il libero arbitrio cristiano) senza il quale il diavolo (perchè quello è il diavolo nell'accezione più cristiana possibile, e non un demone qualsiasi.) non potrebbe agire.

    Grazie per il voto e per la lettura attenta.
     
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24 replies since 5/6/2009, 07:53   482 views
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