Tempus Fugit

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  1. Peter7413
     
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    Tempus Fugit

    - Buongiorno signora Peretti! Mi chiamo Vincenzo Verzeni Junior e sono un assassino.
    Lara Peretti rimase impietrita all’ingresso del Commissariato. Vincenzo Verzeni, di fronte a lei, le sorrideva compiaciuto porgendole la mano, non ricambiato.
    - Ho cercato di spiegarlo al Maresciallo, suo marito, ma non vuole ascoltarmi - continuò Verzeni.
    - Stia seduto lei! - intervenne l’Appuntato Attilio Vona - Sta cominciando a rompermi i coglioni lo sa? Vuole starsene qui fino a stasera? E che se ne stia! Ma zitto!
    - Cercavo solo di spiegare alla signora Peretti la situazione - si difese Verzeni sedendosi sulla panca - Dopotutto manca poco...
    - Sì, come no… Buongiorno signora Peretti, scusasse per l’accaduto… - disse Vona rivolgendosi a Lara - Il Maresciallo non c’è, ma non dovrebbe tardare. Prego, venga ad accomodarsi. Nel suo stato non dovrebbe rimanere in piedi. Quanto manca ormai? Due mesi? Tre?
    - Due… - rispose Lara entrando nell’ufficio del marito - Ma, Attilio, chi è quell’uomo? Il suo nome… Mi sembra conosciuto…
    - Quello? Non è nessuno… Stamattina di buon’ora è entrato e ha iniziato con la manfrina che è un assassino e che dovevamo scoprire chi ha ucciso e dove lo tiene, il corpo del morto intendo.
    - E basta?
    - Beh, no, ha anche detto che ci dava tempo la giornata, fino a stasera, e che se non lo avessimo incriminato se ne sarebbe andato e che mai più l’avremmo visto. Il Maresciallo gli ha fatto qualche domanda, ma poi c’è stata quest’auto rubata su in paese ed è partito con la pattuglia dicendomi di lasciarlo lì, che è un deficiente e di aspettare che se ne vada con le sue gambe com’è venuto.
    - Mmmh… Attilio, posso usare il computer di mio marito? Quel nome, mi sembra di averlo già sentito da qualche parte…
    - Ma può darsi, lei è laureata no? Con tutto quello che ha studiato chissà quanti nomi ha letto!
    - Attilio, posso?
    - Ma prego! Mi scusi, parlo sempre tanto io! Faccia! Io me ne torno dietro la mia scrivania all’ingresso.
    Rimasta sola, Lara si sedette di fronte al computer del marito e digitò VINCENZO VERZENI su Google.
    - Ecco dove l’ho sentito! - esclamò leggendo i risultati della ricerca.
    Infervorata, si alzò e si diresse all’ingresso, dove Verzeni l’aspettava sorridendo.
    - Eccola, finalmente! Sapevo che il mio nome avrebbe stuzzicato i suoi ricordi accademici. Criminologia 2, vero?
    - Vero, come fa a sapere cos’ho studiato? - chiese Lara sedendosi a sua volta sulla panca.
    - Signora Peretti! Ma che fa? - sbraitò Vona da dietro la scrivania.
    - Attilio, lasciami fare, ma rimani in vista perfavore. E zitto!
    - Ok…
    - Quale autorevolezza! - esclamò Verzeni - L’Accademia Militare lascia strascichi, noto.
    - Lei sa molte cose, ma io non so nulla di lei - lo interruppe Lara.
    - Lei sa che mi chiamo Vincenzo Verzeni Junior.
    - Io so che lei dice di chiamarsi così, ma dubito che sia il suo vero nome.
    L’uomo sorrise.
    - Perché ne dubita, signora Peretti? - chiese Attilio Vona dalla sua postazione.
    - Attilio… Vincenzo Verzeni, noto anche come il Vampiro di Bergamo, fu un famoso serial killer dell’ottocento.
    - Ah, sì?
    - E dubito che questo signore si chiami proprio così.
    - Beh, allora, mia cara signora, - sogghigno soddisfatto Verzeni - faccia in fretta perché Tempus Fugit, così a occhio, fra poco passa il mio autobus.
    Lara lo fissò negli occhi, quindi estrasse un cellulare e compose un numero.
    - Finalmente qualcuno si muove! - esclamo Verzeni rivolto a Vona - Questa telefonata avreste già dovuto farla stamattina e allora, forse, ce l’avreste fatta.
    - Pronto? - Lara era riuscita a prendere la linea - Sì, sono io, Lara Peretti. Sì sì, procede tutto bene, grazie. La maternità? Non so, un po’ la prendo, poi però torno al lavoro che qui in paese è monotono. Mio marito? Ah, lui ci sguazza. Senti, dovresti farmi un favore. Puoi? Grazie. Controllami nome: un certo Vincenzo Verzeni.
    - Nato a Bottanuco l’undici aprile 1949 - disse l’uomo.
    - Nato a Bottanuco l’undici aprile 1949 - ripetè Lara al telefono - Grazie, rimango in attesa… Come? Macellaio? Buona questa! Che? Lavora a Torino da quattro anni, ma prima? Niente? Non esiste niente prima di questi quattro anni? Sicura? Grazie, grazie mille. Devo staccare, ma magari ti richiamo, ok?
    Lara staccò la telefonata e guardò Verzeni.
    - E così fai il macellaio eh? Vincenzo Verzeni amava macellare le sue vittime.
    L’uomo alzò le spalle come a discolparsi.
    - Però siamo a un punto morto, sappiamo cos’hai fatto in questi quattro anni e basta.
    - Sono qui per aiutare.
    - Allora rispondimi: come ti chiamavi fino a quattro anni fa?
    - Michele Profeta.
    - Come il serial killer di Padova…
    - Sapevo che non mi avresti deluso - l’uomo sorrise.
    - Perché? Le altre volte ti hanno deluso?
    - Oh sì, sempre.
    - E te ne sei sempre andato indisturbato, da tutti i commissariati in cui ti sei presentato, vero?
    L’uomo sogghignò, ma non rispose.
    L’orologio battè le sei del pomeriggio.
    - Oh che tardi, fra un attimo passa l’autobus!
    - Potresti anche rimanere un po’ di più - ribatté Lara.
    - Ma non sono queste le regole del gioco, cara - le rispose l’uomo - Manca il morto, o sbaglio?
    Lara si morse le labbra.
    - Attilio, voglio che fermi quest’uomo.
    - Su quali prove, signora Peretti?
    - Te lo chiedo io, non basta?
    - Ma signora... Non credo che lei possa…
    - Allora sarà mio marito a ordinartelo! - esclamo Lara digitando il numero.
    L’uomo aprì un giornale piegato che teneva nel tascone della giacca e cominciò a leggere.
    - Pronto, Saverio? Sì, sono io, ciao amore. Senti, sono qui al Commissariato con quel tale. Come chi? Quello che dice di essere un assassino! No, secondo me non è un deficiente e vorrei che lo fermassi. Come? No, non ho nessuna prova, solo una sensazione… Ma se non lo fermi fra poco sparisce per altri quattro anni! Lo sai, è il mio campo! Lo so che questo è il tuo commissariato, ma… Come ne parliamo quando arrivi? E dove sei? Ma questo se ne sta andando! Non arriverai mai in tempo! Cosa? Saverio? Saverio!
    Lara rimase a bocca aperta, inviperita.
    - Ha riattaccato? - le chiese l’uomo.
    - Sì…
    - Mi spiace, il tempo è finito. Devo andare.
    - Lo so…
    - Bene… - disse l’uomo alzandosi e stirandosi - Allora tolgo il disturbo.
    - Mi dica qualcos’altro prima di andare via! - lo implorò Lara.
    L’uomo la guardò scrutandola intensamente.
    - Poggibonsi, Merano, Livorno e oggi Rivara. Ci rifletta sopra, se proprio vuole rovinarsi questi ultimi anni.
    - Come? Cosa vuole dire?
    - Esattamente quello che ho detto, arrivederci mia cara Lara - concluse l’uomo uscendo dalla porta del Commissariato.
    Lara tornò a sedersi sulla panca.
    - Finalmente se n’è andato! - disse Attilio Vona da dietro la scrivania.
    - Poggibonsi, Merano, Livorno, Rivara… - continuava a ripetersi mentalmente Lara.
    Un messaggio al cellulare. Lara fece per leggerlo.
    Poggibonsi, Merano, Livorno.. Cerca quanto vuoi. Una sola cosa non troverai, mai: le mogli dei Marescialli che ho visitato, tanti piccoli pezzettini sparsi per il mondo. E oggi Rivara. A presto mia dolce Lara.

    Edited by Peter7413 - 24/11/2010, 01:30
     
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  2. omrik
     
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    avevo pensato allo stesso titolo1!
     
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  3. Peter7413
     
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    CITAZIONE (omrik @ 24/11/2010, 01:24) 
    avevo pensato allo stesso titolo1!

    Trovare il titolo giusto è sempre un'impresa! Meno male allora che hai optato per ORA ZERO (molto carino, tra l'altro)! :)
     
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  4. overhill
     
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    Mi piacciono i racconti dialogati, con poche "spiegazioni" :)

    Bello, ben costruito e scorrevole. Personalmente non amo molto i cattivi onnipotenti, che sanno sempre tutto in anticipo, però in questo caso ci può stare. Mi chiedo solo come facesse ad avere il numero di cellulare della donna, ma è un piccolo mistero che può restare nascosto :)
    Errori sintattici non ne ho visti ma sarebbero comunque accettabili vista la forma "veloce" di stesura.
    Non mi piace invece molto quel "l'orologio battè le 6": per me l'orologio è quello da polso, per cui avrei preferito un campanile. Oltre tutto trovandosi in un paesino (conosco Rivara ;) ) le campane sono ancora bene accette.
     
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  5. Peter7413
     
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    CITAZIONE (overhill @ 25/11/2010, 07:19) 
    Mi piacciono i racconti dialogati, con poche "spiegazioni" :)

    Bello, ben costruito e scorrevole. Personalmente non amo molto i cattivi onnipotenti, che sanno sempre tutto in anticipo, però in questo caso ci può stare. Mi chiedo solo come facesse ad avere il numero di cellulare della donna, ma è un piccolo mistero che può restare nascosto :)
    Errori sintattici non ne ho visti ma sarebbero comunque accettabili vista la forma "veloce" di stesura.
    Non mi piace invece molto quel "l'orologio battè le 6": per me l'orologio è quello da polso, per cui avrei preferito un campanile. Oltre tutto trovandosi in un paesino (conosco Rivara ;) ) le campane sono ancora bene accette.

    Ola Mario!
    Dunque, il numero di cellulare: il tizio sì è informato a fondo sulla sua vittima, un numero di cellulare si può trovare facilmente, su questo non mi porrei particolari interrogativi.
    L'orologio che batte le 6, invece, potrebbe essere un pendolo, però mi rendo conto che sarebbe stata senz'ombra di dubbio preferibile un'altra formula.
    Non commento ancora il tuo racconto perché, come nelle ultime edizioni, preferisco farlo direttamente in sede di classifica.
    Per il momento grazie per la lettura e a presto!
    :)
     
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  6. overhill
     
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    Grazie a te per la scrittura :)

    Io mi sono messo a commentare ogni racconto perché ho visto che altri lo facevano e a me piace rompere i cog**oni agli altri :D
    Aspetto i tuoi commenti :)

    Ciau
     
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  7. marramee
     
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    Bel ritmo, bei dialoghi. La storia si regge sul filo della logica, con tante coincidenze e un colpo di scena finale che non mi ha convinto del tutto. Perché avrebbe dovto dirle che lei sarà la prossima vittima, mettendo quindi in moto l'ovvia protezione intorno a lei e aumentando i rischi di essere arrestato? È logico supporre che ora lei verrà sorvegliata giorno e notte e che tenteranno di catturarlo. L'ha fatto anche con le altre mogli? Non so, quel messaggio finale era indispensabile per chiudere il racconto, ma mi ha lasciato un mucchio di domande. Tolto questo la storia è bella scorrevole e tiene desto l'interesse fino alla fine.
     
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  8. Peter7413
     
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    CITAZIONE (marramee @ 26/11/2010, 00:36) 
    Bel ritmo, bei dialoghi. La storia si regge sul filo della logica, con tante coincidenze e un colpo di scena finale che non mi ha convinto del tutto. Perché avrebbe dovto dirle che lei sarà la prossima vittima, mettendo quindi in moto l'ovvia protezione intorno a lei e aumentando i rischi di essere arrestato? È logico supporre che ora lei verrà sorvegliata giorno e notte e che tenteranno di catturarlo. L'ha fatto anche con le altre mogli? Non so, quel messaggio finale era indispensabile per chiudere il racconto, ma mi ha lasciato un mucchio di domande. Tolto questo la storia è bella scorrevole e tiene desto l'interesse fino alla fine.

    Lui ha 4 anni di tempo, ed è paziente. In più è il suo gioco, ci si diverte. Prima o poi ce la farà.
    Forse, con il senno di poi, avrei dovuto lavorare di più su quest'aspetto.
    Grazie della lettura!
     
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  9. marramee
     
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    Ah! Quattro anni! Questo mi era sfuggito! Credevo che la volesse uccidere subito!
     
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  10. Peter7413
     
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    CITAZIONE (marramee @ 26/11/2010, 00:44) 
    Ah! Quattro anni! Questo mi era sfuggito! Credevo che la volesse uccidere subito!

    No no, quello non era specificato! L'unica cosa che ho detto è che lui ogni quattro anni cambiava identità. Quindi il suo ciclo da serial killer si consumava in un quadriennio. Quando debba avvenire l'omicidio in quei quattro anni non è dato sapere, anche se, secondo me, lo fa sempre alla scadenza. ;)
     
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  11. Olorin
     
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    CITAZIONE
    Vincenzo Verzeni, di fronte a lei, le sorrideva

    Quel ‘le’ potrebbe anche essere omesso

    CITAZIONE
    compiaciuto porgendole la mano, non ricambiato.

    come vedresti un “senza essere ricambiato”?

    CITAZIONE
    - Sì, come no…

    nel mezzo ci metterei un "troncò la discussione girando le spalle all’interlocutore per rivolgersi alla donna"...
    CITAZIONE
    - Buongiorno signora Peretti

    CITAZIONE
    disse Vona rivolgendosi a Lara

    Quest'ultimo intervento del narratore invece, visto il ‘il Buongiorno Signora Peretti’, direi che è di troppo… e se poi utilizzi la forma più sopra proposta, ancora di più!

    CITAZIONE
    - Il Maresciallo non c’è, ma non dovrebbe tardare. Prego, venga ad accomodarsi. Nel suo stato non dovrebbe rimanere in piedi. Quanto manca ormai? Due mesi? Tre?

    Ci vorrebbe forse nel mezzo una descrizione di ciò che avviene (“disse accennando un inchino e sfiorando appena la sua spalla per suggerire la direzione in cui incamminarsi”. Mi rendo conto che sia abbastanza intuibile, però senza, è come se se mancasse la musica di sottofondo)

    CITAZIONE
    - Quello? Non è nessuno…

    anche qui metterei un "rispose distrattamente l’Appuntato"...

    CITAZIONE
    Stamattina di buon’ora

    CITAZIONE
    ci dava tempo la giornata, fino a stasera

    ‘la giornata’, lo toglierei. Ci dava tempo fino a stasera, mi pare sufficiente.

    CITAZIONE
    , e che se non lo avessimo incriminato se ne sarebbe andato

    La virgola la sposterei da dove si trova, a dopo ‘incriminato’.

    CITAZIONE
    - Eccola, finalmente! Sapevo che il mio nome avrebbe stuzzicato i suoi ricordi accademici. Criminologia 2, vero?

    Comprendo l’intento ‘essenzialista/realista/neldialogoc’ètuttodescrittivista’ del non frammentare i dialoghi con interventi del narratore, ma quando ci vuole, ci vuole. E qui, dopo ‘accademici’, a mio parere, ci voleva.

    CITAZIONE
    chiese Lara sedendosi a sua volta sulla panca.

    Perché ‘a sua volta’? Solitamente si mette a seguito della medesima azione svolta da qualcun altro poco prima…

    CITAZIONE
    lo interruppe Lara.

    In realtà non l’ha interrotto – l’esclamazione di Verzeni, mi pare autoconclusiva e senza punti di sospensione alla fine -, bensì replica.

    CITAZIONE
    inviperita.

    Questa è un’intrusione del narratore, rispetto al punto di vista tenuto sino a ora.

    CITAZIONE
    - Poggibonsi, Merano, Livorno, Rivara… - continuava a ripetersi mentalmente Lara.

    Vista la forma grafica, ‘mentalmente’ non è possibile. In ogni caso, dato sempre il punto di vista esterno, il narratore non può sapere cosa fa mentalmente il personaggio. Potresti farglielo ripetere sottovoce.
    CITAZIONE
    Lara fece per leggerlo.

    ‘fece per leggerlo’ regge un ‘ma’. Però lei ‘lo lesse’ e basta, a tutti gli effetti.

    Racconto molto bello e ben congegnato. Resta il fatto che sembra un assolo nel silenzio. Secondo me l’idea di far passare tutto dai dialoghi è ottima, ma se riesci a creargli un contesto narrato, pur essenziale, sarebbe perfetta.
     
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  12. Peter7413
     
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    CITAZIONE (Olorin @ 26/11/2010, 11:53) 
    CITAZIONE
    Vincenzo Verzeni, di fronte a lei, le sorrideva

    Quel ‘le’ potrebbe anche essere omesso

    CITAZIONE
    compiaciuto porgendole la mano, non ricambiato.

    come vedresti un “senza essere ricambiato”?

    CITAZIONE
    - Sì, come no…

    nel mezzo ci metterei un "troncò la discussione girando le spalle all’interlocutore per rivolgersi alla donna"...
    CITAZIONE
    - Buongiorno signora Peretti

    CITAZIONE
    disse Vona rivolgendosi a Lara

    Quest'ultimo intervento del narratore invece, visto il ‘il Buongiorno Signora Peretti’, direi che è di troppo… e se poi utilizzi la forma più sopra proposta, ancora di più!

    CITAZIONE
    - Il Maresciallo non c’è, ma non dovrebbe tardare. Prego, venga ad accomodarsi. Nel suo stato non dovrebbe rimanere in piedi. Quanto manca ormai? Due mesi? Tre?

    Ci vorrebbe forse nel mezzo una descrizione di ciò che avviene (“disse accennando un inchino e sfiorando appena la sua spalla per suggerire la direzione in cui incamminarsi”. Mi rendo conto che sia abbastanza intuibile, però senza, è come se se mancasse la musica di sottofondo)

    CITAZIONE
    - Quello? Non è nessuno…

    anche qui metterei un "rispose distrattamente l’Appuntato"...

    CITAZIONE
    Stamattina di buon’ora

    CITAZIONE
    ci dava tempo la giornata, fino a stasera

    ‘la giornata’, lo toglierei. Ci dava tempo fino a stasera, mi pare sufficiente.

    CITAZIONE
    , e che se non lo avessimo incriminato se ne sarebbe andato

    La virgola la sposterei da dove si trova, a dopo ‘incriminato’.

    CITAZIONE
    - Eccola, finalmente! Sapevo che il mio nome avrebbe stuzzicato i suoi ricordi accademici. Criminologia 2, vero?

    Comprendo l’intento ‘essenzialista/realista/neldialogoc’ètuttodescrittivista’ del non frammentare i dialoghi con interventi del narratore, ma quando ci vuole, ci vuole. E qui, dopo ‘accademici’, a mio parere, ci voleva.

    CITAZIONE
    chiese Lara sedendosi a sua volta sulla panca.

    Perché ‘a sua volta’? Solitamente si mette a seguito della medesima azione svolta da qualcun altro poco prima…

    CITAZIONE
    lo interruppe Lara.

    In realtà non l’ha interrotto – l’esclamazione di Verzeni, mi pare autoconclusiva e senza punti di sospensione alla fine -, bensì replica.

    CITAZIONE
    inviperita.

    Questa è un’intrusione del narratore, rispetto al punto di vista tenuto sino a ora.

    CITAZIONE
    - Poggibonsi, Merano, Livorno, Rivara… - continuava a ripetersi mentalmente Lara.

    Vista la forma grafica, ‘mentalmente’ non è possibile. In ogni caso, dato sempre il punto di vista esterno, il narratore non può sapere cosa fa mentalmente il personaggio. Potresti farglielo ripetere sottovoce.
    CITAZIONE
    Lara fece per leggerlo.

    ‘fece per leggerlo’ regge un ‘ma’. Però lei ‘lo lesse’ e basta, a tutti gli effetti.

    Racconto molto bello e ben congegnato. Resta il fatto che sembra un assolo nel silenzio. Secondo me l’idea di far passare tutto dai dialoghi è ottima, ma se riesci a creargli un contesto narrato, pur essenziale, sarebbe perfetta.

    Ottima analisi davvero. Nulla da eccepire.
    Sono contento che il racconto ti sia piaciuto e sì, con un pochetto di tempo in più gli avrei aggiunto un po' di musica di sottofondo (bella espressione, tra l'altro).
    :)
     
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  13. alexmaiu
     
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    Strepitoso. Spero sia una storia più lunga, non vedo l'ora di leggerla...
     
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  14. Peter7413
     
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    CITAZIONE (alexmaiu @ 26/11/2010, 22:59) 
    Strepitoso. Spero sia una storia più lunga, non vedo l'ora di leggerla...

    Grazie!
    In effetti ci stavo pensando, l'idea mi piace e penso sia meritevole di uno sviluppo più approfondito.
    :)
     
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  15. luckyfer
     
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    Bello!!! un noir sull'assenza invece che sulla presenza, sul morto che non c'è piuttosto che sul cadavere squartato.... un bel rovesciamento, PLAUSO! Tra i vincitori di sicuro (refusi da sistemare permettendo, ma quello interessa più agli scrittori che a noi lettori)
    Però adesso ci DEVI dire chi era il morto! non è che possiamo andare a dormire e arrovellarci tutta notte per trovare la soluzione! image
     
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22 replies since 24/11/2010, 01:21   229 views
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