Un programma divertentissimo
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Un programma divertentissimo

di Alfredo Mogavero, 20mila e passa battute

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  1. bravecharlie
     
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    Questo racconto è il vincitore dell'edizione di Luglio 2009 del concorso Una Storia al Mese.
    Leggi il racconto su XII Online e poi vieni a commentarlo qui sul forum!

    Scarica il racconto dalla sezione Storie >>

    Edited by dadax70 - 2/6/2010, 19:09
     
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  2. trap56
     
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    Ti premetto subito che per me è sempre un peso esprimere valutazioni sui testi altrui: non lo so fare sui miei…
    Detto ciò, nell’insieme mi è sembrato, come dire?, un po’ troppo schematico, quasi manicheo (e tieni conto che condivido in pieno l’assunto di fondo). Tu lo accenni, certo, ma lo lasci troppo in secondo piano, che i ‘cattivi’ sono quelli della TV, ma mica scherzano anche quelli che mandano i filmati per vincere soldoni e quelli che guardano il programma. La tua denuncia alla fine si appunta contro il programma, mentre – a parer mio – usciva meglio una suddivisione di responsabilità fra programma, ‘registi dedlla domenica’ e pubblico che si diverte.
    Mi è parso anche un po’ lungo, nel senso che alla fine perde un po’ di mordente.
    Il fatto che non sia un racconto vero e proprio non sono certo io che te lo posso far rilevare, dato che è una delle critiche che muovono a me!

    Alcune piccole segnalazioni.

    Molto spesso metti la virgola, poi un ‘e’, poi prosegui. E’ chiaro che il tutto è voluto, ma ogni tanto ci vedrei meglio lo spezzare con altri segni di interpunzione.

    Proprio nella prima riga c’è una ripetizione del verbo ‘Era.

    “Io lo avevo fatto con un bambino che sua volta”: ci va la ‘a’.

    Quando parli del ritrovamento del cadavere nel lago, mi pare un po’ eccessivo che in due soli giorni si possa arrivare a tutto quello sfacelo.


     
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    Losco Figuro

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    Premetto che sono tra coloro che il programma in questione (e i suoi vari cloni) hanno smesso di guardarlo da un bel pezzo :D
    Detto questo, un racconto molto ben scritto che prende il via da uno spunto tutto sommato banale per un approfondimento volutamente un po' troppo portato sul macabro ma ben fatto.
    Ti segnalo qualche refuso in giro, per il resto il mio voto è 4.

    CITAZIONE (bravecharlie @ 1/7/2009, 17:48)
    Sapete tutti di che si tratta, no?

    Perché questo presente? D'accordo, non è sbagliato, però stona <_<

    CITAZIONE (bravecharlie @ 1/7/2009, 17:48)
    cadeva dal seggiolone nell'ottandadue

    Qui ti si è raffreddata la tastiera. :rolleyes:

    CITAZIONE (bravecharlie @ 1/7/2009, 17:48)
    adesso poteva essere il vicedirettore di ufficio-vendite.

    Manca un "un". Perché il trattino?

    CITAZIONE (bravecharlie @ 1/7/2009, 17:48)
    Epitaffi in bassa qualità-video

    Altro trattino che non comprendo

    CITAZIONE (bravecharlie @ 1/7/2009, 17:48)
    Non la chiamai nè

    "né"

    CITAZIONE (bravecharlie @ 1/7/2009, 17:48)
    Stavo pensando a questo mentre quella sera guidavo lungo la strada che costeggia un bacino artificiale

    Mi stona questo presente. Anche "la strada", non sarebbe meglio "una strada"? Anche perché poi segui con "un bacino" e torni nel regno dell'indefinito

    CITAZIONE (bravecharlie @ 1/7/2009, 17:48)
    Adesso capivo c'era qualcosa di sbagliato nel programma,

    Manca un "che" (o un qualche segno d'interpunzione) dopo "capivo"

    CITAZIONE (bravecharlie @ 1/7/2009, 17:48)
    si è beccata o un linfoma o ha avuto tre aborti, allora non fa più ridere.

    La prima "o" la eviterei

    CITAZIONE (bravecharlie @ 1/7/2009, 17:48)
    – Svenni in salotto, – disse – e mi portarono all'ospedale. Trauma cranico con emorragia cerebrale interna, dissero i dottori dopo la TAC, un minuscolo

    Qui ci vedrei meglio i due punti o il punto e virgola dopo "TAC"

    CITAZIONE (bravecharlie @ 1/7/2009, 17:48)
    Uno crede che durante quel limbo si nuoti nel buio di un'altra dimensione, e invece io sentivo tutto.

    Quella "e" mi sembra superflua
     
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  4. bravecharlie
     
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    grazie per i commenti. questo racconto l'ho scritto circa 4 mesi fa e ha segnato la fine di un periodo in cui, dopo la lettura di un libro che adesso nemmeno ricordo (ma se lo becco gli faccio vedere io), scrivevo un sacco di frasi dove c'erano le "e" congiunzione dopo la virgola. la cosa ci può anche stare, ma stavo veramente esagerando, ne mettevo troppe. per fortuna è passata. grazie a trap per le sincere parole e a CMT per lo spulcio.

    in "sapete tutti di che si tratta" il presente credo ci voglia in quanto il programma è ancora in onda e il lettore è accomunto al narratore dall'esserne spettatore. insomma, i fatti che la voce narrante racconta sono avvenuti nel passato, ma son riferiti a qualcosa (il programma) che perdura nel presente ed è conosciuto dal lettore. anche per la strada, poco dopo: è ancora lì, anche dopo che l'azione del guidare (al passato) si è esaurita. dire che la strada "costeggiava" è un po' come significare che non costeggia più, mentre invece tutt'oggi costeggia, costeggia eccome (mmm... devo smetterla di correggere il caffè col whiskey prima di pranzo ).
     
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    Losco Figuro

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    CITAZIONE (bravecharlie @ 2/7/2009, 12:34)
    in "sapete tutti di che si tratta" il presente credo ci voglia in quanto il programma è ancora in onda e il lettore è accomunto al narratore dall'esserne spettatore.

    Infatti, sostanzialmente, è corretto. ^_^
    Il problema è la stonatura con "era un programma divertentissimo" che invece è all'imperfetto, e avrebbe le stesse ragioni per essere al presente (anche se comprendo le ragioni per cui non lo sia).

    CITAZIONE (bravecharlie @ 2/7/2009, 12:34)
    Anche per la strada, poco dopo: è ancora lì, anche dopo che l'azione del guidare (al passato) si è esaurita. dire che la strada "costeggiava" è un po' come significare che non costeggia più, mentre invece tutt'oggi costeggia, costeggia eccome.

    Sì, lì il mio problema è un altro.
    "la strada che costeggia il lago Trasimeno" (ammesso che esista) a me va benissimo
    "la strada che costeggia un lago" meno, perché per metà parli di una strada ben precisa e poi passi a un luogo generico e indefinito (e diventa indefinito anche il fatto che ci sia ancora), per cui io direi "una strada che costeggiava un lago" o "la strada che costeggia il lago X"
    (ho usato lago per risparmiare tasti :P)
     
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  6. bravecharlie
     
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    ehi, a questo non avevo mai pensato! hai ragione da vendere, amico. grazie per avermi segnalato 'sta cosa del rapporto temporale con l'indefinitezza spaziale, la terrò bene a mente in futuro, mi hai chiarito le idee.
     
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  7. Alessanto
     
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    Bello. Cos'altro aggiungere? Molto toccante la parte del soldato e quella del bambino. So che dovrebbe essere il contrario (la cosa più grave succede a un'altro personaggio) ma a me è successo così.

    Voto 4.

    PS
    Tra l'altro mi hai dato il modo, nella gestione dei dialoghi, per uscire da un racconto che ho scritto da un pò e che non mi ha mai convinto a pieno nella struttura. ^_^

    PPS
    Quindi questo mese si concorre per il secondo posto, visto che partecipi tu a USAM? :muro:
     
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  8. bravecharlie
     
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    CITAZIONE
    Quindi questo mese si concorre per il secondo posto, visto che partecipi tu a USAM

    ma dai! :o:
     
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  9. Gordon Pym
     
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    Bello, fila discretamente.
    Non so se la vicenda abbia qualche attinenza con la realtà per quanto riguarda il divieto sui filmati che riguardano deceduti, però da uno spunto carino.
    Speriamo solo non si vieti di ironizzare sui vivi in quanto potenziali o futuri morti :D ;)
    Voto 3


    CITAZIONE
    E i vecchi? Gente all'epoca già settantenne, forse malata o comunque alla fine della vita, ripresa in quelli che dovevano essere stati gli ultimi momenti felici delle loro esistenze.

    Qui ci si riferisca a "gente", non a "vecchi", quindi occorrerebbe mettere "della sua" esistenza. A seguire si allude ancora a "vecchi", toglierei quindi "gente".







     
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  10. Peter7413
     
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    Non so se questo mese riesco a postare un racconto, quindi per il momento non metto nessun voto. Ti anticipo però che sarebbe un 1.
    Ti ho appena messo in testa alla mia personale classifica di Minuti Contati, ho un'altissima stima di te, ma questo racconto proprio non funziona. Troppo lungo, troppa retorica spicciola e fastidiosa. Hai un messaggio che vuoi trasmettere? Bene, fallo raccontare dai tuoi personaggi attraverso le loro azioni in modo più trasparente. Secondo me dovresti riscriverlo da zero. Vorrei scriverti di più, ma sono al lavoro. Se riuscirò a partecipare all'USAM di questo mese tornerò sull'argomento.
     
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  11. bravecharlie
     
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    eh, sulla retorica mi sa che hai proprio ragione, Peter, e anche sul "troppe chiacchiere e poca azione" :sisi:

    l'unica cosa di cui son contento è non averlo inviato al "Nella Tela", avevo in effetti dei dubbi sia sullo stile che sullo sviluppo della trama (insomma forse l'idea non era da buttare ma non sono riuscito a renderla al meglio). ti ringrazio per la sincerità, la apprezzo sempre.
     
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  12. Peter7413
     
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    CITAZIONE (bravecharlie @ 3/7/2009, 17:46)
    eh, sulla retorica mi sa che hai proprio ragione, Peter, e anche sul "troppe chiacchiere e poca azione" :sisi:

    l'unica cosa di cui son contento è non averlo inviato al "Nella Tela", avevo in effetti dei dubbi sia sullo stile che sullo sviluppo della trama (insomma forse l'idea non era da buttare ma non sono riuscito a renderla al meglio). ti ringrazio per la sincerità, la apprezzo sempre.

    Ma figurati, è il senso del nostro stare qui: sincerità, buona fede e obiettività. ;)
     
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  13. Alessanto
     
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    CITAZIONE (bravecharlie @ 3/7/2009, 17:46)
    eh, sulla retorica mi sa che hai proprio ragione, Peter, e anche sul "troppe chiacchiere e poca azione" :sisi:

    l'unica cosa di cui son contento è non averlo inviato al "Nella Tela", avevo in effetti dei dubbi sia sullo stile che sullo sviluppo della trama (insomma forse l'idea non era da buttare ma non sono riuscito a renderla al meglio). ti ringrazio per la sincerità, la apprezzo sempre.

    In effetti non so che effetto avrebbe fatto al "Nella Tela". In effetti non mi pare il genere. Ma, attenzione, non per come è scritto, ma proprio per la "riflessività" di ciò che è descritto e per il fatto che succede poco.
    In ogni caso ribadisco: a me è piaciuto.
    Molto.
     
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  14. bravecharlie
     
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    grazie Alessanto, so che anche tu sei sincero. l'idea del racconto ce l'avevo in testa da un annetto, ma proprio non sapevo come svilupparla, alla fine questo mi sembrava l'unico modo per dar risalto al binomio allegria televisiva/drammaticità della vita reale, non credo proprio che lo riscriverò da capo.
     
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  15. Peter7413
     
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    CITAZIONE (bravecharlie @ 3/7/2009, 19:44)
    grazie Alessanto, so che anche tu sei sincero. l'idea del racconto ce l'avevo in testa da un annetto, ma proprio non sapevo come svilupparla, alla fine questo mi sembrava l'unico modo per dar risalto al binomio allegria televisiva/drammaticità della vita reale, non credo proprio che lo riscriverò da capo.

    E invece secondo me dovresti. L'idea è bella e un modo per svilupparla utilizzando meno retorica già m'è venuto in mente, tra l'altro penso sarebbe anche più vicino al tuo stile, che in questa versione proprio non si nota. Scusa se insisto, ma non cadere nell'errore di noi tutti: se una cosa non funziona, non funziona, punto. Non è che ci dobbiamo accontentare. Forse il tuo problema in questo caso è di esserti bloccato troppo a lungo arenandoti in una particolare prospettiva, Usam può fornirti altre prospettive fornendoti un piccolo esercito di editor, sfruttali. Se non lo fai tu, te lo riscrivo io appena trovo un attimo, ovviamente previo tuo consenso. Se ti va di parlarne o qui o via PM sono disponibilissimo.
     
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31 replies since 1/7/2009, 16:48   671 views
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