Posts written by Gargaros

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    E' stato un mese proprio tosto, pur essendo agosto e pur avendo dovuto saltare. L'ironia della vita!

    Complimenti a Roberto.
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    CITAZIONE (Jackie de Ripper @ 15/8/2011, 10:08) 
    sempre su uno dei miei mariti

    Quindi era un racconto semi-autobiografico? :s...i:

    Se cerchi un nuovo marito, ci sarei io :sisi:
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    A me è piaciuto, pur non essendo nuovo praticamente in niente (tranne il finale). Una cattiva ragazza opportunista e forse anche cinica (ma lo credo bene che lo sia, visto il mondo che frequenta), un cattivone che però si palesa all'inizio, promettendo se non altro qualche scena splatter il giusto, ma così non sarà; gesti da fiction americana, frasi fatte... La trama però è abbastanza complessa, viene rivelata con misura e controllo fino al finale inatteso che rivela completamente la carognaggine, ma anche la furbizia (e però fino a un certo punto: une splosione proprio di quella bara porterà le indagini per forza di cose a lei...) della protagonista. Mi chiedo solo se la granata, visto il posto in cui è stata per più di dieci anni, sia ancora esplosiva... Ma va be', in fondo non esplode, o meglio non vediamo nessuna esplosione, e il finale si chiude sulle visioni della vendicatrice.

    Ed è scritto così bene che non ho trovato nessun errore vistoso, per cui niente appunti. Diciamo che è un perfetto racconto amerreganeggiante...


    Voto: 3
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    Non male come fantasy. Il problema è nelle parti: l'inizio è troppo lungo, ma soprattutto è pesante per aggettivi. Troppi, troppi e troppi. Va sfoltito, perché mi ha annoiato e presumo abbia annoiato pure gli altri. Alcune descrizioni sono invece molto belle, come quelle nuovole che ribolliscono vaporose dietro i monti.

    Quindi inizio pesante. Man mano che la tempesta infuria e il mistero si palesa dietro piccoli suggerimenti, la lettura si fa interessante. Già un assedio temporalesco è un tema potente, affascinante; se poi avviene in un vecchio mulino, l'atmosfera e le impressioni aumentano. Poi questo mistero accennato, che invoglia a leggere.

    Il cambio improvviso di registro (il racconto parte come realistico e diventa fantasy) non mi ha disturbato, ma forse nel finale avviene "troppo" di favoloso! Cioè, un vecchio che, pur avendo delle conoscenze, riesce a far fronte a un elfo che la sa (soprattutto nella pratica) mooolto più lunga di lui. E' un po' implausibile. Insomma, c'è un fantasy forse esagerato. O forse sembra tale perché sbilanciato rispetto all'inizio, di una banalità quotidiana assoluta. Boh, so solo che il vecchio, come personaggio fantasy, mi ha convinto poco.

    La morale del racconto, anche questa non so se l'apprezzo. La magia come fonte spuria di conoscenza... ma perché? Le nostre tradizioni ci dicono che la magia è un'altra forma per arrivare alle risposte alle nostre domande. E' praticamente una scienza, anzi è l'immagine speculare (e negativa, fotograficamente parlando) della scienza. Quindi perché il vecchio viene ucciso per impedirgli di liberarci dalle nostre catene? Forse non ho capito io?


    Qualche appunto:

    CITAZIONE
    E tra l’altro mi sa che questo stridio martellante centra qualcosa col mal di testa mi tormenta da stamani…

    Manca qualcosa.

    Inoltre, Marco pensa troppo ad alta voce. Non credi sia meglio farlo appunto pensare? Così sembra che si rivolga proprio al lettore...

    CITAZIONE
    «A proposito di Piero» bofonchiò il ragazzo osservando l’ultimo lembo di sole scomparire dietro le alture «dove diavolo sarà finito?».

    A vederlo fumaere sigaro seduto e col mal di capo... me l'ero immaginato vecchio, o maturo!

    CITAZIONE
    Le prime stelle cominciavano a fare capolino nella metà del cielo, ancora serena al di sopra della casa

    Scusa, eh, ma perché fai iniziare il maltempo al mattino? A vederlo ribollire dietro i monti uno si aspetta un'avanzata di una certa velocità. Invece di sera ha coperto appena mezza volta!

    CITAZIONE
    «benedetta testa…» mugolò Marco massaggiandosi la nuca e strizzando

    Perché ripetere continuamente il nome o l'aggettivo "ragazzo"? In questa prima parte lo sappiamo che lui è l'unico personaggio che compie/vede/subisce l'azione. Sfoltire, sfoltire.

    CITAZIONE
    «Dai! Dai!» esortò Piero afferrando il ragazzo per le spalle e sospingendolo letteralmente verso l’entrata.

    Io consiglio di accentare. Ma vedi tu.

    CITAZIONE
    Piero dal canto suo, stava togliendosi lo zaino dalle spalle per appoggiarlo sulla sedia vicino al caminetto.

    Ho notato che con le incidenali e le virgole non vai molto d'accordo...

    Il cigolio a quel punto si era fatto più forte e se possibile, più acuto.

    «Allora?» ruppe il silenzio, Marco «me lo spieghi come hai fatto a riparare la ruota, oppure sei troppo geloso dei tuoi segreti professionali?».

    «Sono inseguito» proseguì con rassegnazione, Piero

    «Non la vedrei propriamente in questa maniera» abbozzò una pseudo difesa, Piero.


    Ti riporto questi casi e basta, ma ce ne sono molti altri...

    CITAZIONE
    L’alone luminoso della lampada a olio accarezzava appena le pareti e le alte volte dei locali in cui mano a mano transitavano.

    "a mano a mano" o ancora meglio "man mano"

    CITAZIONE
    «, l’importante è che alla fine… tu l’abbia trovata, no?» cercò di riprendere la conversazione Marco, un po’ imbarazzato un po’ rivolgendosi indietro verso il suo interlocutore e un po’ tenendo d’occhio dove metteva i piedi

    Si scrive "be' " oppure "beh". E ci sono un po' troppi "un po' "...

    Ah, sbagli il "be" anche altre volte...

    CITAZIONE
    Le luci inquietanti dei lampi e il ruggire della tempesta li accompagnarono sul tragitto

    Sul? O "nel"?

    CITAZIONE
    «Questo vuol dire che ha smesso sondare questo piano della realtà. Alla fine ci ha trovati».
    La luce nella lampada barbellò e le ombre nella stanza ebbero un fremito sofferente.

    Manca qualcosa.

    E "barbellare" non l'ho trovato nel mio dizionario...

    A proposito, non sostituire "scossare", assolutamente non farlo. Poi fai pure di testa tua, se vuoi.

    CITAZIONE
    «Hey, un momento! Non mi lasciare qua con ‘sta cosa?»

    hei

    CITAZIONE
    «la spada è la materializzazione della giustizia della casa regnante e scaturisce nel luogo che più rappresenta la forza della nostra gente»

    Non lo so se questa parola, visto il senso, stia bene in questo periodo...


    Voto: 3 (quasi pieno, ma scrivi generalmente troppo bene per un 2+)
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    Grazie Kenda, appena finisco i racconti in gara (mi pare ne restino due soltanto) mi fiondo sulla vecchia versione del tuo testo :sisi:

    Ti farò sapere qui o lì? Come preferisci :nghe:
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    Credo di essere un critico viscerale, piuttosto che tecnico come hanno dimostrato di essere alcuni degli altri. Per la tecnica mi contento di segnalare piccole cose, o leggerezze troppo vistose. Qui non direi proprio che il ritmo, secondo me, abbia qualche difetto "grossissimo". La prosa è scorrevole e sempre chiara.

    L'unico problema generale (notato anche da altri) è che nello stile troppo giovanilistico ho scorto una certa superficialità espressiva, che però non è faciloneria di sentimenti. Dico che forse alcuni dettagli andrebbero resi meglio, intensificati. Per esempio, non mi basta che descrivi "come un angelo" la ragazza, devi descriverla meglio, o magari farci vedere la sua fragilità, la sua bellezza.

    In ogni caso, la storia in sé mi è davvero piaciuta, e il finale mi ha messo un nodo in gola. Non oso però pensare a quanto più intenso sarebbe stato se lo stile avesse saputo valorizzare questi contenuti così umani e tragici...


    Qualche appunto minore:

    CITAZIONE
    Dopo averle legato mani e piedi ai braccioli di ferro con gli appositi laccioli, il militare si girò a fissarci una a una soddisfatto

    a una a una

    CITAZIONE
    Poiché ero coricata e legata anch’io, di sotto, ma nel letto a castello di fianco al suo, riuscii a osservare la ragazza solo per pochi istanti, prima che spegnessero le luci bianche. Era molto bella, sembrava un angelo.
    Poi alla luce blu delle lampade notturne, il suo viso regolare divenne simile a quello di una maschera di cera sulla quale riverberavano, come piccoli diamanti, delle lacrime in rapida discesa.
    A bassa voce finalmente le chiesi.
    - E tu chi saresti?
    La ragazza voltò il viso verso di me e rispose con un tono di voce troppo alto.

    Perché volta il "viso"? E' già voltata, sennò come fa la narratrice a vedere che piange? Sarebbe meglio dire che puntò gli occhi su Nozomi, non trovi?

    CITAZIONE
    - Qualcosa devi pure aver fatto, dai! Confessa! Devianze sessuali? -

    Abbiamo già affrontato la questione la volta scorsa :asd:

    Io ti consiglio di accentare il "dai" verbo, ma tu puoi anche tralasciare il consiglio, visto che si comincia a omettere l'accento...

    CITAZIONE
    - Mein leiber! Lascia stare la ragazza. Prendi me, caro. Me! Me! Ich liebe dich! Ich liebe dich!. Non vuoi? -

    Se c'è il punto esclamativo puoi evitare il punto fermo, essendo inutile.

    Altra cosa grafica, ho notato che lasci uno spazio prima di mettere i tre puntini di sospensione... Non si fa!

    CITAZIONE
    Non c’era mai stata la speranza. Eppure ero certa che Karla mi aveva amato e che mi amava ancora. Mi avrebbe amato per sempre, era la sua condanna.

    Amata, su.

    CITAZIONE
    Nessuno la picchiava più, anche se continuava a fare errori. Picchiavano sempre me o Mary Lou al suo posto. Anzi, si tenevano quasi lontano da lei. Quasi la temevano.

    Forse andrebbe "temessero"...

    E sono con Polissena: il grassetto lo devi da levà!


    Voto: 3
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    Cattivotenente, a me piace che si discuta, anzi fin dall'inizio ho sempre trovato odioso questo passo del regolamento relativo a USAM :asd:

    Allora, finale a sorpr. preparato o no. Senza dubbio hai ragione anche tu. E' vero, l'importante è non tradire il lettore tirando fuori cose che non stanno né il cielo né in terra nell'economia della storia. Ma consentimi di dire che una sopresa preparata sia di gran lunga migliore, perché il lettore dirà: "Accidenti ha ragione!" in base agli indizi rilasciati dall'autore in precedenza. E la stima per lo scrittore si accrescerà.

    Se vogliamo estendere il discorso, anche i punti cardini di una trama, se preparati, sono meglio di una trama che si costruisce dal nulla un passo alla volta. Mi piace fare l'esempo di Gregorio Sampsa: Kafka ci dice, pagine prima, che Gregorio ha un solo punto vulnerabile nell'addome, mentre per tutto il resto è duro come la pietra. Ora, sarà proprio in quel punto che si conficcherà la mela lanciatagli dal padre, facendolo infettare e portandolo alla morte.

    Se Kafka non avesse preparato quel punto della trama, il lettore sarebbe rimasto spiazzato: avrebbe pensato che Samsa era duro come la pietra, quindi come avrebbe fatto una mela a conficcarsi in quella durezza.

    Un finale a sorpresa sottostà alla stessa "legge": se lo prepari, appaghi il lettore. Sennò, pure non dicendo nulla di assurdo, non ha lo stesso spessore. Non ha sapore.

    Infine, ho letto vari manuali di scrittura creativa e tutti consigliano di preparare la sorpresa. Poi sta all'autore la capacità di non rilasciare elementi troppo scoperti... Uno scrittore capace di architettare un buon finale a sorpresa, è uno scrittore valido.
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    Abbastanza divertente. Sei riuscito a rendere credibile tutto, e tanto di cappello. Fossi in te limerei un po' la prosa, perché a tratti è troppo abbondante. Il che conferisce alle azioni febbrili del protagonista un ritmo eccessivamente lento...


    CITAZIONE
    Il resto del mio encefalo, si dedicava invece a un gioco pericoloso

    Virgola inutile.

    CITAZIONE
    Insomma, avevo talmente poca considerazione di Carla Testacci, che la mancanza di rispetto nei suoi confronti mi aveva indotto a giocare quel gioco potenzialmente letale, senza praticamente motivo. A fronte di un danno potenzialmente tanto grande

    Ripetizione.

    E stai pure a ttento alle altre rime in "ente"...

    CITAZIONE
    Semplice sgommata o vero e proprio riempimento di mutanda?

    Non è "mutande"?

    CITAZIONE
    - Prendete l’ascia antincendio! – udii da fuori la porta. “Esagerati”, pensai, trovando non so dove l’arguzia per sorridere del detto una puzza che si taglia con il coltello.

    Esiste questo detto? :s...i:


    Voto: 3
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    Vanno bene Confucio ed Eraclito. Ma le idee tue 'ndo stanno? Allo stato attuale è un solo citare. C'è la sorpresa dell'amico che diventa il suo nemico, ma è una sorpresa che nasce e muore subito senza lasciare niente. Il surreale, ok. Ma il capo e la coda deve averlo, sennò resta esercizio fine a sé.


    Un solo appunto:

    CITAZIONE
    Al terzo tremo come una adolescente al primo ballo
    [...]
    Per un attimo sono preso dalla curiosità di sapere cosa gli è successo, come è morto?

    E' maschio o femmina?


    Voto: 2
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    Kendalen, ho letto solo ora il tuo post di risposta.

    Sul finale a sorpresa, non so quale fosse la vecchia versione. Se ne hai copia, me la puoi dare? Così vedo fino a che punto gli indizi erano "spoilerosi" :asd:

    Io ho letto il racconto per la prima volta e il finale l'ho trovato mal preparato. Questi colpi a sopresa mi lasciano sempre deluso. Leggiti quanti manuali di scrittura vuoi, ma in ognuno troverai scritto che un colpo di scena deve avere un'adeguata preparazione, perché sennò rischia di apparire forzato. Nel tuo testo ho trovato solo quella frase del marito sulla nudità della donna, ma la risposta che ha dato subito (senza neanche pensarci un momento, senza mostrare nessuna difficoltà) mi aveva convinto che dicesse la verità. Certo c'è anche quel collegamento di cronaca tra il marito e lo scultore... ma, almeno per me, è troppo vago per essere un indizio preparatorio.

    Boh, non lo so, magari è un mio limite...

    Riguardo all'ambientazione SF, può essere de gustibus quanto vuoi, ma credo vada sempre resa in modo che non abbia contraddizioni interne. Nel tuo testo ce ne sono, purtroppo. Il riporto del tizio è un segno palese che si vergogni della sua calvizie. Ora, se oggi siamo messi malissimo e però un Berlusconi qualsiasi può permettersi il trapianto dello scalpo, in futuro si potrà fare questo e ben altro! Il tizio nel tuo racconto poi è pure ricco. Quindi potrebbe usare i soldi per rimediare a quello che considera un difetto da coprire, non pensi anche tu?

    Riguardo ad altre cose, vedere il marito al PC come un uomo dei nostri tempi è un'immagine fin troppo attuale. Io ti consiglio, se il futuro che immagini non ha subito qualche arresto tecnologico in passato, di riinventare gli strumenti, di far volare la fantasia. Fra 100 anni la tastierà sarà ricordata come un mezzo preistorico; per interfacciaric al PC avremo innesti cerebrali e useremo il pensiero per programmare e navigare. Non dico che "entreremo" nel ciberspazio, useremo ancora degli schermi, ma l'interazione avverrà tramite impulsi cerebrali. I PC probabilmente saranno delle singole IA, e potrebbero collaborare attivamente al nostro lavoro. Insomma non ci limiteremo a stare con gli occhi allo schermo e battere su una tastiera come fa il tuo personaggio.

    Il contesto SF che hai creato mi sembra fin troppo attuale e inspiegabile, se non ha subito un arresto di qualche tipo (una terza guerra mondiale, un crollo economico che per decenni stabilizza la ricerca e il lovello tecnologico/scientifico ecc.). Tu però non lo dici. Ma la criogenia mi porta a pensare che non ci sia stato nessun arresto, e quindi i "difetti" futuri mi sembrano contraddire il futuro.

    Mie opinioni, sia chiaro :sisi:
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    CITAZIONE (Polissena C. @ 13/8/2011, 17:46) 
    [color=purple]@Gargaros, va bene il commento ma che la prosa sia addirittura, "disastrosa" mi pare eccessivo. Al punto poi di non riuscire a farti capire un concetto, che era poi molto semplice.

    La prosa è disastrosa nel senso in cui ho già detto: è pieno di difetti, dalla grammatica a quelli di senso, dalla formattazione all'organizzazione dei paragrafi. Non torno indietro nel mio parere solo perché mi ha fatto notare che ho sbagliato in un appunto. Tutto il resto, purtroppo, corrisponde a quello che ho criticato. Non è ammissibile che sia stato il violetto a farmi vedere difetti a iosa :asd:

    Poi appunto può darsi che abbia sbagliato io lì perché ero così rimbambito da quello che avevo letto precedentemente da non sotare che a parlare era il fratello del guerriero e non il guerriero stesso.

    A proposito, voglio precisare (di nuovo) che io ho letto la prima versione che hai messo, ma mi sembra di capire che nel frattempo tu abbia rivisto delle cose... Forse mi conveniva rifare il copia incolla, prima di leggere :azz:

    CITAZIONE
    Magari, un "cavolo mi sono sbagliato", almeno in questo punto, ci stava! ;)

    Ma lo detto, no? :zizi:


    CITAZIONE
    per il resto... in Italia c'è il divorzio no?

    :sunglass:
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    CITAZIONE (Polissena C. @ 13/8/2011, 09:09) 
    Il problema della partenza, non è certo della donna, è di Sitka che sarà cstretto ad assistere alla cerimonia che fugge da sempre. Però mi sembra sia abbastanza chiaro.

    E' vero, ho riletto e noto che non c'è nessun errore di comprensione. Ma credo che non ho letto bene a causa dell prosa generale disastrosa...

    CITAZIONE
    Quando mi chiedi se me lo sono figurato, ti rispondo. Certo!
    Sitka è proprio davanti al re con lei alle spalle, si sposta per farlo passare trascinadosela dietro, poi la pone in vista. Anche questo mi sembrava plausibile.

    Mah, secondo me è un paragrafo contorto e abborracciato. perché devi confondere le idee al lettore? Puoi semplicemente dire che il re aattende fermo, e che si "lancia" sulla donna solo dopo che il guerriero si è spostato per fargliela vedere.

    CITAZIONE
    ... sono già sposata! :D

    Lo sapevo... sarebbe stato troppo bello per essere vero :nghe:
  13. .
    Polisse, vuoi sposarmi?

    Allora, l'ho letto. Avevo copiato e incollato in Word il tuo testo da giorni e giorni, quindi non so quanto hai corretto e quanto no nel frattempo.

    Posso dirti che nel complesso l'idea l'ho gradita, anche se non c'è nulla di nuovo (il solito eroe, la solita eroina veggente); ma la trama funziona e la circolarità della vicenda aggiunge qualcosa di personale.

    E' la forma che mi ha convinto poco. Una prosa grezzissima, piena di imprecisioni ed errori. Andrebbe rivisto da cima a fondo, perché di cose da aggiustare ce ne sono dall'inizio alla fine. Errori grafici, parole sbagliate, passaggi poco chiari (di punto di vista soprattutto), descrizioni approssimative, pause sballate, caporighi inesistenti... Insomma, è così pieno di difetti che io mi limiterò a riportarne solo alcuni. E cioè questi:


    CITAZIONE
    La nebbia è tanto densa da sembrare compatta, Sitka si passa le mani sulle braccia, ritrovandosele bagnate.

    Esempio di pausazione sballata: lì ci andrebbe un due punti o anche un punto e virgola.

    CITAZIONE
    <<ulà lo stesso di re Markut, al prossimo che verrà a conquistarci.>>

    Uhm?

    CITAZIONE
    Sitka ha tentennato, ha deglutito sonoramente e ha mosso un passo nella direzione del vecchio re, solo quando lui lo ha superato senza guardarlo, ha abbassato gli occhi. <<l’hai portata? Dov’è la Donna del Tempo?>> Il guerriero si discosta, in modo che le sue spalle tornite non celino oltre la figlia del barone. <<eccola mio signore, abbiamo portato anche…>>

    Ecco un branoc he raccoglie ogni sorta di difetto: la prima frase è piena di virgole, e qualcuna andrebbe sostituita con un segno più adatto.

    E inoltre, il re prima supera il guerriero, poi chiede se l'ha portata (la donna) e infine il guerriero si sposta per lasciarglielà vedere, essendo lei coperta dalle sue spalle! Cioè, rileggi questo brano e cerca d'immaginarlo come l'hai descritto: è totalmente illogico, errato. Se il re supera il guerriero, può già vedere la donna alle sue spalle...

    CITAZIONE
    La sera ha regalato onori e festeggiamenti agli eroi, il vino ebrezza

    ebbrezza

    CITAZIONE
    lei dice che saremmo sconfitti, quindi nostro padre ha rimandato la partenza, Questo però sarà il tuo vero problema: stasera ci sarà la cerimonia della megara

    Una virgola fuori posto. E inoltre: in cosa consiste il problema? La donna assisste alla cerimonia a ma non accade nulla. Resta scossa, sì, ma... uhm?

    CITAZIONE
    La piazza centrale è stata ricoperta di sabbia ocra e gli spalti sono quasi ultimati, nel framestio dei preparativi, scorge la Donna del Tempo.

    "trapestio"?

    CITAZIONE
    Si porta di fronte alla fiera creatura e con un gesto deciso della mano gli comanda di abbassare le grandi ali per permettergli di montare, subito dopo inizia il volo.

    le comanda


    Voto: 2 (e sono stato buono, per convincerti a sposarmi)
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    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 8/8/2011, 10:01) 
    Tu e Michela (che mi ha fatto analoga osservazione), che ne pensate?

    Beh, io e Michela pensiamo che è meglio rimandare alla fine queste cosrrezioni. Intanto i suggerimenti, poi la tua ponderazione, e infine apportare le modifiche dovre pensi che vanno apportate :sisi:

    Hai detto bene: il presente va proprio bene per le sequenze più "action". ma è meglio non abusarne. Sai un libro che ti consiglio di leggere? Il gabbiano Jonathan Livingston, dove Bach fa un uso davvero degno del presente. Potresti prednere spunto da lì...

    A proprosito, mi rendo conto di aver commesso un errore madornale: ho spuntato il 3 anziché il 4 nel sondaggio :down:

    Puoi avvisare qualche mod? Lo farei io, ma non so neanche se sto forum li ha, i moderatori :xixi:
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    Bello, bello, e bello. Mi è piaciuto. La storia che ci racconta il nonno, il dialetto, l'ambientazione. Un racconto tutto italiano, una favola, le tradizioni... A tratti mi sono immaginato al camino, mentre il nonno ci parlava. A me è successo davvero: sono cresciuto in campagna e ricordo come a volte, quando nelle sere d'inverno andava via la luce, raccolti al camino poteva capitare che nonno ci raccontasse qualche vecchia storiella di "scazzamorelli" e "urie"...

    La prosa è calda e avvolgente, oltre che scorrevole e chiara. Se ho qualche perplessità è sui passaggi repentini dei tempi verbali, che a volte sono al presente per poi diventare passati remoti o imperfetti... Mi ha dato fastidio, a dirla tutta, perché l'ho visto come un errore e non come volontà precisa di usare un minimo di tecnica. Il presente andrebbe usato per rendere immediate e "vicine" le scene più concitate, ma non lo fai. Inoltre andrebbe usato con parsimonia...

    In ogni caso, sono difetti minimi uin un corpo maggiore fatto bene e molto gradevole.


    Qualche appunto:

    CITAZIONE
    Si giocava a calcio con palloni fatti di stracci, oppure pazziavamo con glie' strumm'l, un cono di legno attorno al quale veniva avvolta una cordicella. La si srotolava con un colpo secco e lui prendeva a girare vorticosamente facendo perno sulla punta di metallo.

    Quanti hanno capito che parla della trottola?

    CITAZIONE
    «Andiamo», ripetè dandomi un altro schiaffo.

    Vuole l'accento acuto.

    CITAZIONE
    Il giorno dopo furono fatte delle ricerche, ma di Anna non si trovò nessuna traccia e già si sentiva dire che era stata portata via dai briganti.
    Io sapevo cosa fare.
    Andai da nonno Emilio e gli raccontai quello che era successo.

    Essendo piccolo il paese, il nonno saprà già tutto. Forse sarebbe meglio scrivere che "andai dal nonno per parlarne"...

    CITAZIONE
    Anche se cercai di trattenermi, non potei fare a meno di piangere: avevo trovato qualcuno con cui condividere quell'orrore, qualcuno che mi avrebbe aiutato a superare le mie paure.

    Mammamia, che frase fatta odiosa. Pure fuori luogo, viso che il protagonista cerca aiuto materiale per liberare l'amica...

    CITAZIONE
    Studiai con cura le pietre del muro e provai a tastarne qualcuna. Niente. Sembrava che l'ingresso si fosse spostato. In quella, però, sentii il verso di una civetta e alzai la testa, gli occhi mi andarono su uno spuntone di roccia. Mi ci appesi e se ne venne via con facilità.
    Avevamo trovato l'ingresso della tana.
    Bernardino si arrampicò per primo e poi mi aiutò a salire.

    Una descrizione fin troppo sommaria per dire che franò una parte di muro ampia abbastanza per liberare un tunnel alargo abbastanza per far entrare, sia pure carponi, due ragazzi di 11 anni. Non trovi? Io infatti avevo immaginato che a cadere fosse stato solo un paio di mattoni...

    CITAZIONE
    Lui sembrò scuotersi. Si asciugò il viso dalle lacrime, mi guarda con occhi ancora più decisi del solito e disse: «Andiamo».

    Ecco un solo esempio di quello che dicevo sopra, ovvero i passaggi a tempi verbali diversi senza alcun motivo valido.


    Voto: 4
362 replies since 8/7/2009
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