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Sai, l’idea che di base è diabolica, suggestiva e straziante. C’è delicatezza e poesia nel raccontarla, grazia nel ritmo, dolcezza, emozione.
Ottima la struttura a incastro, dagli intenti ineccepibili – per costruzione, senso di attesa – ma che mostra troppo, troppo poco al lettore. Ci sono piccole pennellate, accenni ai personaggi, descrizioni minimali, e anche se poi tutto torna, nel paragrafo conclusivo, ci si deve soffermare troppo, sui singoli passaggi, per poter carpire appieno quanto succede.
Il secondo capitoletto è spiazzante, per esempio, e non si riesce ad afferrare bene quello che succede, chi siano i personaggi, che ci siano due bambine.
Si tratta di immagini, one shot, istantanee che hanno troppo poco background per brillare da sole, pur sempre nell’economia del racconto intero.
Quindi, alla fine clicco 2, perché sono convinto che il racconto necessita di essere ampliato e reso più chiaro (non per forza immediato, semplicemente più chiaro).
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